Europa
Lo spam non smette di far parlare di sé e dopo aver reso la vita difficile a tutti i possessori di un indirizzo di posta elettronica sembra ora voler puntare sui telefonini.
Il problema, finora ha interessato maggiormente gli utenti asiatici e statunitensi, dove le aziende cosiddette di telemarketing sono molto più agguerrite che da noi. Ma anche in europa il fastidioso fenomeno comincia a fare le sue vittime.
Secondo uno studio condotto dalla società di ricerca britannica Empower Interactive, il 65% degli europei che possiedono un cellulare sostiene di ricevere fino a cinque sms non sollecitati a settimana. E il problema sembra aggravarsi sempre più.
¿Vedremo certamente un accelerazione del problema nei prossimi anni¿ ha dichiarato Richard Shearer, presidente di Empower Interactive.
Ma gli utenti come la prendono?
Probabilmente il livello di sopportazione per l¿invasione di messaggi non richiesti sul telefonino è molto più basso rispetto alla posta elettronica: se infatti la ricezione di fiumi di eMail spazzatura può anche essere tollerata, l¿arrivo dei messaggi sul telefonino è emotivamente molto più fastidioso.
In Gran Bretagna lo scorso anno sono stati registrati più di 10 mila esposti per spam sul telefonino all¿ Independent Committee for the Supervision of Standards of Telephone Information Services, l¿Autorità incaricata di di raccogliere le lamentele nell¿ambito delle telecomunicazioni.
E gli operatori?
Secondo molti analisti finora gli operatori hanno ritardato ad affrontare seriamente il problema. Se, per quanto riguarda la posta elettronica, inviare un¿eMail o inviarne cento ha lo stesso costo, per quanto riguarda i telefonini non è esattamente la stessa cosa. I messaggi di testo si sono dimostrati una vera e propria miniera d¿oro da cui operatori telefonici ottengono un margine di profitto che va dal 60 all¿80%. Ecco perché, sostengono in molti, gli operatori potrebbero mantenere un atteggiamento volutamente ambiguo nei confronti degli sms spazzatura.
I player della telefonia mobile, però, non calcolano che ¿¿ogni volta che un cliente chiama per lamentarsi dello spam, la telefonata costa all¿operatore fino a cinque euro¿.
Gli sms si sono già resi protagonisti di azioni di spamming, che hanno portato in alcuni casi gravi, fino al bloccaggio della memoria del terminale. I nuovi telefonini, che consentono di navigare in Internet e di ricevere e inviare eMail rendono il rischio ancora più concreto ed estendono il livello di attenzione anche alla diffusione di virus.
Secondo Shearer, anche l¿abbonamento a servizi come il download di suonerie e di notizie flash rende gli utenti vulnerabili ad attacchi di spam.
Alcuni operatori, a dire il vero, sono già corsi ai ripari: lo scorso anno, Vodafone Holland ad esempio, ha messo in commercio dei filtri anti spam per bloccare l¿invio di spam via sms. Il sistema è in grado di riconoscere l”invio di messaggi dal medesimo destinatario e lo blocca in caso si superi un certo numero.
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