Italia
¿Tutto è iniziato nel 1999. Volevamo importare in Italia un sentimento diffuso nei Paesi anglosassoni verso la scrittura per il cinema, figlio di un approccio più pragmatico alla settima arte di quello imperante nel nostro Paese¿¿.
Un programma realizzato dall¿associazione FERT. Alla realizzazione contribuisce anche il ministero per i Beni e le Attività Culturali oltre che il Comune di Torino, la Regione Piemonte e la Compagnia di San Paolo.
Nel primo numero, uscito nel settembre 2003, nelle prime pagine si legge che ¿¿Questa rivista non è altro che un¿istantanea di quel cantiere a cielo aperto che è la redazione di Affabula. Prendiamo una manciata delle storie più preziose e proviamo a mettere loro le gambe, per dargli la possibilità di varcare le frontiere, quelle tra i Paesi e anche quelle tra le persone, prima che si dissolvano, a contatto con lo schermo, nel buoi della sala¿.
Dal 1999 Affabula Readings, uno dei programmi dell¿associazione FERT, è rivolto agli autori di sceneggiature per lo schermo. Ha risposto all¿esigenza dell¿associazione di sperimentare procedure di lettura e analisi delle sceneggiature e contribuisce a dare a neofiti e professionisti della scrittura un fondamentale aiuto nella stesura dei loro progetti.
Affabula Readings cerca di dare agli autori italiani la possibilità di sviluppare i propri progetti e di crescere come autori, grazie a un servizio di story editing normalmente fruibile solo dagli scrittori con una sceneggiatura in fase avanzata di produzione. Ma di dare anche alle imprese dell¿audiovisivo italiane la possibilità di accedere ad una banca dati di opere lette e analizzate, offrendo loro un servizio che taglia i costi iniziali di sviluppo di un soggetto.
Plot nasce proprio come completamento di questo lavoro. Ma Plot non propone le sue storie solo a un pubblico di lettori: ¿L¿intenzione è quella di creare un ponte tra autori e produttori audiovisivi, di collegare ideazione, story editing e realizzazione dei film¿.
La rivista, di cui è direttore Alberto Barbera, presenta testi a diversi stadi di sviluppo. Una sezione è dedicata ai soggetti, una ai trattamenti e ogni progetto è accompagnata da presentazioni tecniche degli editors e dell¿autore, per facilitare nuovi, possibili contatti.
La redazione è interessata a tutte le storie, quelle che ¿¿raccontano l¿Italia di oggi, ma anche quelle più fantastiche, che vogliono staccarsi dal filone più classico del cinema italiano, per raccogliere la sfida delle tecnologie digitale e dei media interattivi¿.
Si tratta della prima rivista che pubblica un¿accurata selezione di soggetti e trattamenti scritti per diventare cinema o televisione. Un modo per far conoscere storie originali e un importante strumento per produttori in cerca di soggetti inediti, pensati per lo schermo.
Plot affianca l¿ormai consolidata tradizione delle letture pubbliche, diventate un appuntamento fisso di vari eventi culturali, tra cui i festival cinematografici di Torino e di Venezia, per diventare un ulteriore strumento di promozione per quelle storie che possano dare impulsi inediti al cinema indipendente italiano, in una reale prospettiva europea.
Già da questo mese, sarà disponibile nelle librerie specializzate di tutta Italia il secondo numero della rivista quadrimestrale.
Questo secondo numero si affida alle forme narrative diverse e si apre a tecniche audiovisive e formati nuovi, non solo cinematografici.
Vengono proposte infatti otto storie: due trattamenti, una sceneggiatura, tre soggetti per il cinema, un serial per la Tv e un progetto per una serie di cortometraggi.
Come nel primo numero, ogni racconto ha una doppia presentazione, lasciando spazio all¿autore che l¿ha scritto e alla lettura che la redazione ne ha fatto.
La sezione dei soggetti è stata riequilibrata nel numero, rispetto ai trattamenti, allo scopo di mettere in rilievo il mestiere del soggettista, la sua arte di saper raccontare in breve e per intero una storia e, nel contempo, di saperne suggerire la ricchezza.
Da questi racconti per lo schermo nascono le prime immagini, una specie di commento visivo, qui affidato alle mani di tre storyboarder (Claudia Amerio, Stefania Gallo, Andrea Riccadonna) per diversificarne l¿interpretazione e suggerire ritmo e atmosfera in una sequenza di frame.
Volendo tentare di rintracciare un filo che le accomuni, potremmo dire che le storie del secondo numero sembrano tutte mettere in discussione i confini della ¿normalità¿, alla fine, ognuno di questi racconti offre una visione singolare da portare via.
Intanto, lunedì 22 marzo presso Soundtown, a Torino, sarà presentata la sceneggiatura di Ecce homo dell¿autore francese Joël Bayen-Saunères. Si tratta di uno dei progetti pubblicati sul secondo numero di Plot.
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