Mercato francese della Tv, di Internet e delle Tlc, sarà Liberty Media a farla da padrone?

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Europa



Tra mille difficolt&#224 nel futuro pi&#249 prossimo, il gigante americano Liberty Media potrebbe mettersi a capo del mercato francese del cavo.

Recuperando gli abbonati alla banda larga via cavo, diverrebbe un operatore dello stessa portata di Free nell¿Adsl.

Nel 1982, Fran&#231ois Mitterrand lanciava il famoso ¿piano del cavo¿, che prevedere colossali investimenti pubblici per creare una rete in fibra ottica che servisse tutte le case dei grandi agglomerati urbani.

Pi&#249 di venti anni dopo, dopo un lungo periodo di grande concorrenza sul mercato, il settore potrebbe trovarsi adesso con un unico operatore che lavorer&#224 in condizioni preferenziali.

Sembra proprio che sar&#224 questa l¿evoluzione de settore, visto che da alcune settimane Suez ha avviato delle trattative elusive con la societ&#224 americana di John Malone per la cessione dell¿operatore via cavo Noos.

Il principale ostacolo al consolidamento del settore &#232 stato posto nell¿ottobre 2003. Nell¿ambito dell¿esame della legge su France T&#233l&#233com (vedi scheda), i senatori hanno adottato un emendamento che sopprime la soglia limite di 8 milioni di abitanti che pu&#242 servire ciascun operatore del cavo.


Al momento sono quattro i player del settore: France T&#233l&#233com C&#226ble, NC Num&#233ric&#226ble (CanalPlus), Noos (Suez Lyonnaise) e UPC, di propriet&#224 di Liberty Media.

Mentre tra gli ultimi due sono ormai avviate le operazioni di fusione, rimangono alquanto vaghe le sorti dagli altri due.

France T&#233l&#233com ha annunciato la sua intenzione a disimpegnare questo asset, mentre NC Num&#233ric&#226ble &#232 in vendita da diversi mesi ormai. Sono possibili varie soluzioni.


Alcuni credono che sia possibile addirittura un¿operazione di fusione tra France T&#233l&#233com C&#226ble e NC Num&#233ric&#226ble. Tanto pi&#249 perch&#233 l¿operatore storico &#232 proprietario di una quota (70%) della rete della societ&#224 di CanalPlus. Tra l¿altro, 9T&#233l&#233com (ex Gruppo LDCom, ndr) ha chiaramente indicato che sperava di completare la sua rete telefonica, aggregando uno o due operatori via cavo.

Secondo Roland Montagne, responsabile del polo broadband all¿Istituto dell¿audiovisivo e delle telecom in Europa Idate, questa sarebbe un¿ipotesi credibile, se il gruppo cominciasse a pensare ¿pi&#249 che a una crescita organica, a una crescita esterna, moltiplicando le piattaforme¿.

E¿ difficile veder chiaro su tutte le aspirazioni che accende il settore francese del cavo. Potrebbe anche esserci la possibilit&#224 che gruppi americani o degli investitori privati facciano altre offerte.

¿Il punto debole del cavo spiega Roland Montagne ¿ &#232 la penetrazione del territorio francese, che risulta inferiore al 90% rispetto a quanto rilevato nei Paesi del Benelux o degli Stati Uniti¿.

In rivincita, gli operatori via cavo conoscono bene le tecnologie dell¿audiovisivo e possono fornire delle velocit&#224 molto pi&#249 elevate dell¿Adsl.

¿Per questo motivo ¿ osserva ancora Montagne ¿ sono messi bene per proporre un¿offerta che accoppia televisione e Internet a banda larga¿.

Tuttavia, questi avranno sicuramente difficolt&#224 a rispondere alle offerte triple play,che combina la televisione, Internet a banda larga e la telefonia. Alcuni operatori Adsl hanno gi&#224 lanciato la loro offerta e alcuni si stanno gi&#224 preparando a farlo.

Si pu&#242 sperare, secondo lui, che con l¿arrivo del voice Ip altre offerte si sviluppino, ma rimangono i costi da determinare.

In questo contesto, Liberty Media ¿sembra essere la meglio piazzata attualmente¿ per accaparrarsi tutto quanto, prosegue Roland Montagne.

Il responsabile di Idate si spinge a prevedere la possibilit&#224 che l¿operatore americano faccia un¿offerta anche per gli asset di FT C&#226ble e di NC Num&#233ric&#226ble.

¿Forse alla Francia conviene avere un solo operatore?¿, asserisce Montagne.

&#169 2004 Key4biz.it

Raffaella Natale

Per ulteriori approfondimenti, leggi:

Il mercato francese del cavo si riorganizza. Sembra ormai certa la cessione di Noos a Liberty Media

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