Europa
E¿ cominciata a Tunisi la fase preparatoria del secondo Summit mondiale della società dell¿informazione (SMSI), che si terrà dal 16 al 18 novembre 2005 in Tunisia.
Nel corso delle riunioni, che dureranno due giorni, verrà fissato il calendario dei meeting ma, soprattutto, gli esperti discuteranno ancora dei meccanismi suscettibili alla riduzione del digital divide tra i paesi industrializzati e i paesi poveri.
Le difficoltà, come ha ricordato il segretario generale dell¿ITU Yoshio Utsumi, sono molte e bisogna riflettere sulle soluzioni che verranno poi meglio delineate nella seconda fase dell¿SMSI.
In occasione di questi incontri, la Commissione Europea ha pubblicato una comunicazione nella quale esprime il proprio punto di vista sulla dichiarazione di principi e i piani di azione adottati dagli Stati membri dell¿Ue che dovranno servire da fondamento a un approccio comune della società dell¿informazione.
La nota analizza i principali risultati del primo Summit mondiale della società dell¿informazione – svoltosi a Ginevra nel dicembre dello scorso anno – definisce le priorità e formula delle proposte per organizzare i contributi in vista della seconda fase dell¿SMSI.
¿Le tecnologie dell¿informazione e della comunicazione superano ormai la sfera di competenza dei soli specialisti¿ ha osservato il commissario europeo per le Imprese e la Società dell¿Informazione Erkki Liikanen.
Il summit di Ginevra, secondo la Ue ¿¿ha confermato che la società dell¿informazione è un motore di sviluppo economico e sociale nel mondo intero. La visione europea di una società dell¿informazione per tutti è stata largamente applaudita dai dirigenti politici presenti a Ginevra.
Il Summit di Ginevra è stata la prima manifestazione planetaria consacrata alla società dell¿informazione e la dichiarazione di intenti unita al piano d¿azione adottati all¿SMSI costituiscono le fondamenta di un approccio condiviso da tutti gli Stati membri delle Nazioni unite.
Questo approccio è ispirato da ¿un¿ottica e un¿interpretazione comune della società dell¿informazione (…)Essa comporta tre elementi: la messa in opera di un quadro legislativo favorevole agli investimenti e al rafforzamento della confidenza degli utenti; l¿evoluzione dei poteri pubblici verso un uso più esteso degli strumenti informatici e telematici per garantire i servizi alle imprese e ai privati e, infine, una politica attiva in favore della ricerca e dell¿innovazione. Condividiamo attualmente una visione comune di sviluppo della società dell¿informazione su scala mondiale e disponiamo ugualmente di un quadro di riflessione sulle questioni essenziali. Tra queste: i metodi di finanziamento da adottare per ridurre il digital divide e le future modalità di direzione della rete¿.
I testi redatti nel corso del Summit di Ginevra sono fortemente legati alla legislazione internazionale in materia di diritti umani, di cui essi riaffermano chiaramente i principi essenziali, come la libertà d¿opinione e d¿espressione e la libertà di stampa.
Sadok Rabah, il ministro tunisino delle Tecnologie della comunicazione, ha sottolineato che nel corso del summit di Tunisi dovrebbero essere analizzate tutte le questioni rimaste in sospeso a Ginevra, come i meccanismi di finanziamento e di amministrazione di Internet.
Rabah ha proposto la creazione di un fondo speciale per finanziare la partecipazione della società civile alla preparazione del summit, sottolineando l¿importanza della presenza del settore privato nella definizione di temi così importanti.
A Tunisi verrà anche ribadita la questione del finanziamento di un fondo di solidarietà digitale, reclamato dall¿Africa per contribuire alla diffusione delle nuove tecnologie nel continente.
La Commissione europea è inoltre determinata a mettere in opera l¿approccio globale e multilaterale originato dall¿SMSI, compreso il principio di solidarietà. Essa parteciperà attivamente ai gruppi di lavoro sulla gestione e il finanziamento di Internet, nati sotto l¿egida del segretario generale dell¿Onu.
Si tratterà di contributi importanti alla seconda fase del Summit, tra cui le priorità da assegnare nel proseguimento del piano d¿azione adottato dall¿Ue.
Tra queste: e-strategies e quadro legislativo favorevole; amministrazione on line (eGovernment); sanità on line (eHealth); insegnamento on line (eLearning) e altre iniziative relative alle reti di ricerca e di educazione.
La riuscita si misurerà inevitabilmente, almeno in un primo momento, con i progressi compiuti su dossier quali la libertà di opinione di accesso alla società dell¿informazione per tutti i paesi che si sono uniti alla visione planetaria dell¿SMSI con la volontà di rispettare i diritti umani.
© 2004 Key4biz.it
Per ulteriori approfondimenti, leggi:
Summit dell¿Informazione: connettere il mondo entro il 2015. Ma sarà sufficiente una semplice dichiarazione?
Summit dell¿Informazione, ultima giornata: la ¿società civile¿ pubblica una dichiarazione alternativa
Ginevra: il primo Summit dell¿Informazione rischia di rivelarsi un vero flop
Ginevra: a rischio la libertà di Internet. Amnesty e RSF in prima linea contro gli Stati censori
Summit mondiale sulla Società dell¿Informazione: Paesi ricchi e poveri contrapposti sui mezzi per colmare il digital divide