Europa
Gli utenti della telefonia mobile europea hanno finora largamente ignorato gli appelli degli operatori e dei costruttori, volti all¿adozione delle funzioni avanzate di trasmissione dati e dei servizi multimediali.
In un mercato ormai saturo, questa attitudine costituisce un grosso ostacolo per gli operatori della telefonia mobile che restano alla ricerca di nuovi vettori di crescita, come la navigazione in Internet senza fili o il download di contenuti multimediali.
Pare proprio che la telefonia mobile di nuova generazione non abbia ancora trovato la gallina dalle uova d¿oro, capace di attirare il pubblico verso l¿uso massiccio delle nuove applicazioni dati così come è successo invece nei Paesi asiatici, Giappone e Corea del sud in testa.
Gli utenti orientali, superata l¿iniziale riluttanza, hanno dimostrato di apprezzare i servizi di trasmissione dati, dalle eMail, alla consultazione di siti, allo scambio di foto e video.
In Europa sono gli scandinavi a fare da pionieri, ma gli osservatori stimano che passeranno almeno altri cinque anni prima di raggiungere il livello d¿uso dei Paesi asiatici.
Per quanto può sembrare strano, infatti, la stragrande maggioranza degli europei usa ancora il telefonino solo per telefonare.
Secondo l¿istituto di ricerca Gartner, l¿85% del fatturato degli operatori nel 2003 è stato generato dalle chiamate vocali. Del restante 15% prodotto dalla trasmissione dati, più del 90% ha riguardato lo scambio di sms.
Le difficoltà da superare perché il pubblico cominci a usufruire dei nuovi servizi, lo abbiamo detto più volte, sono ancora molte. I telefonini dotati di funzionalità avanzate sono ancora troppo cari e poco maneggevoli, le reti troppo lente per permettere una navigazione veramente paragonabile a quella di un Pc. Esistono poi ancora diversi problemi di interoperabilità tra apparecchi e network.
Queste difficoltà sono le stesse incontrate dagli operatori asiatici al loro debutto sul mercato commerciale: nessuno credeva che alla fine il successo sarebbe arrivato. DoCoMo, il primo operatore mobile giapponese per numero di utenti, è riuscito ad attirare 40 milioni di utenti per i servizi i-mode ¿ partiti nel 1999 e portati in Italia da Wind – e due milioni per il 3G a due anni dal lancio dei servizi.
Per ottenere questi risultati, però, la società non ha smesso di investire sugli apparecchi e sulla copertura di rete: alla fine dello scorso anno l¿operatore ha stanziato altri 344 milioni di dollari per lo sviluppo di nuovi telefoni e ha dichiarato di voler arrivare entro la fine di quest¿anno a coprire con le sue reti il 90% della popolazione.
¿A questo stadio ¿ dice Stephanie Pittet, di Gartner ¿ gli operatori nostrani mancano ancora di applicazioni e contenuti seducenti¿.
Non esistono infatti funzioni capaci di rendere effettivamente più comoda la vita quotidiana e le insistenti pubblicità sul download di giochi e suonerie ¿ con testimonial di grosso impatto sul pubblico giovanile – non fa che evidenziare l¿assenza di servizi veramente utili.
¿Non è perché c”è Beckham in TV che utilizza i giochi sul telefonino che la gente andrà in massa a fare la stessa cosa¿, aggiunge l¿analista, facendo riferimento agli spot Vodafone Live! con protagonista il calciatore idolo dei teen ager.
E¿ da dire, comunque, che Vodafone ha venduto tre milioni di apparecchi a un anno dal lancio: un traguardo di tutto rispetto nel panorama della multimedialità europea, dal momento che l¿i-mode ha raggiunto, sì, i due milioni di abbonati, ma è proposto da 6 operatori, in Italia (Wind), in Belgio (BASE), Francia (Bouygues Telecom), Germania (E-Plus), Olanda (KPN), Spagna (Telefonica Moviles Espana) e per un mercato di riferimento complessivo di più di 60 milioni di utenti di telefonia mobile.
Le cifre annunciate da Vodafone per i servizi Live!, però, ¿¿sono relative alla vendita di telefonini, non agli utenti attivi¿.
Strategy ridimensiona anche l¿entusiasmo attorno agli smartphone, i telefonini a metà strada tra Pda e Personal computer: questi apparecchi non rappresenterebbero che il 3% del totale dei telefonini venduti.
Secondo Zelos Group, invece, nel 2008 ci saranno in circolazione almeno 280 milioni di ¿telefonini intelligenti¿, pari al 43% delle vendite totali di telefonini. Addirittura, in base ai dati della società, già entro i prossimi due anni la diffusione di questi apparecchi supererà quella dei Pc.
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