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Bernard Ebbers, l¿ex presidente di WorldCom (ora MCI), rischia fino a 25 anni di prigione per l¿accusa di frode e complotto, giunta 18 mesi dopo la richiesta di protezione dalla bancarotta del gruppo tlc.
Ebbers, a differenza dell¿ex direttore finanziario Scott Sullivan, si è sempre dichiarato non colpevole, nonostante diversi rapporti indipendenti abbiano dimostrato la sua condiscendenza nei confronti delle pratiche contabili della società. Pratiche che hanno generato una frode da oltre 11 miliardi di dollari.
Sullivan ha invece riconosciuto la sua colpevolezza riguardo le accuse di cospirazione, frode e false dichiarazioni. L¿ex CFO sta di fatto collaborando alle indagini che hanno portato alle accuse contro Ebbers.
Su Ebbers pesano tre capi d¿accusa: complotto, frode di Borsa e false dichiarazioni alla SEC, l¿Autorità Usa di controllo della Borsa.
Secondo il procuratore di Manhattan John Ashcroft, Ebbers – insieme a Sullivan e altri complici ¿ avrebbe ¿¿messo in piedi delle macchinazioni illegali per ingannare investitori e azionisti della società, gli analisti finanziari e la Sec riguardo le performance e i risultati finanziari di WorldCom¿.
Piuttosto che ammettere il reale stato delle finanze del gruppo, che avrebbe provocato l¿immediato crollo del valore delle azioni, Ebbers avrebbe insomma continuato a mentire, sostenendo che WorldCom avrebbe pubblicato risultati in linea con le attese degli analisti.
L¿atto di accusa contro Ebbers è lungo oltre 30 pagine e prende atto anche di un rapporto secondo cui egli non solo era a conoscenza degli illeciti contabili che hanno portato WorldCom alla maggiore bancarotta della storia finanziaria americana, ma li avrebbe addirittura avallati.
Il documento – redatto dallo studio legale Wilmer Cutler & Pickering – include anche un messaggio vocale di Scott Sullivan che confermerebbe questa tesi. Nel messaggio vocale lasciato da Sullivan a Ebbers, infatti, l”ex Chief Financial Officer di WorldCom si lamentava del fatto che i risultati che l”azienda stava per presentare non avrebbero mai potuto rispettare le aspettative di Wall Street anche perché contenevano molte cifre ”datate”. Ebbers a questo punto avrebbe suggerito di apportare qualche accomodatura ai conti.
La pratica continuata di questi ”aggiustamenti” ha causato nel luglio 2002 il collasso di WorldCom, crollata sotto i debiti e sotto l”onta di uno scandalo finanziario da 11 miliardi di dollari.
Secondo il rapporto, Ebbers esercitava un¿autorità ¿quasi imperiale¿ sull¿operatore tlc, pur non avendo le competenze necessarie per dirigere una simile società.
L¿ex presidente, costretto alle dimissioni nel 2002, aveva trasformato WorldCom da semplice rivenditore di servizi telefonici nel secondo operatore telefonico long distance degli Usa, grazie ad un¿aggressiva campagna di acquisizioni.
Ebbers è solo l¿ultimo di una lunga lista di ex presidenti di grandi gruppi americani finiti nel mirino della giustizia nel quadro delle inchieste sugli ultimi, gravissimi, scandali contabili che hanno scosso la finanza d¿oltreoceano. Prima di lui, tra gli altri, sono finiti sotto processo gli ex numeri uno di Enron, Tyco e Adelphia.
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