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Digitale terrestre a portata di mano. Com¿era stato già largamente preannunciato l¿ultima legge finanziaria prevede infatti uno stanziamento di 110 milioni di euro per agevolare l”acquisto dei nuovi decoder attraverso uno sconto di 150 euro a pezzo, fino a esaurimento fondi.
Il Ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri e l¿Amministratore delegato di Poste Italiane, Massimo Sarmi, hanno illustrato in una conferenza stampa, ampiamente riportata, i particolari dell¿operazione.
Poste Italiane metterà a disposizione la propria rete informatica per consentire una banca dati a disposizione dei rivenditori per l”accertamento della disponibilità dei fondi e dei requisiti personali per l”acquisto.
Il ministro ha spiegato che potranno usufruire dello sconto, per una sola volta, tutti coloro che sarannoin regola con il pagamento del canone Rai e vogliano acquistare un decoder tra quelli conformi alle prescrizioni tecniche stabilite dal ministero.
¿I costi dei set-top-box – ha aggiunto il ministro – variano in genere tra i 300 e i 400 euro¿.
Chi vorrà comprare un decoder usufruendo dell¿agevolazione, dovrà recarsi da un rivenditore che aderisce all”iniziativa con il codice fiscale e il negoziante, collegandosi alsitogestito da Postecom (una società controllata da Poste Italiane), potrà verificare l”esistenza dei requisiti richiesti.
Saranno poi i negozianti a chiedere la restituzione dello sconto effettuato. Venderanno quindi l”apparecchio emettendo uno scontrino che evidenzierà lo sconto di 150 euro e poi, invieranno la documentazione all”apposito Centro Servizi, successivamente avranno il rimborso.
Sul sito si potranno reperire anche i dati sugli abbonamenti forniti dal ministero dell”Economia.
Sempre alle Poste spetta la verifica, attraverso il Centro Servizi, della documentazione relativa a ciascun contributo, la gestione dei call center e dei rimborsi ai rivenditori attraverso il sistema BancoPostaImpresa online.
Lo sconto è previsto solo per i ricevitori con piena interattività in chiaro anche da sistema remoto (DVB-T e DVB-C).
Per ricevere informazioni e per sapere quali rivenditori aderiscono all”iniziativa i potenziali clienti, oltre a consultare il sito Internet di Postecom, potranno chiamare il numero verde del call center 840.022.000 tutti i giorni, esclusi i festivi, dalle 8 alle 20. I rivenditori, oltre a ricorrere ad Internet, potranno chiamare con gli stessi orari dei clienti il numero 840.011.000.
Per Gasparri, si tratta di un”iniziativa importante che avvicinerà il digitale terrestreai cittadini.
L”iniziativa, ha sottolineato ancora il ministro, rappresenta un nuovo incentivo per il digitale, un sistema che dall”inizio dell”anno può raggiungere il 50% della popolazione con ventiquattro canali, nazionali e internazionali. Senza antenne, con il solo inserimento di una presa scart, l”operazione di installazione è molto semplice.
¿I costi non sono proibitivi e, con questa iniziativa, lo saranno ancora meno¿.
Secondo il ministro, poi, come per tutte le altre tecnologie, ¿col passare del tempo, i prezzi si abbasseranno ulteriormente¿.
Tuttavia da quanto risulta a Key4biz.it possono esservi dei problemi di antenna differenti da caso a caso; un aspetto questo, che in tanti continuano ancora a ignorare.
Il ministro Gasparri ha fatto sapere che decine di migliaia di decoder sono già sul mercato.
¿Io personalmente – ha detto Gasparri – guardo solo i canali digitali perché la qualità dell”immagine è di molto superiore a quella analogica“.
La data fissata per lo switch off del sistema di trasmissione analogico, ha ricordato, ¿è quella del 31 dicembre 2006, data stabilita durante il governo di Giuliano Amato¿.
