Europa
Dopo settimane di trattative, sta per chiudersi l¿operazione per la cessione del primo operatore via cavo francese Noos (Suez Lyonnaise), che sarà rilevato da UnitedGlobalCom (UGC – Liberty Media) per un valore stimato tra 508 e 660 milioni di euro.
La notizia è stata data dalle due società in un comunicato congiunto.
Con mille difficoltà tra poco il gigante americano Liberty Media sarò a capo del mercato francese del cavo.
Dopo un lungo periodo di grande concorrenza, il settore si troverà a breve con un unico operatore che lavorerà in condizioni preferenziali.
Sembra proprio che sarà questa l¿evoluzione de settore, visto che Suez è ormai pronta a cedere alla società americana di John Malone l¿operatore via cavo Noos.
UGC e Suez, che avevano annunciato il 4 marzo scorso l¿apertura delle trattative, hanno confermato che ormai l¿accordo è stato firmato.
Suez riceverà un quota di circa il 20% della holding francese di UGC, che comprende gli attuali asset (dell¿operatore del cavo) UPC France. ¿L¿accordo dovrà naturalmente avere l¿OK dalle Autorità antitrust¿.
Suez a precisato che la vendita dovrà essere formalizzata ¿alla fine del primo semestre 2004¿.
Noos è attualmente controllata al 50,1% da Suez, al 27% da France Télécom (vedi scheda) e al 22,9% dalla banca americana Morgan Stanley.
La combinazione di Noos e UPC, altro operatore via cavo francese posseduto da UGC, ¿rappresenterà 1,8 milioni di abbonati ai servizi e un fatturato dell¿ordine di 400 milioni di euro¿ nel 2003, ha precisato UGC.
Liberty Media (30 miliardi di euro di capitalizzazione di Borsa, ndr) è presente infatti nell¿operatore via cavo francese UGC attraverso UPC, che vanta un package di 500.000 abbonati.
Il presidente di Suez, Gérard Mestrallet, aveva reso nota più di un anno fa la sua intenzione di cedere il polo communication per concentrarsi nelle utilities: ambiente ed energia in cui la società è un leader mondiale.
La cessione di Noos è in realtà l¿ultima tappa del piano di disimpegno degli asset dell¿area comunicazione, avviato da tempo ormai.
Alcune settimane fa, Suez ha annunciato anche la cessione della sua partecipazione in M6 per un miliardo di euro, subito dopo la vendita dell¿emittente Paris Première, di Firtsmark (Radio local loop) e delle due società belga Coditel (cavo) e Codenet (rete di fibra ottica).
Dominique Roux, consigliere dell¿Autorità francese di regolamentazione delle telecom (ART – Autorité de régulation des télécoms), ha dichiarato che si tratta di un¿operazione che andrà a ricompattare l¿irregolare mercato francese del cavo, caratterizzato da piccoli operatori che proprio per questo non riescono a competere al meglio. ¿Tutti sperano ¿ ha detto ancora Roux ¿ in una ricomposizione del settore. E per cominciare, la cessione di Noos è una buona cosa¿ per dare coerenza alla rete.
Per il consigliere dell¿Authority, se ¿le reti cablate sono più efficaci, Internet potrebbe svilupparsi più facilmente in Francia¿.
Al momento sono quattro i player del settore, a parte Noos e UPC, operano sul mercato francese del cavo anche France Télécom Câble, NC Numéricâble (CanalPlus – Vivendi Universal).
Davanti alla possibilità che Liberty Media si metta a capo del mercato del cavo, i due operatori, France Télécom e Vivendi Universal, hanno deciso di avviare delle trattative di fusione delle loro attività di televisione via cavo.
Questo, quanto riportava l¿agenzia Dow Jones, diffusa dal Wall Street Journal.
Le due società non ancora chiuso l¿operazione. Uno degli ostacoli al progetto sta proprio nella quota che ciascuno dei due operatori dovrebbe detenere nella nuova unità, scrive il quotidiano.
Secondo le fonti citate da Dow Jones, il contratto potrebbe essere concluso già nelle prossime settimane.
In questa ipotesi, le sue società fonderanno le due divisioni del cavo per creare una società comune anche con la possibile partecipazione di un fondo di investimento o un partner industriale che potrebbero prendere parte del progetto, sempre secondo quanto riporta l¿agenzia.
In tutti i casi, se l¿indiscrezione dovesse rivelarsi vera, il passaggio della Pay TV vedrebbe l¿arrivo di una nuova unità di peso nel cavo.
Il presidente di France Télécom, Thierry Breton, aveva annunciato a metà febbraio la sua intenzione di cedere l¿asset del cavo.
France Télécom controlla il 100% de France Télécom Câble, il 70% della rete di NC Numéricâble e il 27% di Noos.
Il tanto atteso consolidamento del mercato francese del cavo sembra ormai iniziato.
Intanto dall¿altra parte dell¿oceano, Liberty Media va avanti con la sua strategia, forte dell¿aver concluso un importante contratto che gli assicurerà un posto di rilievo, se non di controllo, in Francia.
La società di John Malone ha annunciato che separerà le attività all”estero per conferirle ai suoi azionisti.
Il conglomerato dei media ha aggiunto inoltre la transazione sarà fiscalmente neutra e farà nascere una società quotata che prenderà il nome di Liberty Media International Inc.
Alla nuova società verranno conferite attività in Europa, Giappone e America Latina e tra gli altri, gli asset di UnitedGlobalCom, Jupiter Telecommunication e Jupiter Programming e Liberty Cablevision of Puerto Rico.
LMI raggrupperà ¿differenti attività di contenuti (media e entertainment) e di diffusione a banda larga¿.
L”operazione dovrebbe essere conclusa entro la fine dell”estate. Nelle prossime settimane bisognerà avviare l¿iter regolamentare previsto dall¿Autorità americana di Borsa (SEC ¿ Security Exchange Commission).
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ESCLUSIVA
Domani, 18 marzo 2004 alle ore 18:00, Key4biz.it pubblicherà il Piano Italiano per lo Sviluppo della Tv Digitale Terrestre, presentato dall¿Italia, al pari degli altri Paesi a Bruxelles in sede di Commissione Europea.