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Seconda riunione quella di oggi per il Cda di Viale Mazzini, chiamato a discutere il nuovo Piano di ristrutturazione presentato dal Direttore generale Flavio Cattaneo.
Dopo il bollente Consiglio di ieri, che ha spinto il presidente Rai ad abbandonare la seduta, oggi il Dg ha preferito seguire una linea più soft e ha proposto oggi al Cda la conferma dei dirigenti che attualmente ricoprono gli incarichi non rinnovati.
In altre parole, questo comporta che almeno fino a dopo Pasqua, Cattaneo assumerà l”interim degli uffici rimasti vuoti. Decisione motivata anche dal fatto che la Annunziata sarà in vacanza per due settimane negli Stati Uniti e il prossimo Cda si terrà il 20 o il 27 di aprile.
Il Cda della Rai ha nominato, cinque dei nove direttori di staff, previsti dal piano di riorganizzazione aziendale varato ieri.
L”azienda tiene a precisare che si tratta di sostanziali conferme di responsabilità di strutture che già venivano esercitate.
I direttori di staff nominati sono: Carlo Nardello (palinsesto Tv e marketing); Gianfranco Comanducci (risorse umane); Guido Paglia (comunicazione e relazioni esterne e istituzionali); Luigi Rocchi (strategie tecnologiche) e Rubens Esposito (Affari legali e societari).
Le altre quattro direzioni di staff sono, per il momento, assunte ad interim da Cattaneo. Il Cda ha anche confermato nel loro incarico i direttori delle reti e delle testate dell”azienda.
In realtà, almeno quattro su cinque dei direttori di staff nominati oggi acquistano competenze in più rispetto ai precedenti incarichi, avendole acquisite dall”abolizione delle divisioni o direttamente dal Piano di riorganizzazione aziendale.
Così Paglia aggiunge all”area comunicazione le relazioni esterne e istituzionali; Esposito agli affari legali quelli societari; Comanducci l”organizzazione alle risorse umane e Nardello il palinsesto televisivo al marketing strategico. Pressoché invariate, invece, le competenze di Luigi Rocchi, direttore di staff per le strategie tecnologiche.
¿Ho preso atto che le proposte di nomina presentate dal Direttore Generale si limitano sostanzialmente a confermare, nel nuovo assetto, gli incarichi già assegnati in passato. Ho deciso dunque di astenermi per ribadire la mia contrarietà al piano di riorganizzazione, a cui ho votato contro, e contemporaneamente per esprimere l”apprezzamento che ho per il lavoro svolto, anche in situazioni difficili come questa, dai dirigenti della Rai¿. E” quanto dichiara il presidente della Rai, Lucia Annunziata.
Per quel che riguarda il Piano di ristrutturazione, in una nota dell¿azienda si legge che le decisioni prese sono volte alla focalizzazione sul prodotto dell”attività aziendale, al quale è strettamente connessa la razionalizzazione delle strutture per consentire, attraverso anche il superamento della organizzazione divisionale, di eliminare le duplicazioni di funzioni e di ottimizzare i costi.
In questo quadro, si legge nella nota, per rafforzare il modello di condivisione delle decisioni strategiche, già sperimentato con il Comitato Editoriale Tv, sono stati istituiti il Comitato Editoriale Radio e il Comitato Strategico Economico. Per quanto riguarda le altre strutture, si è proceduto ad individuare le diverse aree di competenza, evitando le duplicazioni di funzioni, al fine di razionalizzare le attività e ottimizzare i costi, con l”obiettivo anche di spostare progressivamente risorse sull”area prodotto.
La struttura è stata organizzata per macroaree: Editoriale Tv, Radiofonia, Nuovi Media e Digitale Terrestre, Commerciale, Trasmissiva, Staff.
Dell”area editoriale Tv oltre a Reti, Testate, fanno parte Produzione Tv, Risorse Televisive, Teche, Rai Cinema, Rai Fiction, Rai Educazione e la Direzione ””Palinsesto e Marketing.
