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La ripresa del mercato della telefonia mobile, iniziata nel 2003, pare essere duratura. A tal punto che l¿istituto di ricerca Gartner ha corretto al rialzo le previsioni di vendita per il 2004 da 560 a 580 milioni di unità.
L¿ottimismo deriva dai dati relativi al primo trimestre di quest¿anno, già molto positivi, in linea quindi col trend cominciato negli ultimi tre mesi dello scorso anno, quando i fornitori hanno dovuto fare i salti mortali per poter soddisfare la domanda di nuovi apparecchi.
¿Le vendite hanno superato le più rosee previsioni dell¿industria e questo boom senza precedenti dovrebbe prolungarsi anche nel 2004, a fronte di un primo trimestre molto forte¿, dice l¿analista Ben Wood.
Accantonate dunque le previsioni fatte a febbraio, le società di ricerca sono concordi nell¿affermare che quest¿anno verranno venduti almeno 580 milioni di telefonini in tutto il mondo. Anche Strategy Analytics conferma infatti le stime di Gartner, anzi, va oltre, e punta su 585 milioni di unità, per un mercato valutato nell¿ordine di almeno 100 miliardi di dollari.
Per l¿anno in corso, Gartner prevede una crescita superiore all¿11% trainata dai mercati emergenti come la Cina, l¿India e la Russia, ma anche dalle innovazioni tecnologiche che sostengono il mercato delle sostituzioni nelle aree considerate fino a poco tempo fa ormai sature.
La coniugazione di questi due fenomeni è già stata alla base dei successi dello scorso anno, tanto che Gartner ha dovuto correggere anche le cifre relative al 2003 pubblicate a febbraio, portandole da 510 a 520 milioni di unità, pari a un incremento del 20,5% rispetto al 2002.
Per quanto riguarda invece lo stato di salute dei fornitori di telefonini, Gartner conferma la leadership della finlandese Nokia che resta numero uno del mercato, nonostante lasua quota si sia ridotta dal 35,1% del 2002 al 34,7% a causa dell¿assalto delle aziende asiatiche, sempre più agguerrite.
Nokia, comunque, è sotto forte pressione da tutti i fronti: la casa finlandese è diventata nel corso del 2003 il primo fornitore del mercato Usa ma al contempo, ha perso terreno su quello dell¿Europa occidentale, a vantaggio di quelli che appena due anni fa erano considerati solo player marginali.
A beneficiare della contrazione di Nokia, infatti, non è stato il diretto concorrente Motorola che, alle prese con problemi di reperimento delle componenti base degli apparecchi di nuova generazione, ha visto la sua fetta di mercato ridursi al 14,5%, dal 16,9% di un anno prima.
Il gruppo statunitense ¿ dice Gartner ¿ ha pagato caro il ritardo nella consegna dei terminali che più sono piaciuti al pubblico: quelli con schermo a colori e fotocamera.
Di queste difficoltà hanno approfittato in primo luogo la sud coreana Samsung e la tedesca Siemens, che controllano rispettivamente il 10,5% e l¿8,4% del mercato mondiale.
La strategia del gruppo sud coreano di concentrarsi sui telefonini di fascia alta, piuttosto che su quelli più concorrenziali, si è tradotta in un aumento contenuto dei prezzi di vendita e quindi in margini a due cifre, spiega Gartner.
Siemens, invece, pur concentrandosi sulla gamma inferiore (telefonini a basso costo) ha giocato bene sul marketing dei prodotti ed è riuscita a registrare una solida crescita nel corso del secondo semestre. ¿I prezzi di Siemens sono i più bassi sul mercato ¿ dice Wood ¿ l¿azienda ha deciso di accontentarsi di margini di guadagno più bassi, puntando su prodotti a basso costo¿.
L¿incremento più significativo, comunque, è stato registrato dalla coreana LG che ha guadagnato l¿1,8% attestandosi al 5% e insegue, dunque,sempre più da vicino la joint venture nippo-svedese Sony-Ericsson che controlla il 5,1%, contro il 5,4% del 2002.
© 2004 Key4biz.it
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