Europa
La società finlandese conferma i deludenti risultati annunciati la scorsa settimana e annuncia che anche per il trimestre in corso le cose non andranno meglio.
Per il primo trimestre 2004, Nokia ha registrato vendite in ribasso del 2,19% a 6,6 miliardi di euro e un utile netto in calo del 16% a 816 milioni di euro, contro i 977 milioni del primo trimestre 2003. Nello stesso periodo dello scorso anno il fatturato dell”azienda finlandese era stato di 6.8 miliardi di euro.
L¿utile diluito per azione si colloca nella fascia più bassa della forchetta di previsioni, compresa tra 0,17 e 0,19 euro.
Il volume delle vendite Nokia è cresciuto del 19%, a fronte di una crescita globale del mercato del 29%. Sono lontani i tempi, era il 2001, in cui Nokia sfiorava quota 40% e la concorrenza faceva fatica anche solo a immaginare di avvicinarsi a simili livelli.
Cosa succede dunque al gigante della telefonia mondiale?
¿La crescita del 19 per cento, per quanto riguarda le vendite di cellulari nel primo trimestre, significa che Nokia non è stata in grado di beneficiare in modo completo dalla ripresa stagionale del mercato a marzo, di conseguenza le vendite hanno deluso le aspettative e la nostra quota di mercato è scesa al 35 per cento, secondo le stime preliminari¿, ha spiegato Jorma Ollila, presidente ed amministratore delegato di Nokia.
Nokia aveva in effetti abituato il mercato a ottimi risultati e una costante progressione delle vendite, ma evidentemente la strategia di puntare su cellulari di bassa gamma non ha ripagato in termini di fatturato.
Ma non può essere solo questa la causa del rallentamento dell¿azienda che, ricordiamolo, produce un terzo dei telefonini venduti ogni anno nel mondo.
¿Nokia ¿ dice ancora Ollila – è focalizzata a mantenere un”ampia offerta di cellulari, con prodotti per tutti i mercati e dotati di diverse tecnologie. I nostri cellulari riflettono la politica di offrire prodotti interessanti al mercato, in tutti i segmenti e con una gamma completa per quanto riguarda design e dotazioni. Dall”inizio dell”anno abbiamo iniziato le vendite di sei nuovi modelli, compreso il nostro primo telefonino ¿a conchiglia¿, il 7200. Nel 2004 abbiamo finora presentato nove nuovi cellulari, cinque dotati di fotocamera, compreso il primo modello megapixel, quattro cellulari CDMA e la seconda generazione dell”N-Gage, l”N-Gage QD. Prevediamo di presentare complessivamente circa 40 nuovi cellulari nel 2004, con le consegne concentrate nella seconda metà dell”anno¿.
Allora perché le previsioni per il secondo trimestre sono così preoccupanti?
¿Ci sono stati dei ritardi di esecuzione. Avremmo dovuto avere sei mesi di anticipo, idealmente, nel lancio dei nuovi prodotti¿, ha riconosciuto Ollila. Nokia, i cui telefonini costituiscono ormai lo standard del mercato da alcuni anni, accusa effettivamente un ritardo nell¿innovazione, sia in termini di design che di hardware, in particolare per i telefoni a conchiglia: il gruppo infatti ha preferito puntare sui mercati emergenti, con telefonini di fascia bassa venduti a al prezzo medio di 154 dollari.
E così Nokia prevede che le vendite e i profitti per il trimestre in corso caleranno ulteriormente: l¿utile per azione dovrebbe attestarsi tra 0,13 e 0,15 euro, mentre gli analisti puntavano su 0,18 euro.
Questo in ragione dell¿incapacità del gruppo di rinnovare rapidamente il proprio portafoglio prodotti e di far fronte all¿agguerrita competizione scatenata sul mercato dalle aziende asiatiche.
E veniamo qui alle note dolenti, perché a fronte dei cattivi risultati presentati e prospettati da Nokia, la sud coreana Samsung ha registrato nei primi tre mesi di quest¿anno un utile operativo di 2,88 miliardi di euro, il più alto della sua storia.
Samsung ¿ che a differenza di Nokia ha puntato sul mercato di sostituzione – ha venduto al primo trimestre 2004 più di 20 milioni di telefonini, contro i 15,5 venduti negli ultimi tre mesi dello scorso anno, in un periodo da sempre il più favorevole data la concomitanza con le feste natalizie.
Il prezzo medio di vendita dei cellulari dell”azienda coreana è stato di 194 dollari e le ha consentito di ottenere margini superiori a parità di pezzi venduti.
Il gruppo conta di arrivare a vendere almeno 65 milioni di apparecchi entro la fine dell¿anno: ¿I risultati sono eccezionali ¿ ha commentato il direttore delle relazioni con gli investitori Chu Woo-Sik ¿ e rappresentano una sorpresa anche per noi. Tutti i settori d¿attività di Samsung Electronics registreranno al secondo trimestre risultati migliori che al primo. E¿ straordinario se si pensa che i primi due trimestri sono tradizionalmente i periodi più difficili per le vendite¿.
Grande soddisfazione, dunque, in casa Samsung anche alla luce del fatto che Nokia, secondo il giudizio degli analisti, non sarà in grado di invertire la tendenza al ribasso nel breve periodo.
Nell”ultimo trimestre 2003, la quota di mercato di Nokia è passata dal 36,1% dell”ultimo trimestre 2002 al 34,7% registrato a fine dicembre. Su base annuale la flessione sarebbe meno importante (si passa dal 35,1% al 34,7%) e comunque inferiore al calo registrato dal numero due mondiale, la statunitense Motorola, che ha visto la propria quota ridursi dal 17% al 14,2% (14,5% su base annua).
Al contrario dei primi due fornitori, Samsung si è confermata in forma smagliante, salendo al 10,5% (dal precedente 9,7%), davanti alla tedesca Siemens che arriva a controllare l”8,4% del mercato dal precedente 8%.
Buone le performance anche di un¿altra società asiatica, la coreana Lg, che passa dal 3,2% al 5% del mercato mondiale e si avvicina sempre più alla joint-venture nippo-svedese Sony-Ericsson che ha visto scendere la propria quota dal 5,4% al 5,1%.
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