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Gasparri sul Decreto Urbani: trovare una soluzione ¿senza creare difficoltà¿

Italia



Anche il Ministro Gasparri interviene sulle forti polemiche suscitate in tutta Italia dall¿approvazione del Decreto Urbani del 12 marzo 2004. Lo fa rispondendo alla lettera inviatagli da Paolo Nuti, Presidente dell¿Associazione Italiana Internet Providers (AIIP) e pubblicata su queste pagine qualche giorno fa. E lo fa in modo asciutto e concreto, com¿&#232 nel suo stile:

¿Caro Presidente ¿ scrive il Ministro Gasparri a Paolo Nuti ¿ ho ricevuto la sua Lettera che ho portato all¿attenzione degli uffici legislativi del Ministero delle Comunicazioni, dei Beni Culturali e dell¿Innovazione Tecnologica, per verificare cosa sia opportuno fare. Come vi &#232 noto, l¿intento &#232 quello di combattere la pirateria senza creare difficolt&#224 ai provider. Sono convinto che troveremo le migliori intese¿.

Firmato Maurizio Gasparri

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Dalle poche e significative righe della lettera del Ministro Gasparri emergono in modo forte 3 aspetti.

Il primo &#232 la presa di iniziativa del Ministro Gasparri che investe non solo l¿ufficio legislativo del proprio Ministero, ma anche i pari uffici di Beni Culturali (Urbani) e Innovazione Tecnologica (Stanca). &#200 un problema che comporta competenze e responsabilit&#224 trasversali. &#200 un problema che riguarda il Governo nella sua collegialit&#224.

Il secondo &#232 ¿¿verificare cosa sia opportuno fare¿. &#200 perci&#242 considerato utile, auspicabile, forse inevitabile, assumere decisioni di inversione di marcia, ovvero intervenire sul testo del Decreto e modificarlo.

Il terzo evidenzia la distinzione tra affrontare un problema serio quale lo sfruttamento commerciale illecito delle opere audiovisive e il distruggere tutto quello che sta intorno ad un problema cos&#236 rilevante. Non si tiene cio&#232 conto degli ¿effetti collaterali¿, che in questo caso, diciamo noi,riguardano anche problemi di privacy e forse potrebbero portare a far rientrare dalla finestra ci&#242 che con l¿opposizione all¿approvazione del primo testo del Decreto Grande Fratello era stato fatto uscire dalla porta.

Andare a caccia e puntare un tordo non pu&#242 indurre il cacciatore a sparargli con la palla di un supercannone. Non &#232 chesi rischi di distruggere tutto il resto. Se ne ha la certezza. Ed &#232 esattamente ci&#242 che il Decreto Urbani rappresenta attualmente per lo sviluppo di Internet.

Il Ministro Stanca ha gi&#224 rilasciato una dichiarazione di presa di distanza rispetto al Decreto Urbani. Come i nostri lettori sanno, la dichiarazione di Stanca &#232 stata rilanciata da Key4biz.it proprio ieri, nel suo significato letterale.

Oggi la dichiarazione di Gasparri sottolinea ancor di pi&#249 l¿isolamento culturale e politico del Decreto Urbani.

Da canto nostro, ribadiamo quanto stiamo sostenendo da molti giorni.

Il Decreto Urbani va cambiato.

E va cambiato nel rispetto della Direttiva Europea che sulla materia ha gi&#224 fissato una soluzione di armonizzazione per tutti i Paesi dell¿Unione Europea.

L¿Italia non pu&#242 avere regole diverse dal resto d¿Europa.

Per Key4biz.it e Puntoit¿E¿ necessario difendere internet e promuoverne lo sviluppo. Apriamo un tavolo di confronto sereno a cui far partecipare tutti i soggetti della filiera internet (dai produttori dei contenuti ai consumatori), per cambiare al meglio il testo del decreto, salvaguardando le legittime prerogative di tutti i soggetti¿.

&#169 2004 Key4biz.it

Per approfondimenti, consulta:

Archivio delle news sul Decreto Urbani, la Direttiva Europea e la Proprieta¿ intellettuale

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