Europa
Presentazione a Bruxelles del Rapporto EITO 2004, alla presenza di Erkki Liikanen, Commissario Ue alle Imprese e alla Società dell¿Informazione, Fabio Colasanti, direttore generale della Società dell¿Informazione, e dall¿Italia Antonio Emmanueli, Presidente di Smau, assieme a numerosi ospiti, tra cui Renato Brunetta, parlamentare europeo, Erika Mann, presidente dell¿European Internet Foundation ed i rappresentanti dei principali operatori dell¿industria ICT d¿Europa.
Ospite d¿onore Bruno Lamborghini, Presidente dell¿European Information Technology Observatory (vedi intervista pubblicata contestualmente).
Organizzatore dell¿evento europeo Luigi Gambardella, presidente di Puntoit, a cui abbiamo chiesto un commento di scenario.
Gambardella, quale il messaggio forte di questa manifestazione?
¿Identico al messaggio principale del rapporto EITO 2004 e riguarda i segnali di ripresa del settore ICT.
Dopo due anni di crisi, l”analisi svolta dal rapporto ci indica dati che sono incoraggianti per il futuro. Nonostante non si vedrà una crescita a due cifre, cioè paragonabile a quella di un lustro fa, vi sarà una graduale ripresa e la spinta maggiore sembra arrivare dai servizi di telecomunicazione, che il Rapporto vede crescere fino al 4,3% nei prossimi due anni.
In questo segmento dell”ICT, la crescita del mercato italiano è in linea con quella europea. E le previsioni attestano una crescita del 4,5% nei prossimi due anni.
In particolare, è significativa la crescita degli Utenti internet in Europa, che raggiungeranno 2007 il 69 % della popolazione¿.
E l¿Italia?
¿Per quanto riguarda l” Italia, gli utenti di Internet cresceranno da 23 milioni nel 2003 a 34 milioni nel 2007. La copertura della popolazione crescerà notevolmente, passando dal 39,6 % al 58,8 %.
La ragione della crescita sembra risiedere nella diminuizione dei prezzi dell”accesso e delle apparecchiature e dell”aumento della larghezza di banda.
Un altro elemento fondamentale è la crescita dei tassi stimati di sviluppo delle linee a banda larga DSL.
Le percentuali di sviluppo più elevate si registrano infatti per l”Italia, che passerà da 3 milioni di linee DSL nel 2004 ad oltre 5,5 milioni nel 2006 (con un tasso di crescita annuale pari al 55.9%)¿.
Quindi un futuro tutto a banda larga?
¿E non solo. Dal rapporto EITO emerge che la banda larga, sia su rete fissa che mobile (UMTS), sarà il principale motore della crescita in Europa. Passeremo dall¿attuale 12% delle famiglie che ora dispongono di un accesso a larga banda al 27% nel 2007 in tutto il continente.
Anche i dati sulla telefonia mobile sono in crescita, dati che nel caso italiano registrerà più di 56 milioni di clienti nel 2006, con un tasso annuale di crescita pari al 2,1%.
In generale, la crescita attesa per il mercato italiano dell”Information Technology raggiungerà il 4,1% nel 2005.
Ma non mancano i punti di criticità.
¿Stiamo entrando nel mondo digitale – ha dichiarato Bruno Lamborghini a Key4biz.it ¿ e l¿Europa ha forti possibilità di giocare un ruolo di primo piano in questo nuovo scenario. Ma non dobbiamo perdere il treno¿.
Il Rapporto EITO 2004 include anche un Rapporto Speciale sulla convergenza nel mondo digitale, con particolare riferimento alle prospettive e alle opportunità dei mercati europei.
Ma veniamo ai numeri più rilevanti del Rapporto EITO 2004.
Il mercato ICT europeo, nel 2003 ha mostrato segni di crescita limitati (+0,8%) ma le previsioni indicano una crescita del 3,1% per il 2004 e del 4,4% nel 2005.
