Italia
Otto mesi dopo la fusione con Olivetti, Telecom Italia fissa come obiettivi primari la riduzione del debito e l¿espansione all¿estero.
Il gruppo ha presentato ieri alla comunità finanziaria gli obiettivi strategici per il triennio 2004¿ 2006.
A parità di perimetro e cambi, si prevede una crescita media annua dei ricavi superiore al 5%, del margine operativo lordo superiore al 5,5%, del risultato operativo ante ammortamento del goodwill superiore al 7% e del risultato operativo superiore al 10%. Tali obiettivi si ritiene possano essere raggiunti grazie alla capacità di innovazione nei servizi a valore aggiunto sia nel mobile sia nel fisso, alla crescita di clienti e dell¿ offerta di contenuti nel broadband e al consolidamento della posizione di mercato nelle aree geografiche internazionali in cui il Gruppo già opera.
L¿incidenza sui ricavi consolidati del margine operativo lordo e del risultato operativo ante goodwill sono quindi previste nel 2006 rispettivamente attorno al 47% e al 30%.
Gli investimenti industriali complessivi nel triennio 2004-06 saranno di circa 15 miliardi di euro, per oltre 2/3 legati ad iniziative innovative, con una crescente incidenza di Mobile (47% del totale) rispetto a Wireline (42%).
E¿ previsto un free cash flow operativo complessivo nel triennio 2004 ¿ 2006 superiore ai 31 miliardi di euro; ipotizzando un esborso annuo per dividendi attorno ai 2,8 miliardi di euro, in linea con quanto annunciato per il 2003, e senza considerare operazioni straordinarie, il net cash flow annuo nel 2005 e nel 2006 dovrebbe attestarsi attorno ai 3,5 miliardi di euro.
Telecom Italia ha anche confermato l¿obiettivo di ridurre l¿indebitamento finanziario netto a fine 2004 al di sotto dei 30 miliardi di euro: ¿obiettivi concordati con le agenzie di rating¿, ha dichiarato il presidente del gruppo Marco Tronchetti Provera.
Solo in seguito verranno prese ¿¿decisioni relative all”uso della cassa in eccesso¿, ha aggiunto.
¿Ci guarderemo intorno alla fine del 2004 e all”inizio del 2005 e vedremo come collocare la cassa generata, ma se ci fosse disponibilità di cassa la priorità va al rafforzamento dell”attività industriale e al rimborso degli azionisti”.
Gli ultimi due anni sono stati caratterizzati da un¿intensa ristrutturazione, per preparare la fusione completata all¿inizio di agosto con Olivetti, il principale azionista del gruppo.
In primo luogo, Telecom Italia ha ceduto diversi asset, tra cui la partecipazione residua detenuta in Telekom Austria, pari al 14,78% del capitale sociale, per un controvalore complessivo lordo pari 780 milioni di euro, l¿intera partecipazione detenuta nella spagnola Netco Redes SA, pari al 30%, per un corrispettivo di 30 milioni di euro.
Prima della fusione con Olivetti dell”agosto 2003, il gruppo prevedeva per il triennio 2003-2005 un rialzo medio annuo dei ricavi del 4-4,5%, del Mol del 5-5,5% e del risultato operativo dell”8-8,5%.
A margine della presentazione, Tronchetti Provera ha smentito le voci di una possibile fusione Tim-Telecom Italia ¿¿perché non creerebbe valore agli azionisti, ma avrebbe un effetto diluitivo e, agli attuali concambi, il rendimento per azione della società risultante sarebbe inferiore a quello che attualmente le società hanno¿.
¿Ritengo – ha continuato Tronchetti Provera – che Telecom e Tim possano continuare a collaborare in alcune aree dove c”è convergenza, ma la concorrenza tra fisso e mobile è destinata a crescere proprio per la sempre maggiore convergenza delle tecnologie: credo sia cosa buona tenere Telecom e Tim separate¿.
Per il prossimo triennio, il Gruppo Tim attende una crescita media dei ricavi consolidati superiore all¿8%, e ricavi per l¿area internazionale in aumento del 19%.
