Europa
Problemi in vista per il mercato dell¿elettronica mobile. Quello che doveva essere il battesimo di fuoco per gli smartphone, i terminali mobili a metà strada tra cellulare e pc, sembra essersi trasformato in un banco di prova piuttosto insidioso. Almeno a quanto rivelano gli analisti.
Dotati di un sistema operativo che integra tutte le funzionalità di un palmare, e che li rende perciò una valida alternativa a PDA, cellulare, console, lettore audio e fotocamera digitale messi assieme, i telefonini intelligenti si sono rivelati, come dire, non abbastanza ¿in gamba¿.
Intuwave, nota società operante nel campo dei software per dispositivi mobili, ha condotto una serie di studi mirati, volti a comprovare l¿indice di penetrazione e di gradimento di questi apparecchifra le utenze business. Dalla ricercasonoemerse, a sorpresa,preoccupazioni non indifferentisull¿efficienza degli apparecchi e addirittura,sul valore aggiunto dei servizi offerti.
Questi ultimi dati hanno confermato quelli già registratinei sondaggi svolti a febbraio 2004, quando solo il 40% dei manager IT interpellati dichiarava di considerare gli smartphone un utile strumento di business.
I risultati evidenziano criticità apparentemente trascurate sia dai produttori di dispositivi che dagli operatori di rete mobile che, dopo aver avviato imponenti strategie di lancio dei nuovi apparecchi, e stretto partnership per l¿implementazione di sofisticati sistemi operativi, ne stanno ora subendo l¿effetto rebound: incremento dei costi di gestione e contrazione delle vendite.
I problemi riscontrati riguardano proprio i servizi core di scambio dati -come ad esempio l¿MMS –che troppo spesso si sono rivelati difettosi.Sotto accusa anchela complessità nel settaggio dei servizi stessi e la scarsa qualità dell¿assistenza.
Non è certo questo il feedback che l¿industria necessita per investire in questa direzione.
Gli utenti business costituiscono, per gli operatori mobili, il segmento di mercato più profittevole e meno soggetto a variazione dei prezzi; il target più evidente per tutti quei servizi avanzati di scambio dati che sono già disponibili sul mercato. Ma se i servizi deludono le aspettative la logica conclusione è che vengano accantonati. Perciò, risolvere tutte quelle criticità applicative e gestionali finora riscontrate è l¿unico modo per sperare di incrementare i ricavi.
Secondo Andrew Wyatt, vice presidente della divisione marketing strategico di Intuwave ¿non si tratta semplicemente di trovare gli apparecchi esteticamente poco gradevoli: l¿inadeguatezza dei test svolti sui dispositivi prima del lancio commerciale si traduce in una restituzione del prodotto e, nei casi peggiori, in costosi e imbarazzanti ritiri dal mercato, mentre il settaggio difettoso dei terminali causa nello stesso tempo assurdi rincari nei costi di gestione.¿
¿Gli smartphone disponibili sul mercato diventano sempre più complessi, integrando tutte quelle funzionalità tradizionalmente associate al computer ¿ aggiunge Wyatt ¿ e per tale motivo l¿industria deve necessariamente implementare procedure operative di controllo automatizzato efficienti e predisporre per tempo i tool software per ovviare ai malfunzionamenti nei sistemi operativi che integrano le funzioni del pc e quelle del cellulare¿.
Se non si seguirà questa strada ¿ conclude Wyatt ¿ l¿intera industria subirà gli effetti devastanti di una sorta di ¿dissanguamento¿ economico man mano che gli smartphone si diffonderanno in massa¿.
Ma come reagirà il mercato dinanzi a quello che sta rivelandosi, secondo alcuni analisti, un rischio assicurato?
Con l¿arrivo dei newcomers in un settore – quello dei sistemi operativi per dispositivi radio-mobili- finora dominato dalle stesse case costruttrici, molti gestori come Vodafone, Tim o Orange hanno già avviato nuove strategie volte a rinsaldare il legame con gli utenti, per non rischiare di essere incalzati dai provider dei nuovi software, che spesso hanno stretto partnership con i costruttori per supportare lo sviluppo di software sempre più all¿avanguardia.
Per scongiurare il rischio di monopolio da parte di Microsoft, strategicamente avvicinata da Motorola, i costruttori Samsung, Siemens e Sony Ericsson si sono uniti a Nokia nel Consorzio Symbian, intorno allo sviluppo delsistema operativo Symbian OS. L¿alleanza tuttavia, è già dilaniata da discordie interne dopo l¿operazione finanziaria che ha portato Nokia a salire al 63,3% nel capitale della stessa Symbian.
Se investire in questo segmento si confermasse davvero così rischioso, le dinamiche del mercato muterebbero in maniera sostanziale. A danno di numerose società.
Attualmente, Nokia è leader anche di questo comparto, con una quota di mercato pari al 45,3%, seguita daHewlett Packard che, con i nuovi modelli iPAQ ha superato Palm.
A scuotere il mercato, anche i dati forniti dalrapporto TNS NFO, secondo cui l¿83.6% degli utenti business ha lamentato forte delusione nei confronti dei servizi e grosse difficoltà di utilizzo, tali addirittura da favorire il rischio di attacchi esterni alla sicurezza aziendale e di furto di informazioni.
La scarsa consapevolezza dei rischi corsi utilizzando in maniera impropria gli smartphone a livello di eSecurity trova conferma nel dato statistico: addirittura il74.6%.
L¿utenza business è ormai molto attenta ai rischi di attacco hacker ma non è ancora sufficientemente informata sugli eguali pericoli legati all¿utilizzo di dispositivi integrati come gli smartphone.
Gli utenti affidano importanti informazioni ai propri telefonini intelligenti senza la sufficiente consapevolezza che tali apparecchi potrebbero subire i medesimi attacchi di un pc.
A confermare l¿effettivo rischio in corso è un recente rapporto Gartner, secondo cui il 90% di questi terminali manca della sufficiente protezione informatica nei confronti di attacchi hacker. E TNS NFO e Gartner non sono stati gli unici a denunciare questo pericolo, così come emerso nel corso del 3GSM World Congress di marzo.
Di certo, costruttori e provider stanno già correndo ai ripari.
L¿ultima versione della piattaforma Windows Mobile di Microsoft includerà l¿accesso protetto WPA e Wi-Fi, uno standard di sicurezza rilasciato dalla Wi-Fi Alliance per rendere accesso wireless più sicuro. Infine, l¿ultima integrazione al sistema operativo Palm Os includerà funzionalità di codifica, autenticazione e autorizzazione.
Staremo a vedere ora se, alla luce delle criticità riscontrate, le brillanti previsioni legate alle vendite di smartphone da qui al 2008 saranno confermate.Forse è eccessivo concordare con le stime che prevedono, per quella data, una distribuzione di quasi 300 milioni di cellulari intelligenti,pari apiù del 40% delle vendite totali (dati Zelos Group, ndr).
Di sicuro, da qui a qualche anno assisteremo ad una penetrazione massiccia dei nuovi apparecchi, fermo restando l”indispensabile consolidamento di un prodotto ancora “border line“.
A questo punto rimane solo da chiedersi chi sarà a guidare il mercato: Linux, Symbian o l”onnipresente Microsoft.
© 2004 Key4biz.it
Per approfondimenti, leggi:
Affaire Symbian: Ericsson resta solo contro Nokia
Si compatta il fronte Usa contro Symbian: Motorola si schiera con Microsoft
Smartphone Vs cellulari: la sfida ha inizio
Smartphone: il settore verso vendite record
Gli Smartphone saranno più popolari dei cellulari. Ricerca