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Il nuovo direttore della Mostra del cinema di Venezia per i prossimi quattro anni sarà Marco Müller, che va a sostituire Moritz de Hadeln che aveva diretto le ultime due edizioni.
Lo ha deciso nella serata di ieri il Consiglio d¿amministrazione della Biennale di Venezia, presieduto per la prima volta da Davide Croff, sulla base del nuovo statuto.
“Il Cda ringrazia Moritz de Hadeln per l”opera prestata che ha contribuito a consolidare il prestigio internazionale della Mostra del Cinema“, si legge nella nota diramata alla stampa al termine della riunione.
Moritz De Hadeln andandosene ha detto: “Ho dato il meglio di quello che potevo per rafforzare il prestigio dell”evento, la sua organizzazione e offrire al pubblico di Venezia come al Paese delle Mostre che hanno portato l”evento ai primi piani dell”attenzione internazionale. Dopo mesi di incertezza, e a volte anche di polemiche, si è conclusa con la prima seduta del Consiglio d”Amministrazione della nuova Biennale di Venezia, una lunga attesa per l”avvenire della prestigiosa Mostra Internazionale d”Arte Cinematografica. Mi auguro che le scelte fatte ne garantiscano, in un clima più sereno, un ulteriore sviluppo”.
La decisione per la nuova nomina è stata sofferta ed è arrivata dopo una discussione fiume di tre ore. Sul nome di Müller non c”è stata una vera votazione perché era chiaro, dopo il dibattito, che non ci sarebbe stata l”unanimità. Il Consiglio ha così deciso di accogliere la proposta del presidente Croff, pur con la clausola della verifica dopo il primo anno.
Davide Croff ha definito Marco Muller ¿un professionista indiscusso, che ha dato prova in passato di essere uomo del mestiere, con la direzione di altri festival del cinema, come Rotterdam e Locarno¿.
Una scelta molto professionale e piuttosto elitaria, come dicono alcuni, che ha sorpreso chi si attendeva soluzioni nazional-popolari maggiormente in sintonia con la tendenza della maggioranza di governo e con il nuovo corso voluto dal Ministro Giuliano Urbani per l¿ente veneziano.
Croff ha spiegato che Müller dovrà sviluppare una progettualità specifica per Venezia, che tenga conto, oltre che del lato artistico, anche di quello spettacolare e internazionale. ¿Credo che abbia le capacità per farlo
¿, ha detto convinto il presidente.
Grande soddisfazione per il nuovo incarico è stata mostrata dal neo letto direttore: ¿E” il più prestigioso tra gli incarichi ai quali possa aspirare un fabbricante di festival italiano¿. Ringraziamenti sono poi andati al presidente Davide Croff e al Consiglio d”amministrazione ¿per la fiducia accordatami¿.
Müller è un sinologo, esperto di cinematografie orientali e direttore per nove anni del festival di Locarno, dopo Pesaro e Rotterdam..
¿Una Mostra sempre più rispondente alle esigenze di chi i film li fa, li diffonde e li va a vedere“. Sono questi gli obiettivi che Müller indica, in una dichiarazione, per il ¿suo¿ festival di Venezia.
Marco Müller, 50 anni, è nato a Roma da madre italo-brasiliana-greco-egiziana e padre italo-svizzero, dopo aver lasciato la guida del festival nel 2000, si è dedicato alla produzione.
Ha realizzato, in qualità di produttore esecutivo per Fabrica Cinema (Gruppo Benetton), film di successo come No man”s Land del bosniaco Danis Tanovich (Oscar, due anni fa, per il miglior film straniero), Il voto è segreto dell”iraniano Babak Pajami, Moloch del russo Alexander Sokurov, Diciassette anni del cinese Zhang Yuan.
Già nel 2002 Müller, fortemente sostenuto da Vittorio Sgarbi, era stato contattato per la direzione della Mostra di Venezia prima che l”incarico venisse affidato a Moritz De Hadeln. In quell”occasione aveva dato la sua disponibilità, a condizione che il contesto fosse “favorevole al cinema indipendente che ho sempre promosso e che produco“.
Assieme alla nomina di Marco Muller, il Cda della Biennale ha confermato a Kurt W. Forster l”incarico di curatore della nona mostra internazionale di architettura; inoltre è stato chiesto ai direttori del settore danza, Karole Armitage, del settore musica, Giorgio Battistelli e del settore teatro, Massimo Castri, di portare avanti i propri programmi per il 2004.
Luciano Carbone sarà il nuovo direttore generale della Fondazione Biennale di Venezia. Sostituirà Paolo Gardin, che ha rassegnato le dimissioni nei giorni scorsi. Croff ha spiegato di aver proposto egli stesso il nome di Carbone letteralmente ¿scippato a Bnl, dove ricopriva la carica di direttore responsabile del personale e del settore sviluppo organizzativo¿.
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