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Le tecnologie Wimax alla conquista della telefonia mobile. Un nuovo pericolo per il 3G?

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Il settore delle comunicazioni senza fili, in particolare quello della telefonia mobile, si appresta a vivere un nuovo stravolgimento, proprio nel momento in cui gli operatori cominciano a rendere operative le proprie reti di terza generazione.

Questi ultimi, in particolare quelli di linea fissa, da tempo alle prese col crollo dei profitti sulle comunicazioni vocali, vogliono infatti riguadagnare un po¿ del terreno perduto e per farlo puntano tutto sul WiMax (World Interoperability for Microwave Access) che altro non &#232 che l¿evoluzione delle tecnologie Wi-Fi.

Il Wi-Fi permette un accesso a Internet con un¿altissima qualit&#224 di downloading e opera su una banda di frequenza radio a 2,4 gigahertz, chiamata Ism che &#232 impiegabile in modo condiviso da pi&#249 operatori, senza necessit&#224 di licenza. Il fatto che la banda sia senza licenza e che la rete costi poco fa s&#236 che l¿accesso a larga banda a Internet avvenga a costi molto bassi.

Basato sul protocollo 802.16a (approvato nel gennaio 2003), WiMax consente di collegare gli hotspot pubblici e privati che offrono agli utenti l”accesso wireless a Internet mediante Wi-Fi. Secondo le previsioni, le reti WiMax si estenderanno per tratte radio fino a 50 km e offriranno la possibilit&#224 di trasferire dati, voce e video a velocit&#224 fino a 75 Megabit al secondo utilizzando canali da 20 MHz.

Il raggio tipico delle celle radio arriva fino a 7,5 km, e lo standard permette anche la mobilit&#224 limitata del tipo ¿nomadico¿. WiMAX opera sia su bande spettrali ottenute per licenza, sia su bande condivise, del tipo ISM, ottenute per autorizzazione, come nel caso Wi-Fi: lo spettro utilizzabile va dai 2,5 ai 10 GHz.

Lo standard &#232 sostenuto da Intel numero uno mondiale dei microprocessori ¿ che prevede di integrare la tecnologia in tutti i suoi prodotti entro il 2006, e da Nokia, leader tra i costruttori di dispositivi per la comunicazione mobile. Ma ha tra i suoi pi&#249 fervidi sostenitori anche altre societ&#224 come Motorola, Alvarion, Aperto Networkse Fujitsu.

Intel ¿ ha dichiarato Sean Maloney, general manager della divisione wireless di Intel – ha investito 300 milioni di dollari l”anno scorso sui chip Centrino, ottimizzati per il wi-fi e 4 miliardi di dollari nel settore delle comunicazioni senza fili. La societ&#224 di Santa Clara, in California, ha testato l”efficienza della tecnologia Wimax connettendosi, a 7Mbit al secondo, con un ricevitore posizionato a 20 km di distanza, nelle colline vicino la Silicon Valley

Nel 2008, secondo le stime del presidente di Intel Paul Otellini, il 70% dei cellulari sar&#224 abilitato al Wimax.

Secondo gli addetti ai lavori, il Wimax ci metter&#224 tre anni per imporsi sul mercato di massa, ma difficilmente metter&#224 in serio pericolo gli investimenti nella terza generazione, sempre se nel frattempo essa abbia davvero attecchito nelle abitudini dei consumatori. O meglio, se nel frattempo gli operatori saranno riusciti a risolvere i problemi che fin qui ne hanno ritardato il lancio.

Se Wi-Fi e Umts hanno possibilit&#224 di interoperare, le cose si fanno pi&#249 improbabili quando si parla di matrimonio tra WiMax e 3G. Come ha spiegato il Prof. Decina a Key4biz.it, infatti, il ¿WiMax non &#232 tanto destinato alla telefonia mobile, quanto ai router e alle Lan. Insomma &#232 pi&#249 un¿applicazione legata al business o alle reti Ethernet di uso domestico. Il Wimax pu&#242 essere utilizzato sui terminali soltanto nel caso della televisione ad alta definizione, come ha gi&#224 pensato di fare la societ&#224 messicana Ultravision¿.

