Italia
Si è conclusa la sperimentazione avviata lo scorso maggio 2003, che aveva comeobiettivo quello di indagare le problematiche e le prestazioni che possono essere riscontrate nel caso in cui più operatori decidano di fornire servizio al pubblico in un hot spot Wi-Fi condiviso.
La verifica era stata autorizzata dal ministero delle Comunicazioni, e coordinata dalla Fondazione Ugo Bordoni.
La Bordoni si è avvalsa della collaborazione tecnologica della società Cisco Systems per condurre tale sperimentazione. Cisco è un fornitore leader di networking per Internet. Il Gruppo ha la sua sede centrale a San Jose, in California. La divisione italiana è guidata da Stefano Venturi.
Grazie al personale tecnico e alle risorse materiali messe a disposizione da Cisco durante l¿intero arco della sperimentazione, ed alla partecipazione dei principali operatori tlc, è stato possibile realizzare un¿architettura di rete basata sull¿impiego di una piattaforma ¿comune¿ su cui poter verificare l¿effettiva interoperabilità tra le soluzioni adottate dai vari operatori partecipanti per fornire servizio al pubblico, come spiega la Fondazione Bordoni in un comunicato inviato alla stampa.
Sono stati conseguiti – dicono dalla Bordoni ¿ risultati positivi e veramente interessanti.
Da questi dati raccolti è emerso che la presenza di operatori WISP (Wireless Internet Service Provider) con caratteristiche completamente diverse, quali Telecom Italia, Fastweb, Colt, Nocable e Megabeam per i fissi, Vodafone, Tim e Wind per i mobili, e Telespazio per i satellitari, possano tranquillamente coesistere e fornire servizio, anche in modalità di roaming, alla propria clientela garantendo gli stessi requisiti di qualità che sono soliti offrire per tecnologie d¿accesso diverse dal Wi-Fi (Wireless Fidelity), nonché il rispetto delle norme regolamentari sancite dal decreto del 28 maggio 2003 sulla regolamentazione dei servizi Wi-Fi ad uso pubblico.
L¿architettura in oggetto, elaborata in modo originale, potrà essere replicata in tutte le situazioni ritenute opportune, rappresentando così un esempio di sperimentazione, forse unico al mondo, in cui la collaborazione tra player del mercato di settore, non limita ma, piuttosto, consente di ottenere risultati applicativi ad esclusivo vantaggio dell¿utente finale.
Secondo le valutazioni dell¿Istituto di ricerca Gartner, società di ricerca e analisi del mercato IT, questo è un momento positivamente critico per il wireless.
Entro la fine dell”anno, la società di analisi suggerisce che il numero degli utenti di hot spot dovrebbe triplicare, passando da 9,3 a oltre 30 milioni, senza contare che oltre il 50% dei notebook professionali integreranno funzionalità Wi-Fi.
Le prospettive sono tali che Gartner ritiene importante avvisare le aziende circa l”urgenza di sviluppare politiche precise in merito al wireless. L”invito di Gartner non si limita a questioni di tipo tecnico, ma tocca anche aspetti economici e infrastrutturali, per consentire alle aziende di tenere sotto controllo i costi correlati all”utilizzo di reti wireless e le doverose istanze di sicurezza.
E, malgrado i numeri oggi non consentano previsioni estremamente dettagliate, Gartner ritiene che una attenta strategia nel wireless riuscirà a mostrare reali benefici. Entro la fine dell”anno già si potrebbe parlare di un guadagno di produttività nell”ordine dei 30 minuti al giorni per addetto.
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