Europa
Guai in vista per Vodafone e mm02. I due operatori britannici sono finiti nel mirino della Commissione europea che ne ha contestato il comportamento anticoncorrenziale, accusandole di aver imposto tariffe eccessivamente alte per l¿uso in roaming delle loro reti in Gran Bretagna.
Le imputazioni, secondo quanto riportato dal Financial Times, fanno parte di un¿ampia inchiesta svolta dai commissari Ue sulle tariffe di roaming, quelle cioè che gli utenti pagano quando usano il loro telefonino all¿estero.
Le due società da canto loro hanno fatto sapere che le tariffe sono state negli ultimi tempi oggetto di un processo di semplificazione che ha portato a una progressiva contrazione. ¿Vogliamo continuare a far calare i costi di roaming ma crediamo che il consumatore sia meglio servito dalle pressioni competitive che dalla normativa¿.
Il Commissario Mario Monti però è determinato a dimostrare che l¿applicazione delle norme antitrust è altrettanto efficace e intende dimostrare che le tariffe di roaming possono incidere in maniera sproporzionata sui profitti degli operatori.
Vodafone ha declinato ogni commento ma, di fatto, il colosso britannico oltre alla pressione della Ue deve ora anche affrontare la sfida di FreeMove, la joint venture creata il mese scorso dai maggiori operatori europei, tra cui l¿italiano Telecom Italia Mobile e il francese Orange.
L¿indagine della Commissione Ue è circoscritta al periodo 1997-2003, in cui i due operatori avrebbero approfittato della loro posizione dominante per fare cartello e imporre agli operatori stranieri che intendevano usare le loro reti tariffe di roaming di 20 centesimi superiori alle equivalenti tariffe applicate a quelli locali.
Nel 2001, secondo Monti, le tariffe applicate agli operatori stranieri erano pari a circa un euro al minuto, tanto che a volte, i prezzi di accesso all¿ingrosso erano superiori di quelli al dettaglio.
La Commissione Ue, che può intervenire sui presunti abusi anche a posteriori, intende entrare nel merito anche sulla condotta di altri operatori come il tedesco T-Mobile, ma ha archiviato le accuse contro Orange e la stessa T-Mobile in Gran Bretagna.
Il Commissario Monti aveva indicato già nel 2001 che l¿indagine nei confronti degli operatori britannici e tedeschi era intesa come preavviso per gli altri, dal momento che nel corso dell”inchiesta erano stati rilevati problemi di questo tipo in 10 dei 15 Stati membri.
Secondo alcuni, la paura dell¿intervento della Ue ha convinto molti operatori a rivedere al ribasso le proprie tariffe di roaming.
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