Intel spiega le ragioni del blocco delle esportazioni in Cina, ma Pechino non fa marcia indietro

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Il governo di Pechino non ha alcuna intenzione di fare marcia indietro riguardo il codice Wapi per cifratura dei sistemi wireless, neanche dopo che i maggiori vendor Usa hanno annunciato di aver bloccato le esportazioni verso la Cina.

Intel ha reso noto ieri che dal primo giugno non vender&#224 pi&#249 chip Centrino in Cina per non contravvenire alle nuove regole che prevedono l¿installazione del protocollo su tutti i prodotti wireless venduti in Cina e dopo aver comunque chiesto alle autorit&#224 di rinviare il termine per adeguarsi alle normative sul protocollo Wired Authentication and Privacy Infrastructure.

¿La posizione del governo &#232 inequivocabile ¿ ha detto il presidente della Standardization Administration of China, Wang Xilin ¿ La scadenza &#232 il primo giugno. Non ci saranno ripensamenti¿

Intel – che ha speso oltre 300 milioni di dollari per reclamizzare Centrino ¿ ha spiegato che la decisone &#232 motivata dalle difficolt&#224 tecniche incontrate nell¿implementazione dello standard cinese

entro i termini stabiliti dalla legge.

I vendor statunitensi si sono infatti lamentati immediatamente di non aver ricevuto informazioni sufficienti sulla specifica che, naturalmente, &#232 incompatibile con i prodotti destinati ai mercati occidentali.

Per produrre prodotti conformi al protocollo Wapi, dunque, le compagnie straniere dovranno collaborare con i costruttori locali ¿ 24 in tutto ¿ autorizzati dal governo cinese.

Intel e parecchie altre compagnie Usa, per&#242, sostengono che le nuove normative siano semplicemente un sotterfugio per costringerli a rivelare le loro conoscenze sul Wi-Fi alle aziende locali.

Il portavoce della societ&#224 ha comunque cercato di minimizzare le polemiche, affermando che Intel non riuscir&#224 a rispettare la scadenza del 1° giugno a causa di questioni legate all¿interoperabilit&#224 e alle performance dei dispositivi wireless.

Intel ¿ dice Chuck Malloy – lavora gi&#224 da diversi mesi col governo cinese, alla ricerca di un metodo per implementare il Wapi e continuer&#224 a farlo, pur non condividendo l¿operazione che di fatto taglier&#224 la Cina fuori dal resto del mondo.

¿La Cina ha assunto un atteggiamento gi&#224 dimostratosi inefficace nel mercato dell¿Information Technology¿, conclude.

La compagnia, comunque, non ha fatto sapere quando sar&#224 capace di realizzare prodotti che supportino la specifica.

Anche l¿amministrazione Bush ha preso posizione sull¿argomento: in una lettera ai vice premier Wu Yi e Zeng Peiyan, il ministro del commercio Donald Evans e il Segretario di Stato Colin Powell hanno invitato i ministri a rivedere i loro piani, affermando che il Wapi, oltre a danneggiare gli interessi economici americani, &#232 contrario alle linee guida internazionali.

&#169 2004 Key4biz.it

Alessandra Talarico

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