Licenziamenti e trasferimento degli uffici in periferia. Ecco come la Francia affronta la crisi del mercato della musica

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Europa



Da tempo ormai il mercato della musica &#232 costretto a fare i conti con una crisi che sta erodendo il settore e gettando nel panico case discografiche e artisti.

La situazione &#232 veramente drammatica e ogni Paese &#232 costretto a fare i conti con questo stato di cose. Al di l&#224 delle Alpi, l¿anno 2004 si annuncia come alquanto tetro.

Trasferimenti verso la periferia e licenziamenti di massa sono le due scelte inevitabili che le major si sono trovate a fare per tentare di uscire da una crisi senza precedenti.

L¿industria della musica si trova davvero a dover fronteggiare la situazione pi&#249 difficile degli ultimi tempi, con una riduzione delle vendite mondiali del 7,6%. Davanti alle difficolt&#224 le case discografiche hanno pensato di tagliare il personale e i loro cataloghi.

Sony, Universal ed EMI hanno annunciato licenziamenti e non hanno rinnovato i contratti con alcuni artisti nel tentativo di dare un drastico taglio ai costi.


I sindacati francesi ¿ che temono questa situazione ¿ saranno ricevuti il 27 dal Sindacato nazionale della produzione fonografica (SNEP – Syndicat national de l”&#233dition phonographique) per discutere.

Le societ&#224 francesi fino a oggi sono state relativamente risparmiate dalla crisi.

Ma secondo le ultime cifre dell¿International Federation of the Phonographic Industry (Ifpi), anche la Francia &#232 caduta sotto i colpi della mannaia: ha perso il 14,4% delle vendite nel 2003, dato che ne ha fatto uno dei Paesi pi&#249 colpiti dalla crisi.

Peggio ancora, per il primo trimestre 2004, la caduta delle vendite degli album dovrebbe arrivare a ben 30%.

Un crollo che avrebbe come conseguenza il licenziamento di circa il 20% degli impiegati, sostengono i sindacati.

Universal France ha lanciato un ¿Piano di salvaguardia dell¿impiego¿, che ha portato al taglio di soli 22 posti, su un migliaio di dipendenti, secondo quanto riferisce la CFDT (Conf&#233d&#233ration fran&#231aise d&#233mocratique du travail).

Sempre secondo il sindacato presieduto da Fran&#231ois Ch&#233r&#232que, EMI-Virgin dovrebbero licenziare circa il 20% dei dipendenti e Warner 70 persone.

Quanto a Sony e BMG, aspettano l¿OK dalla Commissione europea per avviare la fusione delle loro attivit&#224. L¿Antitrust Ue dovrebbe prendere una decisione entro il prossimo giugno.

Per uscire dalla crisi, le major hanno deciso anche di tagliare il numero degli artisti sotto contratto.

Tra il 2002 e il 2003, il numero dei contratti annullati &#232 aumentato del 50%, mentre quello dei contratti siglati con nuovi artisti &#232 sceso del 25%.

Artisti noti sono rimasti senza casa discografica. Una situazione nuova che i cantanti dovranno imparare in fretta a gestire. Tra non molto, dovranno contare sempre di pi&#249 sulle entrate dei loro concerti.

Altro segno dei tempi cambiati: le major hanno abbandonato gli uffici parigini, diventati troppo costosi, per trasferirsi nelle periferie.

Sony Music France si sposter&#224 a Clich&#233 il prossimo settembre e Universal, tra un anno, sposter&#224 tutto a Saint-Ouen.

EMI e Virgin, per tagliare le spese, hanno invece deciso di unire i loro uffici, e spostarli nel XVIII quartiere di Parigi.

Per le case discografiche, la causa principale della crisi del mercato &#232 la pirateria.

Il downloading gratuito di file musicali da Internet &#232 la bestia nera delle major che stanno tentato di imporre agli utenti della Rete un modello legale.

L”iTunes Music Stores di Apple &#232 un buon esempio di quanto sta avvenendo.

Con pi&#249 di 50 milioni di canzoni acquistate e scaricate sui propri Pc, &#232 divento il primo sito di vendita di musica online negli Stati Uniti, tallonato da Napster, che non molto tempo fa era il pi&#249 noto sito di file-sharing e a cui oggi &#232 stata data una struttura legale.

Soluzione dell¿ultimo minuto: i Cd di nuova generazione. Il rapper francese Kool Shen e Sony Music hanno lanciato proprio oggi un album che &#232 ben pi&#249 di un semplice Cd. Dernier Round mette insieme musica, video e dati informatici, apportando un valore aggiunto al disco. Cosa che ne giustifica il prezzo.

A margine della presentazione del suo ultimo album, il cantante ha commentato ai giornalisti che un nuovo supporto &#232 ¿la migliore risposta¿ alla crisi dell¿industria discografica.

¿Il DVDPlus pu&#242 risolvere il problema del downloading che penalizza gli artisti e soprattutto il futuro¿.

Kool Shen &#232 il primo artista francese a commercializzare un simile Cd, ideato da un¿impresa francese, la Digital Valley, che ne detiene il brevetto mondiale.

&#169 2004 Key4biz.it

Raffaella Natale

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