Europa
Niente da fare. Microsoft ha giocato tutte le sue carte, per evitare la condanna di abuso di posizione dominante, ma non ce l¿ha fatta. La notizia è arrivata proprio oggi dal Commissario Ue alla Concorrenza Mario Monti. ¿Sono venuto a dire che non è stato possibile trovare un accordo sul caso Microsoft”, ha detto Monti in una conferenza stampa. Il commissario ha comunque rilevato “lo spirito costruttivo e cooperativo” del quale la società di Bill Gates ha dato prova nelle ultime settimane per rispondere alle preoccupazioni della Commissione, che accusa Microsoft di abuso di posizione dominante. “Ma alla fine, ho dovuto decidere quello che era meglio per la concorrenza e per i consumatori in Europa. Credo che saranno meglio tutelati con una decisione che crei un forte precedente – ha aggiunto – Abbiamo fatto progressi importanti verso la soluzione dei problemi ma non siamo stati capaci di ottenere impegni sui contratti futuri¿. Si attende adesso l¿appuntamento di lunedì durante il quale gli esperti dei 15 Paesi membri decideranno l¿ammontare preciso della multa da imporre al colosso informatico americano. Ma già secondo alcune indiscrezioni si parla di una somma che potrebbe oscillare fra i 100 e i 500 milioni di euro. In base al regolamento comunitario l” ammenda massima che Bruxelles può infliggere a una impresa è pari al 10% del fatturato globale. Nel caso di Microsoft, quindi, la multa potrebbe raggiungere i 3,2 miliardi di dollari. Ma in realtà queste sanzioni variano tra lo 0,1% e poco più dell”1%. Si tratterà comunque di una sentenza che farà storia. Nelle ultime ore si erano susseguiti a Bruxelles gli incontri tra il colosso informatico e l¿ufficio della Autorità antitrust Ue, nel tentativo di risolvere in via amichevole il caso Microsoft, su cui la Ue sta indagando da ben cinque anni. Il commissario Mario Monti aveva infatti incontrato l”Ad di Microsoft Steve Ballmer, in un tentativo finale di risolvere il caso cruciale. All¿appuntamento era presente anche il legale di Microsoft Brad Smith. Ma non è stato possibile trovare l¿accordo. Monti e Ballmer si sono incontrati subito dopo che il Commissario Ue aveva ottenuto il pronunciamento favorevole da parte del Comitato dei Paesi membri alle sanzioni che saranno imposte a Microsoft. E” probabile che nel confronto di ieri Ballmer abbia cercato di convincere personalmente, dopo che nell”impresa non sono riusciti i suoi avvocati e rappresentanti europei, che i provvedimenti che intende imporre l”Unione non sono percorribili e impongono a Microsoft la necessità di rivoluzionare totalmente le sue strategie e produrre una versione di sistema operativo totalmente diversa. Il Gruppo di Redmond ha infatti proposto di richiedere ai produttori di computer di inserire nei loro apparecchi anche software audiovisivi concorrenti al suo Windows Media Player. Ma per la Ue non è stato sufficiente. Bruxelles muove due grosse critiche al gigante americano. Da una parte, ritiene che Microsoft estenda la propria posizione dominante dai Pc ai server di gamma (computer utilizzati per fornire dei servizi di base ai Pc nelle reti d¿impresa), impedendo ai produttori di software di server d¿aver accesso alle informazioni tecniche necessarie per il dialogo con i prodotti Microsoft. D¿altra parte, la Commissione ritiene che ¿legando¿ il suo software Windows Media Player al suo sistema operativo Windows, il Gruppo americano ¿indebolisca la concorrenza¿, ¿soffochi l¿innovazione e riduca in definitiva la scelta degli utenti¿. La Commissione Ue vuole anche che il Gruppo americano metta a disposizione dei suoi concorrenti delle ¿interfacce¿ che permettano ai loro software di dialogare con Windows e d¿essere interoperabili con i prodotti Microsoft. Per questo aspetto, la società avrebbe due mesi per proporre la propria soluzione alla Commissione e quattro mesi per metterla in atto. Bruxelles, dalla sua, intende verificare scrupolosamente che le misure proposte dal Gruppo rispondano alle proprie esigenze. E” infatti fissata per il 24 marzo la riunione della Commissione che dovrà sancire la condanna chiesta da Monti. E” improbabile che questa data subisca slittamenti. Come riferito oggi da Amelia Torres, portavoce di Monti, infatti, l”esecutivo Ue è intenzionato ad annunciare una decisione definitiva sul caso la prossima settimana. La bozza di verdetto – secondo indiscrezioni mai smentite – oltre ad una multa multimilionaria, prevede due rimedi che, per Bruxelles, sono necessari per porre fine agli abusi di Microsoft. Il primo è relativo alla vendita abbinata del software multimediale Windows Media Player con il sistema operativo di Microsoft. La bozza prevede l”obbligo per il colosso Usa di fornire ai produttori di hardware (come IBM, Compaq o Toshiba) due versioni distinte di Windows, il programma operativo presente su oltre il 90% dei pc del mondo: una senza Media Player ed una con il programma per l”ascolto di video e musica. Per quanto riguarda il nodo dei server di fascia bassa, la cosiddetta “interoperabilità″, Bruxelles ha stabilito di lasciare che sia Microsoft a decidere quali informazioni riservate condividere con i concorrenti, con l” unico obbligo di assicurare che i prodotti rivali possano interagire con i programmi della casa di Redmond. Molti ritengono possibile che dopo il pronunciamento della sentenza, Microsoft ricorrerà alla Corte d”appello del Lussemburgo, chiedendo una sospensione del provvedimento. © 2004 Key4biz.it Per ulteriori approfondimenti, leggi: Ue: Microsoft gioca le sue ultime carte per evitare la condanna dell¿Antitrust Attesa per il 24 marzo la decisione dell¿Antitrust Ue sul caso Microsoft Microsoft-Antitrust: argomento scottante, da maneggiare con cura. La Ue troppo indulgente? Microsoft: l¿Antitrust Ue avrebbe chiesto una multa da 100 mln di euro Microsoft incontra la Ue. Ma per gli operatori è in arrivo una sentenza senza precedenti
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