Per ¿assaggiare¿ le vere potenzialit&#224 del WiMax, per&#242, bisogner&#224 aspettare lo standard 802.16e che arriver&#224 sul mercato entro il prossimo anno e avr&#224 una portata travolgente, perch&#233 render&#224 effettiva la ¿mobilit&#224 nomadica¿.

¿I progressi della tecnologia di trasmissione via radio, spiega il Prof. Maurizio D&#232cina -Ordinario di Telecomunicazioni al Politecnico di Milano – permettono di moltiplicare di ordini di grandezza la capacit&#224 di trasporto delle informazioni digitali nelle scarse bande spettrali disponibili. E questo progresso tecnologico scatena quella che negli Stati Uniti chiamano la Wireless Access Revolution. In realt&#224 stiamo assistendo alla competizione tra l¿industria americana, quella europea e quella asiatica per la conquista di nuove posizioni di mercato, in particolare nei paesi in piu¿ forte sviluppo: Cina, India e Sud America.
Gli europei hanno una supremazia nel settore del radiomobile cellulare GSM, mentre gli americani stanno lanciando un vero e proprio attacco all¿industria europea, iniziato con Wi-Fi e che coinvolge in realt&#224 tutte le altre applicazioni radiomobili. Alle reti WLAN (Wireless Local Area Networks) 802.11, note come Wi-Fi (Wireless Fidelity), si affiancano oggi le WMAN (Wireless Metropolitan Area Networks) 802.16, note come WiMAX. Secondo le previsioni, il silicio Intel 802.16 dovrebbe essere introdotto sul mercato nel secondo semestre di quest”anno¿.

A trarre vantaggio da questo rimescolamento delle carte, saranno in particolare gli operatori di linea fissa, che possono approfittarne per creare una rete a basso costo, utilizzando quelle gi&#224 esistenti per raccordare le stazioni senza fili alle reti internet.

¿E¿ un¿opportunit&#224 unica per gli operatori di linea fissa ¿ dice Adrian Nemcek di MotorolaIl Wimax &#232 una tecnologia dirompente¿.

D¿accordo su queste osservazioni anche la societ&#224 di ricerca britannica Analysys Research, secondo cui le chiamate vocali sulle reti di linea fissa diminuiranno di un altro 20% nel prossimi sei anni, a vantaggio delle tecnologie voce su IP (VoIP).

Ma come mai, allora, gli operatori hanno puntato tutto sul costosissimo 3G, senza pensare di sfruttare il Wimax?

La risposta &#232 molto semplice: quando si &#232 iniziato a parlare di terza generazione il Wimax era ancora allo stato embrionale ed era designato solo per il traffico dati, mentre 3G offriva sia dati che voce.

Questa lacuna &#232 oggi colmata appunto dal VoIP che rende pi&#249 facile semplice e meno costosa la gestione della rete.

In passato, inoltre, molti vendors hanno ignorato la possibilit&#224 di investire nell¿802.11 e crearsi una nicchia di mercato principalmente per l¿alto costo dei prodotti, per la limitatezza degli end-users, e per la scarsa necessit&#224 di sviluppare Internet ed Intranet. Il nuovo standard 802.16a offrir&#224 a queste compagnie la possibilit&#224 di una seconda partenza.

Maloney si dice infatti convinto che l”espansione delle tecnologie senza fili &#232 paragonabile a quella di Internet nella met&#224 degli anni ”90. I prossimi dieci anni saranno definiti dalla banda larga wireless.

&#169 2004 Key4biz.it

Alessandra Talarico

Per ulteriori approfondimenti, leggi:

ICT e ripresa: il futuro &#232 wireless. Digitale terrestre verso il flop? Intervista a Maurizio D&#232cina

Convergenza: la parola d¿ordine del wireless del futuro. Intel lancia la sfida a Texas Instruments

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