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Riusciranno i nostri eroi¿ad avere finalmente i telefonini di terza generazione? A tutt¿oggi, è questa l¿incognita maggiore che grava sul mondo della telefonia mobile, tradito proprio dalla mancanza di apparecchi a sostegno delle nuove tecnologie Umts.
All¿inizio dello scorso anno sembrava una semplice scusa accampata dagli operatori per giustificare i ritardi nel lancio del 3G, ma con l¿andare del tempo ci si è resi conto che l¿indisponibilità dei telefonini è stata tra i fattori che più hanno ostacolato il debutto sul mercato della pubblicizzatissima terza generazione.
In occasione del 3GSM World Congress, che riunisce i massimi esponenti del settore, le promesse si sprecano e tutti sono pronti a giurare che i telefonini arriveranno. Si, ma quando?
I servizi al grande pubblico, dicono gli operatori, partiranno entro il secondo semestre 2004 che, secondo il presidente di Nokia sarà ricordato come ¿¿l¿anno in cui il 3G ebbe inizio¿.
Entro la fine di quest¿anno ci saranno ¿ secondo le previsioni di Siemens – 5 milioni di abbonati al 3G che però diventerà una tecnologia di massa solo nel 2005, quando gli utenti dovrebbero essere 40 milioni. Entro il 2010, poi, tutti telefonini saranno compatibili con l¿Umts.
Sì, ma quali telefonini?
Per il presidente di Vodafone, Arun Sarin, i fornitori dovrebbero farcela a consegnare almeno un milione di apparecchi entro ottobre di quest¿anno, per consentire agli operatori di avviare i servizi anche sui telefonini e non solo sui personale computer.
Proprio quando ormai tutto sembra pronto per il successo del 3G,tutti i player indicano calendari di lancio improntati sulla prudenza per non ricadere negli errori del passato.
SFR, ad esempio, ha dichiarato che i propri programmi sono condizionati proprio dalla disponibilità dei telefonini e soprattutto, quando arriveranno, dal fatto che gli apparecchi siano perfettamente compatibili con le attuali reti di seconda generazione.
Finora, soltanto 3 ¿ filiale di telefonia mobile del colosso Hutchison Whampoa¿ ha messo in commercio dei telefonini capaci di navigare in Internet a banda larga e effettuare videochiamate, ma il pubblico non sembra aver gradito troppo le caratteristiche dei cellulari (forniti da Nec): troppo cari e ingombranti, poco maneggevoli e con una batteria dalle performance deludenti.
In questo contesto ¿ dicono gli osservatori – i vendor asiatici sono in posizione privilegiata, potendo sfruttare la loro maggiore esperienza nel campo della banda larga mobile che in Giappone è stata lanciata ¿ col marchio FOMA – già dal 2001.
La supremazia asiatica potrebbe apparire scontata se non fosse per il fatto che DoCoMo, il maggiore operatore mobile giapponese ¿ ha recentemente annunciato di voler utilizzare i telefonini prodotti dalla finlandese Nokia, dal momento che i prezzi per i telefoni della casa finlandese sono inferiori del 70% rispetto a quelli realizzati dai produttori giapponesi.
Tutti in attesa, dunque, di una svolta decisiva per il segmento telefonini che dovrebbe aprire la strada al mercato 3G di massa.
Secondo Jorma Ollila, entro il 2015 gli utenti mobili nel mondo saranno 4 miliardi contro gli attuali 1,3 miliardi (un miliardo di abbonati li conta solo il GSM).
¿La telefonia mobile ha il potenziale per dare accesso alle comunicazioni alla metà della popolazione mondiale entro i prossimi dieci anni¿, ha detto Ollila.
La crescita del settore sarà trainata dai mercati in via di sviluppo come la Cina. l¿India, il Brasile e la Russia.
Le comunicazioni mobili dovrebbero superare il volume di quelle fisse nei Paesi sviluppati dove il tasso di penetrazione è già elevato, come è il caso dell¿Italia, della Repubblica Ceca e del Portogallo.
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