Europa
L¿Autorità francese di regolazione delle tlc ha confermato ufficialmente lo slittamento del lancio dei servizi mobili di terza generazione alla fine di quest¿anno, allungando al contempo di 28 mesi gli obblighi di copertura imposti a Orange France e SFR.
La decisione, che sposterà l¿obbligo di coprire almeno il 58% del territorio alla fine del 2005, deriva dalla constatazione delle difficoltà degli operatori nel rispettare i vincoli imposti al momento della concessione delle licenze.
Secondo i termini stabiliti nel 2001, SFR avrebbe dovuto lanciare i servizi entro marzo del 2002 e coprire il 75% della popolazione entro agosto 2003, mentre Orange doveva aprire le proprie reti a giugno del 2002 con una copertura del 58% entro agosto 2003.
Il governo d¿oltralpe ha dunque posticipato il tutto, prendendo atto delle difficoltà tecnico-economiche incontrate dagli operatori sulla strada della terza generazione.
¿Questi fattori esterni ¿ dice l¿ART ¿ sono comuni a tutta l¿Europa e hanno reso obbligatorio lo spostamento, valutato tra i 24 e i 30 mesi, della messa a punto e dell¿attivazione dell¿Umts¿.
L¿ART ha sottolineato i ritardi registrati nella consegna sia delle attrezzature di rete che nella messa a punto di telefonini affidabili – capaci cioè di passare senza problemi dalla rete GSM a quella Umts e viceversa ¿ e dalle prestazioni adeguate.
L¿Autorità di regolazione francese ha però espresso la propria fiducia nel ¿¿prossimo decollo dell¿Umts in Francia e in Europa¿.
SFR, controllato da Vodafone e Vivendi, ha annunciato a febbraio che lancerà i servizi 3G a giugno in 3 città ¿ Parigi, Lione e Lille ¿ solo per gli utenti professionali dotati di Pc portatile. In autunno i servizi saranno estesi anche al grande pubblico e in altre due città: Nantes e Tolosa.
L¿operatore ha adottato la strategia della controllante britannica e ha aggirato l¿ostacolo della mancanza di telefonini proponendo l¿allacciamento alla rete solo ai portatili equipaggiati di Connect Card.
Quanto ai servizi al pubblico, un primo gruppo selezionato di clienti avrà un accesso in anteprima a Vodafone Live! dopo l¿estate, mentre l¿offerta commerciale vera e propria partirà da novembre in 10 grandi città, per una copertura del 30% della popolazione.
Anche Orange ha svelato il proprio calendario di lancio dei servizi di terza generazione: il debutto dell¿Umts sarà graduale e partirà, nel corso del secondo semestre 2004, da 20 grandi città francesi e britanniche. Tra queste, Londra, Manchester, Cannes, Tolosa, Lille e Edimburgo.
Attualmente le reti 3G sono state aperte in via sperimentale a Lille e Tolosa, dove l¿onore di provare i servizi è toccato a 4.000 selezionati utenti.
A gestire la rete francese sono Nokia, Alcatel e Nortel Networks. Di quella inglese si occupano invece solo Alcatel e Nokia.
Bouygues Telecom, invece, non ha ancora rivelato i suoi piani a proposito di Umts. La situazione dell¿operatore, che ha ottenuto la licenza più tardi degli altri due, verrà esaminata separatamente dall¿ART.
La filiale di Bouygues ha ottenuto la licenza 3G nel settembre del 2002, più di un anno dopo la concorrenza, e si sta attualmente concentrando sulle tecnologie EDGE.
Intanto, il settore francese della telefonia mobile di seconda generazione è in subbuglio per la proposta del governo che, in vista del rinnovamento delle licenze GSM, vuole triplicarne il costo e creare una tassa rapportata al fatturato.
La proposta ha scatenato le proteste degli operatori ¿ SFR e Orange in testa ¿ già salassati dal costo delle licenze di terza generazione e ha avuto strascichi anche in Italia.
Il Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri, ha però rassicurato gli operatori italiani, dichiarando che il governo non ha alcuna intenzione di seguire l¿esempio francese e di scaricare costi aggiuntivi sugli operatori delle telecomunicazioni.
¿Quando ho assunto la responsabilità del ministero delle Comunicazioni – ha affermato il ministro – presi la decisione di allungare di cinque anni tutte le licenze telefoniche fisse e mobili senza oneri per gli operatori. Proprio per dare un positivo segnale di stabilità ad un mercato che in quel momento non aveva una situazione particolarmente brillante¿.
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