Mondo
Un¿operazione coordinata delle forze dell¿ordine di 10 Paesi ha permesso lo smantellamento di una fitta rete pedopornografica su Internet e l¿arresto di diverse persone in tutto il mondo.
Lo ha reso noto l¿Europol, la polizia europea, con base a L”Aia, in Olanda.
L¿operazione denominata “Odysseus” è stata condotta in Olanda, Germania, Belgio, Spagna, Norvegia, Svezia, Gran Bretagna, Australia, Canada e Perù ed è stata coordinata in massima parte della polizia tedesca di Wiesbaden. Le persone arrestate sono tutte coinvolte in un network pedopornografico che avrebbe ramificazioni anche in alcuni paesi dove ancora non è stato possibile agire.
¿Si tratta di una delle più importanti e fruttuose operazioni condotte dall¿Europol – ha dichiarato il portavoce dell¿agenzia Evangelos Stergioulis – L”operazione ha portato alla luce una struttura gerarchica complessa ed organizzata di pedofili e molestatori di bambini che usa Internet per proteggersi e nascondere la propria identità e le proprie orribili attività″.
I blitz hanno portato anche al sequestro di moltissimi computer, laptop, video ed altro materiale contenente immagini di abusi sui bambini.
Nel corso del 2003 la polizia delle Comunicazioni italiana ha arrestato 9 persone per reati legati alla pedopornografia, contro le 29 dell”anno precedente. In aumento invece il numero delle persone denunciate: 712 contro le 552 dell”anno prima; ugualmente in aumento il numero di perquisizioni effettuate in abitazioni di persone sospettate di attività pedopornografiche via web, sono state 725 contro 606 del 2002.
Il 3 febbraio 2004, il Consiglio nazionale degli utenti dell”Autorità” per le Garanzie nelle Comunicazioni,ha redatto la Carta dei diritti dei minori in rete.
Nel documento sono evidenziate le potenzialità di Internet per la crescita e lo sviluppo del minore e nello stesso tempo e” sottolineata la necessità di una assunzione di responsabilità da parte di tutti gli interlocutori, dalla famiglia alla scuola, dalle istituzioni ai fornitori dei servizi in rete.
¿Internet ¿ dice il Consiglio Nazionale – non può essere un nuovo elemento di discriminazione e di disuguaglianza tra bambini, accentuando così il digital divide, ma piuttosto deve divenire strumento per il superamento di disabilità e svantaggio¿.
Il Consiglio nazionale degli utenti ha ribadito la necessità di garantire la sicurezza dei bambini che navigano in rete e contrastare l”attività criminosa on line: “la violazione dei diritti del fanciullo nell” uso e con l”uso della rete, mediante azioni o omissioni dolose o colpose – si legge nella Carta ¿ è un illecito che obbliga colui che lo ha commesso a risarcire il danno, anche non patrimoniale, ferma l”applicazione delle sanzioni previste da specifiche norme.”
L¿ iniziativa si inserisce nell”ambito di una campagna nazionale rivolta alla tutela dei minori nell¿era delle nuove tecnologie che ha portato all”approvazione del recente “codice di Autoregolamentazione Internet e minori” voluto dal Governo.
Tale iniziativa e” stata a sua volta preceduta da tutta una serie di iniziative che hanno sempre avuto come principale obiettivo la tutela del minore quali la creazione del Comitato tecnico per l”uso consapevole di Internet; l”iniziativa “Chi ha paura della Rete”; i filtri messi a disposizione on-line a favore delle famiglie; il piano nazionale antipedofilia “Ciclope” ed il disegno di legge del Governo contro la pedopornografia anche a mezzo Internet.
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