Europa
I giganti della telefonia europea Deutsche Telekom e France Telecom hanno finalmente ottenuto il tanto atteso aumento del rating sui rispettivi titoli. La notizia, come ovvio, ha riacceso l¿entusiasmo degli investitori.
La società di rating Moody”s ha infatti alzato il giudizio a Baa2 grazie ai risultati registrati dalle due aziende nella riduzione del debito e nel miglioramento del cash flow.
La valutazione indica che le società godono di qualità e liquidità dell¿attivo accettabili e di standard creditizi normali. Baa2 è il penultimo gradino nella scala “investment grade” che caratterizza la tipologia di bond tipicamente acquistata dalla maggioranza degli investitori istituzionali, fondi obbligazionari su tutti.
Il rating di Moody¿s è leggermente inferiore rispetto alla valutazione BBB+ assegnata da Standard & Poor”s.
L¿outlook per entrambe le società è positivo riferiscono gli analisti, indicando che sul lungo periodo la valutazione dovrebbe ulteriormente migliorare anche se ancora l¿upgrade non è stato considerato.
¿La cosa interessante ¿ dice un analista di Barclays Capital ¿ è proprio il fatto che Moody¿s non è stato eccessivamente rialzista, almeno per quanto riguarda i prossimi 12-18 mesi, indicando una probabilità di ulteriore upgrade inferiore al 50%¿.
Il miglioramento del giudizio era atteso da tempo e non dovrebbe dunque avere un impatto significativo sugli scambi.
I bond delle società di telecomunicazioni, cominciano dunque a recuperare terreno, anche alla luce degli evidenti sforzi intrapresi nella ristrutturazione dei bilanci, danneggiati dalla folle corsa alle acquisizioni degli anni ¿90 e dagli ingenti investimenti nella terza generazione.
Sia France Télécom che Deutsche Telekom hanno compiuto significativi progressi nella riduzione del debito.
Il gruppo francese, alla fine del 2003, ha riportato il debito netto a 44,2 miliardi di euro, contro i 68 miliardi del 2002, mentre Deutsche Telekom a settembre dello scorso anno ha dichiarato un indebitamento per 49,2 miliardi contro i 63 miliardi del 2002.
I risultati raggiunti da Deutsche Telekom in fatto di riduzione del debito ¿ spiega Moody¿s ¿ sono conseguenti al forte miglioramento del free cash flow, che alla fine di settembre 2003 aveva raggiunto i 7,4 miliardi di euro.
France Télécom ha incrementato il livello di cash flow di due miliardi di euro a 11,2 miliardi alla fine del 2003, sottolinea ancora Moody¿s.
Secondo Goldman Sachs, l¿intero settore genererà un free cash flow superiore a 150 miliardi di euro entro il 2005.
I titoli di entrambe le compagnie hanno toccato i massimi in seguito all¿annuncio, ma sono ancora molti gli investitori preoccupati dalle forti pressioni sui giganti delle telecom, chiamati a ridurre ulteriormente il debito e a fornire maggiori garanzie gli azionisti, delusi da dividendi ridotti al minimo (se non proprio annullati) negli ultimi anni.
France Telecom ha annunciato che pagherà un dividendo di 0,25 euro, mentre Deutsche Telekom ¿ che ha sospeso il pagamento del dividendo per l¿esercizio del 2003 (nel 2002 i dividendi erano stati pari a 1,6 miliardi di euro) – ha annunciato che tornerà a distribuirlo nel 2005.
Un passo alla volta, dunque, gli operatori europei stanno risalendo al china, in considerazione della percezione dei rischi legati alle vicende del mercato Usa.
Significativa in questo senso l¿esperienza di Vodafone che ha visto crollare il valore dei propri titoli in vista del tentativo di acquisizione di ATT Wireless, il terzo operatore mobile americano, poi rilevato da Cingular Wireless per oltre 40 miliardi di dollari.
Il panico creato dalla notizia ha costretto France Télécom a smentire le voci relative all¿interessamento verso l¿operatore olandese KPN.
In ogni caso, France Télécom e Deutsche Telekom sembrano aver riguadagnato la fiducia degli analisti che tuttavia prediligono la prima alla seconda: ¿Alla fine preferiamo France Télécom, alla luce del maggiore impegno della società nella riduzione del debito¿, dice Bradley Bugg di Dresdner Kleinwort Wasserstein.
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