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Il Comitato Internazionale per il Controllo degli Stupefacenti dell¿Onu (INCB) ha lanciato l¿allarme per il dilagare incontrollato di eMail che propongono l¿acquisto di medicinali senza ricetta e senza alcun tipo di informazione o garanzia.
¿Compra Xanax¿, ¿Super-Viagra a rate¿, ¿Vicodin senza prescrizione¿: sono molti gli internauti che regolarmente trovano nella casella di posta elettronica annunci di questo tipo.
Annunci inquietanti che vanno oltre la semplice seccatura perché incoraggiano l¿uso di farmaci senza il controllo del medico e non forniscono alcuna informazione riguardo gli effetti collaterali a essi associati.
Nel suo rapporto annuale, l¿INCB sostiene che negli ultimi anni l¿uso della Rete per rifornirsi di sostanze psicotrope e stupefacenti è aumentato in modo vertiginoso e la tendenza sembra destinata a rafforzarsi negli anni a venire, se governi e istituzioni non si impegneranno a contrastare il fenomeno.
Il Comitato punta l”indice soprattutto contro i governi europei, accusandoli di creare un ””ambiente permissivo”” per i consumatori di droga.
Il Vecchio Continente, in particolare, è il maggiore produttore di droghe sintetiche e dovrebbe rafforzare i controlli sui soggetti che producono i componenti chimici alla base di queste sostanze.
Secondo laClearswift ¿ che fornisce software per filtrare le eMail ¿ negli ultimi mesi si è registrato un aumento fenomenale di messaggi spazzatura reclamizzanti questo tipo di prodotti.
Lo spam di natura ¿farmaceutica¿, rispetto al totale delle mail in circolazione, è passato da una percentuale del 18% a settembre 2003, al 59% a febbraio di quest¿anno
Il Comitato ha individuato che la maggior parte dei centri responsabili per l¿invio di questi messaggi si trova tra l¿India e la Tailandia e che la molte aziende sono pakistane, ma il fatto più grave è che molte eMail danno false (e quindi pericolose) indicazione sui farmaci reclamizzati: ad esempio, il Ritalin – usato per i bambini che soffrono della sindrome da deficit dell”attenzione e iperattività ¿ è descritto come un ¿blando stimolante¿.
Secondo il rapporto, il mancato controllo da parte delle Autorità autorizza la gente a pensare che acquistare medicinali su Internet non sia altrettanto sbagliato che comprare un qualsiasi tipo di droga in strada.
La soluzione proposta dall¿INCB è quella di inasprire la legislazione relativa alle farmacie telematiche e di rafforzare la cooperazione internazionale tra i governi, le amministrazioni postali, doganali e giudiziarie, la cui mancanza impedisce di poterle accusare formalmente.
Perché, se anche molta gente riconosce ed elimina immediatamente questo tipo di pubblicità, il problema è davvero molto serio: queste società non fanno altro che sfruttare tutte quelle persone che hanno preso questi farmaci in passato e ne sono rimasti dipendenti, o quelli che vogliono evitare la ricetta o vogliono prendere più pillole contemporaneamente.
L¿INCB è un organo di controllo indipendente – ma appoggiato dall”Onu – istituito nel 1968 per monitorare l”attuazione delle convenzioni internazionali in tema di stupefacenti. Tra i suoi compiti c”è anche quello di individuare i punti di debolezza nei sistemi di controllo nazionali e internazionali, così come consigliare nuove attività.
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