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Animati da progetti differenti, i creatori di virus informatici stanno scatenando l¿inferno sul World Wide Web. Da alcuni mesi, infatti, è scoppiata una vera e propria guerra in cui i virus, scontrandosi si diffondono in modo continuato e sempre più virulento con conseguenze che sono ormai sotto gli occhi di tutti gli Internauti.
I creatori delle tre famiglie di virus attualmente più pericolose (Bagle, Mydoom e Netsky) bombardano così la Rete di nuove varianti, generalmente molto più pericolose e violente della prima che non hanno tanto lo scopo di creare danni agli utenti (quello sembra ormai uno solo uno dei tanti effetti collaterali), quanto quello di stabilire la propria supremazia nell¿universo hacker.
Il virus Netsky e i suoi omologhi, ad esempio, pur essendo inoffensivi per gli internauti, sono programmati per sostituirsi al loro rivale Bagle nelle macchine infettate.
Il virus, dunque, è stato creato con l¿intenzione primaria di irritare l¿ideatore di Bagle, impedendo alla sua creatura di accrescere la sua rete di computer contagiati, quelli cioè che contribuiscono all¿ulteriore diffusione del virus.
¿Gli autori dei due virus si sfidano a colpi di sarcasmo e di codici nascosti, per diffondere versioni sempre più potenti delle proprie creazioni¿, ha affermato Graham Cluley di Sophos.
Una delle ultime versioni di Bagle, Bagle.I, conteneva infatti un messaggio nascosto destinato ai creatori di Netsky: ¿Hey, NetSky, fuck off you bitch, don”t ruine our bussiness, wanna start a war?¿
La risposta non si è fatta attendere, ed ecco che in Netsky.C si può leggere: ¿we are the skynet – you can”t hide yourself! – we kill malware writers (they have no chance!)¿ e in Netsky.F : ¿Skynet AntiVirus – Bagle – you are a looser!!!!¿.
¿E¿ difficile immaginare una situazione più comica: un manipolo di scrittori di virus sta giocando impunemente sul web e nessun membro della Internet Community può intraprendere un¿azione decisiva per fermare questa situazione¿, commenta Eugene Kaspersky, Direttore del settore Ricerca Anti-virus di Kaspersky Labs, che prosegue ¿Non è che non ci sia nessuno che voglia cambiare la situazione, ma è l”architettura di Internet che non consente la sicurezza delle informazioni, questo è il vero problema¿
Kaspersky Lab, società internazionale specializzata nello sviluppo di software per la sicurezza dei dati rappresentata in Italia da Questar ha dichiarato di aver rilevato, in sole tre ore, 5 nuove modifiche dei virus Bagle.i e Bagle.j, Mydoom.f e Mydoom.g e Netsky.f.
¿In quindici anni di carriera, non avevo mai visto una cosa del genere¿, ha dichiarato Mikko Hyppoenen, direttore della divisione della compagnia finlandese anti-virus della F-Secure.
A questo ritmo, ironizza Hyppoenen, ¿¿presto non avranno più lettere dell¿alfabeto disponibili¿.
Panda Software, società da anni specializzata nello sviluppo di antivirus, sostiene che la diffusione di questi virus ha raggiunto le proporzioni di ¿un¿epidemia mondiale¿.
Per gli esperti, insomma, l¿evoluzione riscontrata nel numero e nella malignità dei sistemi infettanti testimonia la guerra aperta che si sta scatenando tra i creatori di virus, siano essi giovani cybernauti appassionati di tecnologia, militanti (come quelli che per opporsi alle strategie Microsoft e SCO hanno creato Mydoom) oppure società a caccia di guadagno (le cosiddette aziende spammer che inondano la nostra posta di eMail non sollecitate).
Di fronte al moltiplicarsi dei virus, Microsoft¿ che ha anche messo una taglia sui loro creatori ¿ ha tentato di passare al contrattacco annunciando alla fine di febbraio, la formazione di una alleanza internazionale di fornitori di accesso a Internet.
Il gruppo di lavoro, battezzato “Global Infrastructure Alliance for Internet Safety” (GIAIS), ha come obiettivo quello di promuovere la collaborazione tra le principali realtà del settore e comprende colossi come la British Telecom (Bt), la Chungwa Telecom (Taiwan), Wanadoo di France Telecom (Francia), e anche l”italiana Tiscali.
L¿azienda di Bill Gates ha anche annunciato l¿avvio di un progetto pilota per sperimentare il caller-ID per eMail nel proprio servizio Hotmail. In questa ottica, Hotmail includerà gli indirizzi IP nel traffico in uscita e sarà in grado di controllare tutti gli indirizzi dei messaggi in entrata. La proposta è attualmente in fase di sperimentazione anche presso altre organizzazioni, quali Amazon.com.
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