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Dopo Telecom Italia, anche Wind investe sul mercato della Tv via Internet. L¿offerta disponibile dal prossimo autunno

Italia



Procede senza sosta la convergenza del mercato della telefonia mobile e di quello mediatico. Per gli operatori sembra proprio che l¿unione del futuro sia quella rappresentata dalla banda larga e dalla Tv e sono ormai tante le sperimentazioni della cosiddetta Web Tv che viaggia sulle linee telefoniche Adsl.

L¿offerta televisiva broadband rappresenta sicuramente un passaggio evolutivo, in questo contesto, di straordinaria importanza.

Quasi tutti i principali player di Tlc, a partire dagli incumbent, stanno progettando o lanciando servizi televisivi trasmessi via Adsl sul Pc o sulla Tv: canali free, pay-per-view, video on demand, time shift, canali interattivi.

L¿Italia non &#232 da meno in questo processo. Fastweb, Tiscali e Telecom Italia sono solo alcuni degli operatori che hanno gi&#224 imboccato questa via.

Il futuro della Tv &#232 quindi Adsl? Sembra proprio di s&#236, e questo sembra averlo capito anche Wind, come testimoniano le parole di Tommaso Pompei, Amministratore delegato dell¿operatore italiano, che si &#232 confessato in una lunga intervista concessa al quotidiano La Repubblica.

Pompei fa chiaramente capire che il piani strategico della societ&#224 sar&#224 improntato all¿insegna dell”UMTS, ma soprattutto di nuovi servizi per la banda larga, con la televisione via Internet “gi&#224 in fase di sperimentazione presso cinquecento famiglie italiane che usano il set top box di Wind”.

L¿Ad anticipa anche che per il prossimo autunno la televisione via Adsl di Wind sar&#224 pronta ad essere lanciata sul mercato. Aggiungendo ¿Chi comprer&#224 il pacchetto Internet e Tv, avr&#224 le chiamate gratuite”.

L”offerta televisiva via Web comprender&#224 tutti i programmi digitali, da Sky a Mediaset e ovviamente anche Rai.

Il costo di questi set top box sar&#224 modesto &#232 permetter&#224 di navigare in Internet, guardare la televisione, scaricare file, ascoltare la radio e ovviamente telefonare. E in pi&#249, ci sar&#224 la possibilit&#224 di installare il set top box con la tecnologia wireless.

Tra qualche settimana dovrebbero essere gi&#224 disponibili i primi risultati della sperimentazione.

Pompei fa quindi capire che il Gruppo italiano intende proprio investire nella banda larga, ¿¿ne abbiamo parlato per anni, ma adesso ci siamo. Da qui in avanti si deve ragionare in termini di societ&#224 multimediale. E noi, che abbiamo sempre creduto nella banda larga, vogliamo andare in quella direzione, e vogliamo andarci in fretta¿.

L¿Ad di Wind spiega il vantaggio nel vedere la televisione via Internet: ¿In teoria nessuno. Il vantaggio &#232 che si semplifica tutto. Non pi&#249 parabole, non pi&#249 abbonamenti (¿) Non dimentichiamo, poi, che il fatto di essere collegati via Internet consentir&#224 di interagire. La Tv via Internet, cio&#232, si presenta come lo strumento del futuro, molto pi&#249 ricco di possibilit&#224 della televisione che si riceve dall”alto¿.

Nella Ue procede spedito il passaggio verso le linee pi&#249 veloci dell¿Adsl.

Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia e Spagna contano gi&#224 12 servizi di Tv via Adsl, lanciati o pronti al lancio.

Stando ai dati consuntivi a dicembre 2003 della societ&#224 di ricerca socio-economica e consulenza di direzione e-Media – specializzata nei mercati dei media e della comunicazione -, che confermano le aspettative ottimistiche sui tassi di crescita delle connessioni a banda larga nei primi 5 Paesi europei

La societ&#224 ci informa che il totale degli accessi ha raggiunto la cifra di 16,07 milioni registrando un tasso di crescita annuale pari a 86%. Il tasso di crescita medio nell¿ultimo semestre 2003 &#232 stato pari al 33%.

L¿Italia e la Gran Bretagna guidano la classifica per tassi di crescita annuali (rispettivamente con 133% e 132%) e sono, insieme alla Francia, i Paesi con tassi di crescita elevati (superiori al 40%) anche nel secondo semestre 2003.

In Italia, il 9% del totale linee telefoniche attive &#232 gi&#224 migrato su tecnologia DSL che rimane in assoluto, per i 5 Paesi della Ue, la ¿piattaforma¿ principale di accesso seguita a distanza dal Cable Modem, non presente in Italia.

Le altre piattaforme alternative alla DSL e al Cable Modem (fibra ottica, satellite, fixed wireless, linee elettriche) rimangono, l&#224 dove presenti, interstiziali e lontane dai grandi numeri.

In Italia, dopo Fastweb, primo player mondiale a proporre la Tv assieme al telefono e all”accesso a Internet – via fibra ottica e via Adsl, ora, &#232 la volta di Digital Television, societ&#224 che fa capo al gruppo Elios Holding.

Alla Tv via Adsl sta lavorando anche Tiscali che ha gi&#224 annunciato di voler lanciare entro l”anno un pacchetto comprendente il servizio telefonico, il collegamento a Internet e la Tv on demand.

In preparazione anche un terzo progetto: quello di Posi-Tv, che fa capo al fondo di private equity Innosense Partnership Llp e alla societ&#224 di consulenza Innosense Consulting.

Anche Telecom Italia sta procedendo spedito. L¿Ad del Gruppo, Riccardo Ruggiero, ha dichiarato che La societ&#224 ha intenzione di investire 1,2 milioni nel triennio 2003-2005 nel settore della Adsl in Italia.

In Francia, France T&#233l&#233com (vedi scheda) e TF1 hanno lanciato la Tv ad alta velocit&#224 nel dicembre scorso, mentre in primavera il servizio comprender&#224 la citt&#224 di Lyon e Parigi. L”operatore Free &#232 ormai pronto.

&#169 2004 Key4biz.it

Raffaella Natale

Per ulteriori approfondimenti, leggi:

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