¿Altri hanno detto che il digitale diventerà l”unico sistema, noi lo stiamo facendo, io mi considero il padre del digitale terrestre e ne sono fiero”, ha affermato soddisfatto ancora Gasparri dicendosi convinto che “quella data si può rispettare”.
Il Consiglio di amministrazione della Rai, guidato da Lucia Annunziata, ha già approvato nel novembre scorso l”acquisizione delle ultime due frequenze necessarie a raggiungere il 50% dell”utenza italiana con le trasmissioni digitali, così come previsto dalla cosiddetta Legge Gasparri che riforma il sistema radiotelevisivo italiano.
La Rai ha pagato complessivamente le frequenze 21 milioni di euro, ottenendo anche in concessione dal ministero delle Comunicazioni alcuni canali in Veneto, Toscana, Lazio e Campania. I due multiplex della emittente pubblica coprono circa 28 milioni di utenti.
Su circa 23.000 frequenze utilizzate, Rai e Mediaset ne usano circa 10.000. Troppe, per il garante della Concorrenza.
Anche Mediaset sta correndo spedita verso il digitale terrestre. Nel dicembre scorso, la società del Biscione e il Gruppo editoriale Il Sole 24 Ore hanno siglato un accordo la cui prima importante tappa è l¿ingresso di 24 Ore Tv nel multiplex che Mediaset diffonde con il sistema di trasmissione digitale terrestre.
Con l¿emittente 24 Ore Tv, sono saliti a 5 i nuovi canali gratuiti di Mediaset.
Il primo accordo per lo sviluppo del digitale terrestre di Mediaset è stato firmato il 29 ottobre scorso con la BBC per la diffusione della rete all-news BBC World. Il secondo accordo è stato siglato da Mediaset il 17 novembre con Anica Flash per l¿ingresso di Coming Soon, canale d¿informazione su cinema e spettacolo.
Il terzo è stato chiuso con Match Music e ha segnato l¿ingresso nel multiplex di Mediaset della nuova rete musicale V.J. Television, dedicata sia ai grandi successi, sia alla musica italiana e straniera di tendenza. Il quarto è stato firmato con il gruppo Class, per la diffusione gratuita del canale all news Class News.
Quanto a La7, ha avuto l¿autorizzazione dall”Antitrust all”acquisizione delle frequenze necessarie per la realizzazione della Tv digitale terrestre.
L”Antitrust ha infatti autorizzato la società TV Internazionale, società editrice de La7 e controllata da Telecom Italia, all”acquisizione di sei aziende televisive locali proprietarie di frequenze Tv. Si tratta di: R.T.R. Radio Televisione Regionale Veneta, Telescirocco, Telereggio, Napoli9 di Teleacerra, Intv e Telegrosseto.
Questi impianti di trasmissione consentiranno alla Tv del Gruppo di Marco Tronchetti Provera di estendere la copertura della propria rete Tv digitale con la costituzione di una rete multiplex, di sviluppare la sperimentazione nel digitale terrestre e quindi, in prospettiva, di rafforzare il proprio ruolo di operatore Tv nazionale, pur schiacciato tra Rai e Mediaset.
Tuttavia si affacciano con frequenza sempre maggiore, dubbi e perplessità sull¿effettivo passaggioal digitaleper il 2006, o vvero su un reale spegnimento del segnale analogico per quella data. E” quanto emerge dai commenti e analisi di osservatori e addetti ai lavori.
Tra l¿altro,i pochi consumatori che hannogià acquistato i decoder sono rimasti parecchio delusi nel notare che per il momento gli unici canali in trasmissione digitale sono solo i canali Rai e Mediaset che già ricevono con il segnale analogico, insieme a qualche trasmissione tradizionale già distribuita da satellite. Quindi nessuna offerta di programmi nuovi e interattivi che l”avvento del digitale terrestre dovrebbe portare. Almeno per il momento.
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