Il 3G convince il mercato? ¿Meglio tardi che mai¿. Rapporto In-Stat/MDR

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Dopo anni di attesa e interminabili ritardi, il 2004 dovrebbe finalmente sancire il consolidamento del 3G e la sua diffusione su larga scala in tutto il mondo.
Superati i numerosi ostacoli, i terminali mobili di terza generazione hanno ormai fatto il loro ingresso nei diversi mercati, prima in quelliasiatici e poi quelli europei, con indici di penetrazione via via crescenti tanto da far ipotizzare, almeno secondo gli analisti, il definitivo consolidamento delle tecnologie 3G.

Come dire, ¿meglio tardi che mai¿. &#200 quanto emerge dall¿omonimo rapporto pubblicato dal noto istituto di ricerca In-Stat/MDR, ¿3G Deployment Status: Better Late Than Ever”, che ha esaminato, passo passo, questo segmento di mercato, dall¿analisi dello sviluppo delle tecnologie al ridefinimento delle dinamiche di mercato, tracciando un quadro completo e piuttosto positivo dello scenario attuale.

Lo studio parte dall¿analisi delle numerose problematiche che hanno ostacolato il lancio prima, e la diffusione di massa poi, dei vari standard per la comunicazione mobile di terza generazione nel mondo.

Innanzitutto, secondo quanto annunciato a gran voce dai gestori, gi&#224 il 2002 sarebbe dovuto essere l¿anno delle comunicazioni mobili di terza generazione, ma gli innumerevoli problemi tecnici legati al completamento delle reti, all”adeguamento delle infrastrutture eal funzionamento dei software ha bloccato, in quella delicata fase,l¿entusiastica corsa al 3G.


Il 2003 si&#232 apertodunque con la consapevolezza che gli alti costi sostenuti per le licenze non sarebbero stati ammortizzati a breve termine, soprattutto alla luce dell¿accoglienza piuttosto fredda del mercato consumer, scoraggiato dinanzi ad una presenza di terminali cos&#236 esigua e ancora cos&#236 poco funzionali. I primi apparecchi risultavano complessi nell¿utilizzo, poco efficienti nella copertura e nell¿autonomia, e soprattutto ancora troppo cari per le fasce d¿utenza pi&#249 consistenti, quelle non aziendali, che attendevano con ansia l¿arrivo dei tanto sospirati servizi multimediali.

Alla fine del primo semestre 2003, la debole penetrazione dei servizi 3G indicava che il cammino da compiere per conquistare il mercato di massa era ancora lungo. Se pensiamo all¿Italia, a quella data gli abbonati erano appena 90.000 e a fine anno circa 350.000, molto al di sotto della stime.

Tuttavia, Secondo lo studio In-Stat/MDR, le infrastrutture di rete ed i software hanno oggi raggiunto il necessario livello di sviluppo, finalmente pronto a supportare i nuovi network e a sancire la definitiva promozione a pieni voti del 3G. Al momento, infatti, tutti i principalioperatori hanno previsto un”offertacommerciale in questa direzione,e numerosi sono i carrier che hanno acquistato le infrastrutture di rete in previsione di un prossimo impiego.

Valutando le strategie operative di quasi 200 carrier ¿ fra quelli che hanno gi&#224 sviluppato i servizi 3G e fra coloro che si apprestano a farlo ¿ il rapporto traccia un profilo dettagliato di tutte le interfacce utilizzate, le licenze assegnate, i gestori e i vendors meglio piazzati sul mercato: alla luce dei dati, sembra proprio che il 3G abbia cominciato a mantenere le promesse fatte offrendo maggiore capacit&#224 e, soprattutto, quel minore costo delle infrastrutture cos&#236 lungamente atteso dai carrier. Fino ad oggi, invece, i vincoli di copertura hanno causato non pochi problemi ai gestori. Ci&#242 ha determinato, in parte, il diverso successo di questa tecnologia in Giappone e in Europa, dove solo pochi carrier hanno potuto offrire servizi voce di terza generazione a prezzi inferiori rispetto ai propri competitor.

Anche se la stampa ha finora trattato il lancio commerciale dei servizi mobili integrati 3G con estrema cautela, e con una buona dose di pessimismo, non si pu&#242 negare che tutto questo sia oggi una realt&#224.

¿Il 3G sta decollando, ¿ afferma Allen Nogee, analista In-Stat/MDR ¿ le licenze sono state usate e sul mercato sono oggi disponibili numerosi handset di terza generazione. Se c¿&#232 ancora una lacuna di fondo ¿ aggiunge la Nogee &#232 l¿esiguit&#224 degli abbonati, soprattutto al di fuori dei mercati di Giappone e Corea del Sud.¿

I ritardi nel lancio del 3G possono essere attribuiti a molti fattori, quindi, ma i principali tre sono stati,senza dubbio, l¿assenza di dispositivi pienamente funzionali, efficienti e a basso costo; i problemi di natura tecnica che hanno ritardato il lancio effettivo dei servizi; lo scarso interesse da parte dei consumatori, in controtendenza rispetto alle brillanti previsioni degli operatori.

C¿e da dire che, in effetti, dopo molte false partenze e molte delusioni, l¿offerta di apparecchi 3G sul mercato &#232 oggi sufficientemente eterogenea ma &#232 ancora da stabilire se, nonostante la positiva performance dei terminali, sar&#224 in grado digenerare quell¿input indispensabile per risvegliare una domanda ancora troppo fiacca,decisamente stanca delle lunghe attese.

A questo punto gli occhi sono tutti puntati sui gestori europei.

Per ora, solo Italia e Gran Bretagna hanno potuto mettere alla prova i servizi di terza generazione, grazie all¿offerta commerciale delle divisioni mobili diH3G, 3 e 3 Uk.
Di prossima lancio i servizi di TIM , Vodafone , Orange, T-Mobile e Telefonica Moviles. Dopo gli stop-and-go degli ultimi tre anni, gli operatori puntano ora su strategie pi&#249 prudenti, che prevedono un ingresso graduale del mercato volto a valutare l¿incognita consumer.

Per concludere, per l¿Umts sembra di intravedere uno spiraglio di luce dopo tante nubi. Rimane solo una constatazione di fondo. Dopo aver accumulato dei ritardi cos&#236 clamorosi, il 3G sar&#224 in grado di tener testa alla minaccia del rivale Wi-Fi?

&#169 2004 Key4biz.it

Consulta la recensione del rapporto:

3G Deployment Status: Better Late Than Never?

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