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La Commissione americana delle operazioni di Borsa (SEC – Security Exchange Commission) sarebbe pronta ad avviare un¿azione legale contro il colosso dei media americano, Time Warner, con l¿accusa d¿aver contabilizzato abusivamente sui propri conti più di 400 milioni di dollari di contratti pubblicitari dopo la fusione con Aol (America Online) nel 2001.
La notizia sarebbe stata riportata nell¿edizione odierna del Washington Post.
Secondo alcune fonti dell¿Autorità federale, citate dal noto quotidiano, la SEC sarebbe pronta a inviare una cosiddetta Wells Notice a Time Warner per informare dell¿apertura dell¿indagine avviata nei suoi riguardi.
La Wells Notice è un avviso preliminare, in cui si mette al corrente la società interessata circa il fatto che è stata appunto avviata un”azione legale a suo carico, consentendogli di replicare.
La questione oggetto dell”intervento della SEC fa riferimento al modo in cui sono state contabilizzate dal Gruppo alcune entrate pubblicitarie, dopo la fusione con America Online. La maggior parte di questi ricavi a sua volta coinvolge una transazione effettuata dal Gruppo statunitense con la tedesca Bertelsmann.
Le trattative erano legate alla cessione ad Aol Time Warner di alcune quote di Bertelsmann in Aol Europe.
Il Gruppo tedesco che inizialmente aveva accettato d¿essere pagato in azioni per la sua partecipazione, in seguito aveva chiesto di essere pagato in contante. Aol Time Warner aveva allora contrapposto che un pagamento cash avrebbe avvantaggiato solo Bertelsmann e aveva quindi chiesto di fare uno sforzo in termini di contratti pubblicitari. Questo tipo di accordo non è risultato chiaro alla SEC.
Time Warner e la divisione Internet America Online hanno ingannato gli investitori sul reale stato finanziario di Aol, gonfiando le entrate pubblicitarie generate da diversi partner e il numero degli abbonati del fornitore d¿accessi Internet, ha spiegato il quotidiano.
Nell¿autunno del 2002, la società ha già provveduto a rivedere la propria contabilità per un importo pari a 190 milioni di dollari di ricavi e peraltro ha reso noto anche che provvederà a fare altrettanto per quanto riguarda proprio le entrate da pubblicità legate agli accordi con Bertelsmann.
Sempre secondo quanto riportato dal Washington Post, la SEC avrebbe intenzione di comminare a Time Warner sanzioni finanziarie, in quanto il Gruppo non avrebbe pienamente collaborato con gli inquirenti nell”ambito di quest”inchiesta, come invece aveva promesso il presidente della società Richard Parsons.
Dal ricevimento della lettera, Time Warner avrà un mese di tempo per rispondere alle accuse della SEC e niente impedisce che le parti possano regolare la situazione con un accordo stragiudiziale.
Dalla società non è stato possibile raggiungere alcun dirigente per aver un commento. Anche dalla SEC si sono astenuti.
Lo scorso anno due dei suoi ex manager sono stati messi sotto inchiesta federale per aver aiutato e istigato altre compagnie a gonfiare i ricavi attraverso false transazioni di liquidità.
David Colburn e Eric Keller, questi i nomi dei due ex quadri, sono accusati di concorso nel reato per avere elaborato uno schema di compravendite di pubblicità online con diverse aziende al fine di gonfiare i ricavi di Aol, fuorviando gli investitori.
Al cuore dell”inchiesta condotta dai funzionari della Security Exchange Commission, c”era proprio l”esame degli schemi di contraccambio in cui Aol e altre compagnie scambiavano contante attraverso finte transazioni.
Il Gruppo è dall”estate del 2002 che è indagato dalla SEC e dal Dipartimento di Giustizia per falso in bilancio.
Sicuramente questa indagine arriva in un momento molto delicato per la gestione della società, che sta tentando di risolvere i propri problemi di indebitamento, molti dei quali dovuti proprio alla cattiva performance della divisione Internet.
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