Europa
I fabbricanti di memorie DRAM per personal computer hanno fatto cartello, nel 2001, per aumentare i prezzi dei loro prodotti? È quello che vogliono stabilire la Commissione europea e, con un¿indagine parallela iniziata già nel 2002, il Dipartimento di giustizia americano.
Bruxelles sospetta infatti che i protagonisti del settore – tra cui Micron, Samsung e Infineon ¿ si siano messi d¿accordo per far lievitare i prezzi delle memorie dinamiche, uno dei componenti più comuni presenti sui nostri Pc.
Dall¿aprile scorso, conferma un portavoce di Micron, la Commissione sta esaminando le tariffe applicate dai produttori delle memorie dinamiche ad accesso aleatorio (Dynamic Random-Access Memory).
In effetti, nel 2001 i prezzi delle memorie DRAM sono notevolmente aumentati su un mercato, quello dei Pc, che invece perdeva velocità. Per alcuni particolari tipi di memoria, i prezzi sono addirittura triplicati nel giro di qualche mese.
All¿epoca, questi rincari così repentini avevano sorpreso tutti proprio per la mancanza di logica, dal momento che fino ad allora ¿ anche nel periodo di maggiore euforia del settore hi tech ¿ i prezzi tendevano al ribasso a causa di un¿offerta nettamente superiore alla domanda. A più riprese i produttori avevano infatti affermato di essere costretti a vendere in perdita e molte imprese si sono viste costrette a cedere le proprie attività per l¿assenza di guadagno.
Nell¿aprile del 2002, la svolta. Michael Dell (fondatore dell¿omonima azienda produttrice di Personal computer, ndr) rivelava che la sua compagnia acquistava le memorie DRAM da produttori di secondo piano per non incoraggiare il ¿cartello¿ formato dai costruttori maggiori.
Il mese scorso, poi, la Federal Trade Commission (FTC) ha pubblicato delle eMail che lasciavano intendere proprio che alcuni produttori si erano accordati, nel 2001, per far salire i prezzi.
In una eMail datata 26 novembre 2001, Kathy Radford di Micron ha accennato alle trattative tra Infineon e Samsung per aumentare i prezzi delle memorie DDR (Double Data Rate) e ha indicato che Micron ha tentato di aumentare le tariffe per i clienti OEM.
¿Kathy Radford ¿ fa sapere la FTC ¿ ha successivamente parlato di specifici accordi tra i fornitori, sottintendendo che una eventuale decisone presa da Micron sarebbe stata seguita anche dagli protagonisti del settore. E nei fatti, i prezzi sono aumentati proprio nei mesi successivi alla mail incriminata¿.
Lo scorso dicembre, infine, Alfred Censullo ¿ responsabile regionale delle vendite alla Micron ¿ ha riconosciuto di aver apertamente ostacolato l¿inchiesta del Dipartimento di giustizia, modificando e dissimulando alcuni documenti contenenti informazioni relative alle politiche sulla concorrenza. I documenti erano stati richiesti da un gran giurì federale.
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