Il mercato IT è stato ancora negativo nel 2003 (-1,2%), ma la ripresa è attesa per il 2004 (+2,4%) e nel 2005 la crescita sarà del 4,3%, anche se i servizi IT saranno ancora penalizzati dai tagli ai costi nel settore corporate. Le mercato dell¿hardware conoscerà una lenta ripresa (+1,1% nel valore 2004, ma con una forte crescita nei volumi notebook) e si spera uscirà dal drammatico declino e dalla guerra dei prezzi del 2001-2003.
I profitti delle aziende di telecomunicazioni continuano a mostrare trend positivi (+4% nel 2003 e +4,3% nel 2004 e 2005), trainate dalla forte diffusione degli accessi broadband sia nelle linee fisse (DSL) che in quelle wireless (GPRS,UMTS e Wi-Fi), aprendo la strada ad un più ampio uso di Internet e dei nuovi servizi multimediali.
In ambito europeo, mentre nel 2003 solo Spagna e Portogallo hanno registrato una crescita del mercato ICT superiore al 3%, nel 2004 i mercati più dinamici saranno ancora la Spagna e il Portogallo (+5%), assieme ai Paesi Nordici (+3-4%), alla Gran Bretagna e all¿Italia (+3,2%).
Il mercato francese, in declino nel 2003, registrerà una crescita del 2,7% nel 2004, mentre la Germania passerà da una crescita zero nel 2003 a un +2,4% nel 2004.
L¿EITO 2004 include per la prima volta i dati di mercato e le previsioni per i prodotti elettronici digitali destinati al mercato consumer (forniti in collaborazione con GFK) e per i principali settori della convergenza nel mondo digitale (business e consumer) – dall¿evoluzione delle infrastrutture digitali (telecomunicazioni a banda larga, reti broadcast dal satellite al cavo alla TV digitale terrestre) ai dispositivi e contenuti digitali (dalle comunicazioni all¿intrattenimento-contenuti, alle transazioni). I dati sono stati forniti in collaborazione con Forrester Research.
Le nuove catene del valore aggiunto digitale modificheranno i modelli di business tradizionali e i consueti limiti dell¿industria.
Nel mercato business, i driver saranno la diffusione delle reti integrate e dei sistemi per l¿eBusiness e l¿estensione delle applicazioni dei servizi di eGovernment.
L¿eBusiness, in particolare, è un¿area chiave per l¿aumento della produttività e della competitività delle imprese europee. Il settore presenta però delle restrizioni che vanno dalle condizioni di mercato sfavorevoli ai budget limitati dal risparmio dei costi, dalla svalutazione degli investimenti esistenti alla mancanza di manodopera qualificata.
Tutti questi fattori di fatto condizionano negativamente gli investimenti ICT soprattutto nelle Piccole e Medie imprese.
Il mercato mondiale dell¿ICT nel 2003 è stato valutato 2,070 miliardi di euro (IT 933 miliardi, Telecom 1137 miliardi) e nel 2004 dovrebbe raggiungere 2,160 miliardi di euro (+4,3%), 970 dei quali coperti dal mercato IT (+3,9%) e 1,190 dal quello delle telecomunicazioni (+4,7%).
In particolare l¿analisi stratificata per il 2003 è: 43% servizi carrier, 19% servizi IT, 15% computer hardware, 10% prodotti software, 9% comunicazioni end-user e 4% attrezzature datacom/network.
Il mercato europeo (incluso quello dell¿est Europa) nel 2003 ha raggiunto un valore di 630 miliardi di euro, pari al 30% del mercato globale (Usa 32%, Giappone 12%, resto del mondo 25%).
Del totale, 298 miliardi coperti dall¿IT e 332 miliardi dalle Telecomunicazioni.
Nel 2004, il mercato IT in Europa dovrebbe raggiungere i 306 miliardi di euro (+2,8%) pari al 32% del mercato mondiale (Usa 42%, Giappone 12%, resto del mondo 14%)
Il mercato delle Telecomunicazioni raggiungerà 345 miliardi di euro nel 2004 (+2,9%), pari al 29% del mercato totale (Usa 24%, Giappone 12%, resto del mondo 35%).