Lo staff comprende 8 Direzioni: ¿Acquisti e Servizi¿, ¿Risorse Umane e Organizzazione¿, ¿Finanza e Pianificazione¿, ¿Comunicazione, Relazioni Esterne ed Istituzionali¿, ¿Coordinamento Sedi Regionali¿
Nella riunione di oggi, non sono stati costituiti i Cda delle consociate Rai, RaiCinema e RaiSat. Si apprende intanto che sarà il maestro Franco Zeffirelli il nuovo presidente di RaiCinema. Cattaneo è riuscito a convincere il regista a succedere a Giuliano Montaldo nell”importante ruolo. Tra due settimane la nomina, nel Cda che confermerà Giancarlo Leone come amministratore delegato.
Per quel che riguarda RaiSat si pensava di confermare gli attuali vertici, subentrati da pochi mesi: Carlo Sartori presidente; Marco Conti vicepresidente; Francesco De Domenico Amministratore delegato.
Rimangono anche da prorogare i Cda delle consociate Rainet, Raiclick, Raitrade e Raiway.
Rimane la possibilità che con il nuovo Piano di riorganizzazione aziendale una di queste società consociate potrebbe essere inglobata in una delle nuove aree.
Intorno alle due giornate di Cda, che si sono tenute ieri e oggi, si sono sollevate diverse polemiche. La Annunziata ha votato contro il Piano di ristrutturazione deciso dal Cda del 30 marzo scorso.
Ieri il presidente ha abbandonato la riunione per “manifestare la sua contrarietà alla decisione di giungere oggi alla votazione del progetto, prima di averlo approfondito e successivamente illustrato alla Commissione (parlamentare) di vigilanza“.
“La riorganizzazione non è di natura esclusivamente gestionale ma tocca strategicamente l”assetto attuale della Rai… nel processo di accentramento che peraltro sbilancia a favore delle strutture tecnocratiche le strutture editoriali“, ha detto il presidente in una nota.
La Annunziata è arrivata addirittura a rimproverare ai consiglieri Francesco Alberoni, Marcello Veneziani e Angelo Maria Petroni ¿di non aver approfondito la conoscenza del progetto che votavano¿.
I consiglieri, in una nota congiunta, le hanno risposto che la Annunziata ¿¿non ha alcun titolo, né alcuna qualificazione per muovere accuse di incompetenza o di mancata diligenza nei confronti degli altri consiglieri¿.
Che aggiungono ¿E” evidente che questa affermazione gratuita dimostra come la Dott.ssa Annunziata preferisce ignorare sia le elementari regole deontologiche, sia il ruolo degli altri consiglieri¿ e si spinge sino a mettere in dubbio la ”legittimità¿ dell”operare del Cda che sarebbe colpevole di aver votato il Piano di riorganizzazione ”senza l”approvazione del Parlamento”¿.
A quelle dell¿Annunziata, si sono aggiunte le polemiche da parte del centrosinistra, che non hanno condiviso le scelte del Cda Rai e del Dg Cattaneo. Assente solo Giorgio Rumi che per motivi di salute, come dice l¿azienda, da diverso tempo sta disertando le sedute.
¿Arroganza e disprezzo delle regole costituiscono la strategia più recente del centrodestra in Rai¿, ha dichiarato Paolo Gentiloni, capogruppo della Margherita in Commissione di Vigilanza.
¿Senza alcuna motivazione tre consiglieri su cinque approvano, ignorando gli inviti al confronto in Parlamento, una ristrutturazione aziendale che in questi termini appare più che altro un trofeo da esibire¿.
Disapprovazione per quanto sta accadendo in Cda Rai, arriva anche dalla FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana).
Paolo Serventi Longhi, segretario nazionale della FNSI, parla di ¿¿vero e proprio golpe attuato contro l”opinione del presidente Lucia Annunziata e di vasti settori parlamentari e aziendali, non solo vicini all”opposizione¿.
Spiega le proprie ragioni Serventi Longhi, dicendo che ¿¿è incredibile. Con il voto di 3 consiglieri su 5 passa un progetto che affida al diretto controllo del Direttore generale tutti i settori produttivi dell”azienda, compresa l”informazione¿.
Per il segretario della FNSI la Rai ha rinunciato alla qualità e all”efficienza per privilegiare le volontà del Direttore generale e quindi gli interessi politici del governo.
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