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Il gigante giapponese delle tecnologie dell¿informazione Fujitsu Ltd. ha annunciato stamani di aver avviato una procedura giudiziaria nei confronti del Gruppo sud-coreano Samsung SDI Co.
L¿accusa, è di violazione dei propri brevetti per quel che riguarda la produzione di schermi al plasma.
In un comunicato, la società giapponese chiede che si intervenga legalmente contro le importazioni e le future vendite di schermi al plasma di Samsung. La società giapponese chiede anche un risarcimento per le precedenti violazione commesse, a suo dire,nei propri confronti.
Fujitsu ha peraltro precisato di aver chiesto alle Autorità doganali di bloccare le importazioni di questi prodotti.
Al momento, non è stato possibile raggiungere nessuno dirigente di Samsung per avere un commento a riguardo. Le denunce sono state depositate sia in Giappone che negli Stati Uniti.
Se i tribunali dovessero riconoscere come fondate le accuse di Fujitsu, la distribuzione dei prodotti di Samsung in questi due Paesi dovrebbe essere interrotta, mettendo in difficoltà la società sud-coreana, ma anche quella dei produttori che si forniscono di schermi da Samsung.
Fujitsu ha precisato di aver comunque tentato la via dell¿accordo con Samsung, riguardo all¿uso di ciò che la società giapponese considera come dei brevetti che gli appartengono.
Ma ¿Samsung ha rifiutato di trattare con Fujitsu e ha continuato a vedere schermi al plasma che violano i nostri brevetti¿, si legge nel comunicato del Gruppo.
Così, spiega Fujitsu, ¿¿siamo arrivati alla conclusione che era necessario depositare una denuncia al fine di proteggere il valore della proprietà intellettuale nel campo degli schermi al plasma¿.
Un portavoce della società giapponese ha detto che la società deciderà in un secondo momento l¿ammontare del risarcimento che pretenderà da Samsung.
Gli schermi al plasma sono utilizzati per i televisori piatti e pannelli pubblicitari.
Si tratta di un mercato fiorente, di un grosso business, che sta dando degli ottimi risultati. Anche se per gli industriali, le aumentate vendite porteranno presto a una carenza di componenti, con un inevitabile rialzo dei prezzi nel corso dell¿anno.
Hubert Bouan du Chef du Bos, Direttore marketing di Philips France, ha recentemente spiegato che “Il successo di questi prodotti sta avvenendo molto più velocemente di quanto gli industriali avevano previsto. Gli studi sui consumi mostravano che la Tv che si appendono al muro, erano un prodotto atteso, e all¿improvviso questo sogno è divenuto una realtà¿.
Libero dal sovraccarico ponderale del tubo catodico, che pesa sui 25 chili per uno schermo di 51 cm, questo televisore seduce non solamente per la sua linea extra piatta (da 5 a 10 cm di profondità) e la leggerezza dei suoi otto chili, ma anche per un¿immagine più luminosa e più soft, poiché i pixel sono molto più piccoli.
Sono due le tecnologie di schermo piatto che si dividono il mercato: gli schermi al plasma, i cui prezzi variano tra i 3.000 e i 25.000 euro, generalmente di grande misura, e gli schermi LCD (Liquid Crystal Display), a partire da 1.200 euro, che non superano generalmente i 51 cm.
Stando ai dati del mercato francese, nel 2003 sono stati venduti 140.000 schermi LCD, le vendite si sono moltiplicate per nove rispetto al 2002.
Viktor Jachimowitz, Direttore marketing della Fnac, assicura che “C¿è una tendenza di fondo, che si amplifica con gli acquisti di fine anno, anche se le gente molto presto realizza che guardare una Tv appesa al muro non è poi così comodo¿.
Questo decollo, favorito in questi ultimi mesi da un sensibile miglioramento delle performance di questi schermi, ha sorpreso i produttori dal momento che anche le vendite informatiche sono ripartite: gli schermi piatti di piccole dimensioni sono quelli solitamente utilizzati per i Pc portatili, che erano passati agli schermi LCD molto prima dei produttori di televisori.
Secondo un distributore, ¿gli ordini di schermi di 13, 15 e 17 pollici sono tali che il rialzo dei prezzi sembra ormai invitabile¿.
Il rincaro dovrebbe arrivare al 12% circa, dapprima per gli schermi di queste misure, mentre quelli più grandi dovrebbero essere i meno toccati.
Il mercato degli schermi piatti dipende molto dagli investimenti realizzati dagli industriali in questo settore. Oggi, Sharp rappresenta il 38% del mercato mondiale, mentre la joint venture LG-Philips Display il 22%, e il terzo al mondo è la coreana Samsung con il 20%.
¿Gli altri grandi nomi del settore, come Sony o Thomson, non hanno voluto partecipare a questa rivoluzione e si sono ridotti a un ruolo marginale su questo mercato¿, constata il distributore.
La quasi totalità dei Gruppi di elettronica del Giappone, della Corea e di Taiwan hanno annunciato grossi investimenti negli schermi piatti.
Nonostante l¿arrivo massiccio di questi prodotti, un forte rialzo della domanda dovrebbe sostenere i prezzi almeno per il 2004, affermano i produttori.
Secondo i principali istituti di ricerca, la produzione di televisori LCD dovrebbe raddoppiare il prossimo anno, per arrivare tra le 8 e le 10 milioni di unità nel mondo, contro i 4 milioni del 2003.
Per quanto riguarda il mercato europeo, è prevista un¿incredibile crescita per il mercato mondiale degli schermi a cristalli liquidi (LCD), che dovrebbe addirittura raddoppiare entro il 2007, per raggiungere i 34,6 miliardi di euro. A spingere la domanda alle stelle, è soprattutto la forte richiesta delle televisioni che sfruttano questa tecnologia.
I dati sono stati forniti da uno studio condotto dall¿Istituto di ricerche IDC.
Il mercato degli schermi LCD dovrebbe guadagnare quest¿anno più del 50% a circa 37 miliardi di dollari (30,7 miliardi di euro), contro i 24 miliardi di dollari (19,7 miliardi di euro) dello scorso anno. Le Tv a schermo piatto sono ormai altamente diffuse, quanto i display dello stesso tipo di cui sono dotati i computer portatili.
La sostituzione dei tradizionali televisori con tubo catodico si annuncia come il più grande cambio tecnologico dei nostri tempi per il mercato dei televisori, paragonato da alcuni a quello che ha determinato il passaggio dal bianco e nero alla Tv a colori.
IDC prevede che il 43% degli schermi Tv LCD supereranno i 30 pollici entro il 2007, con la messa in piazza di linee di produzione competitive per i modelli più grandi e meno costosi.
LG.Philips LCD, primo produttore mondiale di schermi LCD, ha annunciato che investirà in 10 anni 25.000 miliardi di won (17,8 miliardi di euro) nelle fornitura di pezzi, per capitalizzare la crescente domanda di Tv LCD a schermo piatto.
Questo investimento supera quello del concorrente Samsung che prevede di mettere in bilancio, sempre per i prossimi 10 anni, 20.000 miliardi di won (14,2 miliardi di euro) per le nuove linee di produzione.
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