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Gli ultimi tre anni sono stati caratterizzati da una crisi senza precedenti, ma il settore delle tlc sembra ormai aver superato questa fase per avviarsi verso un futuro di stabilità duratura.
Il settore mondiale delle telecomunicazioni tornerà infatti da quest¿anno sugli storici livelli di crescita che lo caratterizzavano prima della bolla tecnologica della fine degli anni ¿90.
A sostenerlo, un nuovo rapporto di Insight Research, secondo cui i profitti legati ai servizi di telecomunicazione cresceranno ad una media annuale dell¿8% fino al 2009.
Una percentuale molto importante, se si pensa che i ricavi delle infrastrutture per le telecomunicazioni, tra il 2000 e il 2004, hanno registrato, in termini di valore, un calo costante di circa il 7,5%.
Secondo le previsioni di Insight Research contenute nel rapporto ¿The 2004 Telecom Industry Review: An Anthology of Market Facts and Forecasts¿ gli introiti del settore arriveranno a 1,2 miliardi di dollari alla fine di quest¿anno.
Nel 2009 finalmente si potrà dire che la recessione è solo un lontano ricordo dal momento che il genererà profitti per 1,8 miliardi di dollari.
Il rapporto analizza anche le implicazioni sulla profittabilità e sulla crescita costante degli operatori e dei fornitori di attrezzature alla luce della forte concorrenza posta in essere dai provider di servizi telefonici via cavo e delle società wireless.
Si può dunque dire con certezza che il malessere che ha caratterizzato il settore negli ultimi anni sia ormai definitivamente archiviato ma, pur assistendo a un ritorno agli storici livelli di crescita, bisogna anche sottolineare che la ripresa sarà diseguale sui diversi mercati mondiali.
Le regioni dell¿Asia Pacifica e dell¿America Latina, ad esempio, saranno caratterizzate dalla crescita più veloce nel settore della banda larga, mentre Europa e Nord America potrebbero dover rincorrere.
L¿Europa e soprattutto l¿Italia mostrano ancora segnali deboli, pur con la prospettiva di uscita dalla crisi e rilancio grazie ai nuovi scenari consentiti dall¿Allargamento europeo (con la creazione di un unico mercato di 450 milioni di persone) e ai nuovi fattori tecnologici e applicativi, tra cui la forte diffusione di accessi a banda larga a costi sempre minori; la convergenza multi-piattaforma di canali diversi (TV digitale terrestre, telecomunicazioni fisse e mobili, WiFi, TV digitale via cavo, satellite e altri); lo sviluppo di una industria dei nuovi contenuti digitali; le applicazioni integrate di eBusiness e di eGovernment.
Le comunicazioni senza fili, intanto, continueranno a incalzare quelle fisse per quanto riguarda i servizi vocali, spinte in primo luogo dai nuovi servizi 2,5G e 3G.
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