Entro il 2005, il mercato ICT nel resto del mondo (in particolare Cina, India e Asia orientale) dovrebbe raggiungere 615 miliardi di euro con una crescita del 10% e una quota di mercato del 27%.
I nuovi Paesi membri dell¿UE (incluse Bulgaria e Romania, ma escluse Malta e Cipro) hanno registrato spese ICT per 37 miliardi di euro (11 miliardi per l¿IT e 26 miliardi per le tlc).
Se paragonato col mercato europeo prima dell¿allargamento, essi rappresentano il 7% nell¿ICT, il 4% nell¿IT e il 9% nelle tlc.
La quota di utenti Internet nella popolazione europea continua a crescere (39%, 191 milioni) nel 2003 e dovrebbe raggiungere il 69% (272 milioni) nel 2007, quando i prezzi di accessi e apparecchi diminuiranno e crescerà l¿ampiezza di banda disponibile.
Il numero di utenti che effettuerà acquisti sul Web sta crescendo (35% nel 2003, 56% nel 2007) grazie al progressivo miglioramento dei sistemi di sicurezza che ha reso la Rete un canale accessibile per lo shopping.
L¿e-commerce (business e consumer) dovrebbe crescere dai 477 miliardi di euro nel 2003 a 2,423 miliardi nel 2007, mentre il mobile commerce passerà da 1 miliardo nel 2003 a 25 miliardi nel 2007.
Le connessioni a banda larga in Europa dovrebbero aumentare da 22 milioni nel 2003 a 62 milioni nel 2007, delle quali il 74% come DSL e il 19% via cavo. La percentuale di linee private passerà dal 12% al 27%, mentre la penetrazione della TV interattiva digitale (satellite, via cavo e terrestre) crescerà dal 20% al 44%.
La penetrazione della telefonia mobile passerà dal 70% al 78% della popolazione tra il 2003 e il 2007 (72% GPRS, 15% GSM, 13% UMTS).
EITO 2004 prende anche in considerazione il mercato europeo di alcuni dispositivi digitali consumer nel passaggio allo scenario digitale.
Le aree più dinamiche nel 2004 rispetto al 2003 sono: Tv a schermo piatto (+112%), lettori MP3 (+111%), fotocamere digitali (+40%), home cinema (35%).
In conclusione, ciò che emerge dal Rapporto EITO 2004 è un messaggio forte.
L¿Europa non deve perdere forza proprio all¿inizio di un nuovo ciclo ICT, che sarà altrimenti guidato dal Nord America e sempre più dalla Cina e dai paesi dell¿Asia orientale.
Nel 2004, l¿anno dell¿allargamento, l¿Unione europea deve rilanciare il programma di Lisbona 2000 per far sì che entro il 2010 il Vecchio Continente diventi la più dinamica Società della Conoscenza al mondo.
I progressi raggiunto verso questo obiettivo, non sono completamente soddisfacenti, come ha recentemente ribadito anche il Presidente della Commissione Europea Romano Prodi riferendosi ai ritardi nella messa in opera del programma da parte dei Paesi membri. Ritardi che non fanno che penalizzare la produttività e la competitività dell¿Europa nel suo complesso.
Una revisione del programma è attesa nel 2004, in vista dell¿identificazione di target più specifici e della determinazione di risultati con una chiara definizione delle responsabilità, ma anche accelerando la rimozione delle condizioni sfavorevoli e promuovendo i fattori pro-attivi.
Quali?
Ampi investimenti nell¿educazione del capitale umano e nella preparazione di nuove figure professionali, con più risorse dedicate alla Ricerca e Sviluppo e all¿innovazione, alla riorganizzazione del mercato del lavoro e alla costruzione di un ambiente veramente competitivo. L¿Europa ha bisogno di orgoglio e visibilità ora!¿.
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