In evidenza il risultato atteso per il periodo 2004-2006 in termini di Free Cash Flow operativo consolidato che ammonta a complessivi 14 miliardi di euro, in aumento di circa 2 miliardi di euro rispetto all”obiettivo comunicato in precedenza per il periodo 2003-2005, dopo aver finanziato investimenti industriali attesi pari a circa 7 miliardi di euro.
Con riferimento alle attività internazionali, viene confermato per il Brasile l”obiettivo di raggiungimento del breakeven in termini di Free Cash Flow operativo per il 2005, pur a fronte di un maggior impegno in termini di investimenti industriali (circa 2 miliardi di euro nel triennio 2004-2006) correlato alle positive dinamiche commerciali delle attività GSM.
I principali driver di sviluppo del business domestico sono rappresentati da un”offerta differenziata sui servizi voce e dalla continua innovazione ed arricchimento della gamma dei Servizi a Valore Aggiunto (VAS). Ciò assicura la piena valorizzazione dell”attuale base clienti, prevista stabile nel triennio 2004-2006, definendo un obiettivo di crescita media attesa dei ricavi superiore al 5%. A tale risultato contribuisce lo sviluppo dei VAS i cui ricavi sono previsti in crescita ad un tasso medio annuo pari a circa il 30% raggiungendo al 2006 un”incidenza sui ricavi da servizio pari a circa il 20%.
Il Gruppo Tim dispone di liquidità per un miliardo.
Non è invece esclusa una possibile riorganizzazione tra Telecom e Ti Media: ¿Fino ad oggi le due aziende hanno funzionato bene da sole ma in futuro nulla ci impedisce di unirle¿.
Sebbene non ci sia nessun progetto in merito, il gruppo sta riflettendo ¿sullo stato delle cose¿.
Per quanto riguarda il settore televisivo, nel triennio 2004-2006, è prevista una crescita della raccolta pubblicitaria lorda di LA7 superiore al 30% medio annuo e un margine operativo lordo positivo nel 2006.
Le attività di LA7 si concentreranno sulla revisione del piano editoriale, sul rafforzamento del palinsesto e sul recupero di efficienza. Nel triennio proseguirà la crescita di MTV, per cui si prevede un aumento della raccolta pubblicitaria e un incremento della redditività.
Prosegue anche il programma di investimenti per lo sviluppo del digitale terrestre che consentirà di innovare le infrastrutture di rete ed arricchire l¿offerta televisiva tradizionale con contenuti interattivi.
Sul fonte Internet, nel triennio 2004-2006, i ricavi di Tin.it sono previsti in crescita ad un tasso medio annuo pari al 17%.
In particolare, si prevede che i ricavi di Tin.it da ADSL cresceranno ad un tasso medio annuo pari al 50%. Al fine di raggiungere tali obiettivi, l¿attività di Tin.it dei prossimi anni sarà focalizzata sul broadband, con l¿acquisizione di nuovi clienti e attraverso la graduale migrazione della clientela dial-up.
Per quanto riguarda Virgilio, si prevede una crescita dei ricavi ad un tasso medio annuo pari al 30%. Si ritiene possibile raggiungere tale obiettivo attraverso il consolidamento delle posizioni di leadership già raggiunte dal portale e dal motore di ricerca sul mercato italiano, incrementando la raccolta pubblicitaria online e sviluppando l¿offerta di servizi web.
Sul mercato estero la strategia del gruppo prevede di rafforzarsi in quelle aree geografiche in cui ¿¿è già presente, come Francia e Germania¿, dove il gruppo ha avviato i servizi all¿inizio di quest¿anno.
¿Tra un anno vedremo se sarà possibile guardare ad altri paesi¿. Tra questi, con ogni probabilità, la Spagna, ¿¿quando a luglio scadrà l”accordo di non concorrenza con Amena¿.
In Turchia, invece, resta l”interesse a partecipare alla privatizzazione ma non sono previste nuove “iniezioni di cassa” per la società controllata con Turk Telekom.
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