Italia
Conclusioni
In sostanza ¿ un¿ennesima legge-papocchio inutile, inefficace e pericolosa. In cui si mescolano, in un intruglio indigesto e velenoso, temi diversi e non connessi fra loro, come il terrorismo e la duplicazione di musica, video o software.
Inutile perché non fornisce alcuno strumento utile per la prevenzione del crimine (e in particolare di delitti gravi come il terrorismo o altre forme di violenza).
Inefficace perché farraginosa e mal concepita, quindi atta a produrre dispersione di attività, procedimenti a carico di innocenti, sovraccarico di indagini senza capo né coda, a scapito di attività seriamente utili per combattere le attività criminali.
Pericolosa perché introduce, in materie ove è totalmente insensato, il concetto di ¿processo alle intenzioni¿ cioè di punibilità non di un fatto, ma della supposta inclinazione a farlo.(Se questa violazione di un principio fondamentale del diritto può essere ammissibile in situazioni estreme come il terrorismo, è inaccettabile che possa essere estesa a situazioni in cui non c¿è alcun rischio per la vita e la sicurezza delle persone e delle istituzioni).
Come altre (troppe) leggi e norme rivela, con le sue affermazioni ridondanti e inutili, una specifica volontà di repressione dell¿internet e della libertà di comunicazione e di informazione offerta dalla rete.
La perversa assurdità dell¿impostazione è rivelata da alcune specifiche disposizioni.
Con l¿entrata in vigore del decreto Urbani, la DIGOS, oltre a occuparsi di criminalità organizzata, terrorismo e sicurezza dello Stato avrà il compito di tutelare in via preventiva gli interessi di un ristretto gruppo di (potenti) imprenditori dello spettacolo, dell¿editoria e dell¿informatica (che già con le leggi esistenti sono assurdamente favoriti dal fatto che la duplicazione di musica, immagini o software è considerata una responsabilità penale).
Questo decreto stabilisce di fatto la ¿responsabilità oggettiva¿ dei provider, che hanno l¿obbligo di monitoraggio e denuncia dei propri utenti ¿ e sono multati pesantissimamente se non denunciano.
Per la prima volta si stabilisce che un certo uso della crittografia è, di per sé, illecito. (Sembra di ritornare a quelle disposizioni americane sul controllo della crittografia come strumento militare che tanto scandalo avevano suscitato dieci anni fa).
Si instaura, insomma, qualcosa che somiglia molto a uno ¿stato di polizia¿, con la persecuzione delle intenzioni, l¿obbligo di delazione, la violazione della vita e della comunicazione. E tutto questo non per combattere i terroristi (che possono essere solo favoriti dalla confusione e dalla dispersione di energie create da leggi come questa) ma per soddisfare il protagonismo di questo o quell¿altro uomo politico (¿voglio anch¿io una mia legge contro l¿internet¿) e le potenti lobby delle case discografiche o di software, cui poco importa se leggi come questa siano applicabili o funzionali, ma piace ¿terrorizzare¿ chi non asseconda i loro avidi interessi.
Per maggiori dettagli leggi anche il Comunicato Stampa – ALCEI.
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Analisi dei contenuti del Decreto Urbani sulla criminalizzazione del P2p
(1a parte)
Per approfondimenti, consulta:
Archivio delle news sul Decreto Urbani, la Direttiva Europea e la Proprieta¿ intellettuale
Oggi a mezzogiorno tutta Europa osserverà tre minuti di silenzio per ricordare le vittime di Spagna e testimoniare la condanna di ogni terrorismo.
Anche Key4biz.it si fermerà per tre minuti.
L”Ict non è un”isola separata dal mondo.