Europa
L¿operatore francese di Tlc France Télécom (vedischeda) ha annunciato che domani lancerà ufficialmente l¿Opa sulle azioni che ancora non detiene nella sua divisione Internet Wanadoo. Si tratta del 29,4% del capitale della società.
L¿obiettivo è quello di avere il pieno controllo del fornitore di connessioni Internet.
Il Gruppo possiede oggi il 71% di Wanadoo, secondo Isp europeo dietro T-Online.
Il presidente dell¿operatore tlc francese, Thierry Breton, ha spiegato alla stampa francese che si tratta di un¿operazione per mettere a punto un nuovo modello economico.
L¿offerta inizierà domani e chiuderà il successivo 13 aprile. Il prezzo sarà pagato una parte in azioni e una parte cash, al prezzo di 8,86 euro per ogni azione Wanadoo (che venerdì ha chiuso a 7,56 euro), oppure un concambio che prevede 7 azioni France Telecom e 195 euro ogni 40 titoli Wanadoo.
Non è escluso un premio di prezzo su Wanadoo in funzione del valore di collocamento degli elenchi telefonici.
Gli azionisti di Wanadoo saranno liberi di scegliere tra l¿una o l¿altra opzione, o anche una combinazione delle due, sottolinea l¿operatore.
Una volta effettuata l¿operazione, le attività d¿accesso e del portale di Wanadoo saranno reintegrate in France Télécom.
Il Gruppo ha peraltro annunciato che in caso di successo dell¿offerta, introdurrebbe in Borsa nel secondo trimestre 2004 le attività di Pagine Gialle, asset attualmente controllato da Wanadoo.
Questa mattina, buona apertura in avvio di contrattazioni per il titolo di France Télécom, che a Parigi cedeva oltre il 2%. Il titolo pagava l”annuncio dell”Opa residuale sulle azioni non ancora detenute del suo Isp Wanadoo.
Alcuni settimane fa, Wanadoo ha archiviato il 2003 con utili netti in forte crescita e ha deciso di proporre un dividendo di 3 cent/azione.
Per il 2004, la società francese si aspetta ricavi che salgono del 10-15% e utili operativi “che crescono con un tasso doppio rispetto al fatturato“.
Nell”esercizio appena chiuso, i profitti netti sono arrivati a 159 milioni di euro da 30 milioni nel 2002, mentre l”Ebitda è di 347 milioni dai 90 dell”anno prima. I risultati del Gruppo sono stati conseguiti grazie all”aumento degli abbonati e ai maggiori prezzi pagati per le connessioni veloci al Web.
Attualmente Wanadoo sta portando avanti una massiccia campagna sul mercato della broadband, fatta di prezzi ritenuti dagli altri competitor al di sotto dei costi.
In modo particolare, secondo l¿Isp italiano Tiscali, Wanadoo starebbe praticando una vendita in perdita con il lancio delle ultime offerte per la connessione Internet a banda larga, conducendo una concorrenza sleale.
Anche la Commissione europea si è dimostrata preoccupata e ha deciso di approfondire il controllo sulle tariffe Adsl di Wanadoo.
La notizia della decisione della Ue sarebbe stata confermata da una fonte vicina al dossier.
Al fine di assicurarsi che Wanadoo non pratichi più ¿prezzi predatori¿, la Commissione ha imposto all¿Isp francese l¿obbligo, fino al 2006, di fornire in dettaglio le voci di ¿entrata e uscita¿ dei suoi servizi Adsl, ha precisato sempre questa fonte.
Nei fatti questa specie di vigilanza sugli esercizi di Wanadoo non è stata ancora ufficialmente avviata.
Il Commissario alla Concorrenza, Mario Monti, ha però rifiutato di commentare l¿informazione apparsa sull¿eminente quotidiano finanziario francese Les Echos.
Nel luglio scorso, la Ue aveva deciso di infliggere a Wanadoo una multa da 10,35 milioni di euro, per violazione delle normative europee sulla concorrenza.
L¿Isp era stato accusato di aver adottato delle scelte commerciali con l¿obiettivo di ¿arginare la concorrenza¿ al lancio dell¿Adsl.
La Ue aveva concluso che Wanadoo aveva abusato della sua posizione dominante fino all¿ottobre 2002, lanciando l¿Adsl a prezzi veramente aggressivi.
Situazione, questa, che aveva limitato l¿ingresso sul mercato della banda larga di nuovi operatori e un rafforzamento dei suoi competitor, a danno degli utenti.
Di fronte a queste accuse, la direzione di Wanadoo aveva lamentato alla Commissione un approccio discriminatorio al caso. L¿Isp allora aveva fatto anche appello al tribunale di prima istanza di Lussemburgo.
Questa politica tariffaria, che riguardava i servizi Pack X-Tense e Wanadoo Adsl, aveva spinto il Gruppo ¿¿a supportare delle perdite importanti fino al 2002¿, aveva spiegato la Ue nelle sue motivazioni.
La decisone della Commissione europea, motivata in un documento di 160 pagine, dovrebbe essere pubblicata tra qualche settimana sulla Gazzetta Ufficiale dell¿Unione Europea, poiché il governo francese e la Commissione stanno ancora discutendo di alcuni aspetti abbastanza delicati del dossier.
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