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Il 3G europeo entra nel vivo. E¿ la volta di T-Mobile, divisione del colosso tedesco Deutsche Telekom, che ha già avviato i servizi in Germania e Austria e ha ora annunciato l¿apertura della rete Umts in Gran Bretagna.
In Francia, SFR ha pianificato invece un lancio graduale, che inizierà entro la fine del mese di maggio, ma solo in tre grandi città.
Comincia, dunque, a prendere forma l¿Europa del 3G con sempre più reti aperte ai servizi e un numero crescente di operatori che sperano di poter finalmente cominciare a raccogliere i frutti di anni di pianificazione e investimenti.
Gli utenti di sua Maestà, ad esempio, hanno ora a disposizione ben tre reti Umts: quella di 3 UK che ha anche messo a disposizione i telefonini e quella di Vodafone e di T-Mobile che, però, hanno lanciato il servizio solo per i laptop dotati di una specifica carta di connessione.
La commercializzazione dei telefonini è rimandata a data da destinarsi, dal momento che l¿operatore non ha indicato un termine preciso di rilascio degli apparecchi a supporto della tecnologia.
Anche SFR comincerà aprendo la rete solo per i Pc portatili: l¿operatore fornirà inizialmente i servizi agli utenti business di Parigi, Lione e Lille per poi consentire l¿accesso via telefonino a partire da giugno e solo ai suoi abbonati.
I costruttori, in effetti, sono ancora uno dei maggiori ostacoli alla diffusione su larga scala dei servizi: attualmente, oltre a Nec che ha fornito gli apparecchi a H3G, soltanto Nokia ha messo in commercio un modello – il 7600 ¿ mentre Sony Ericsson debutterà nel settore entro questo trimestre col lancio dello Z1010.
I telefonini, comunque, non sono garanzia di successo: 3 Australia, infatti, ha reso noto che le perdite del gruppo sono raddoppiate nel 2003 a causa delle ingenti spese sostenute per l¿apertura della Rete 3G.
Hutchison Telecommunications (Australia) Ltd, controllata al 58% dal conglomerato asiatico Hutchison Whampoa, ha lanciato i servizi Umts ad aprile 2003. Alla fine dell¿anno, le perdite si sono attestate a 409,8 milioni di dollari australiani, contro i 197,3 milioni dell¿anno precedente, superando anche le attese degli analisti.
Il gruppo si aspettava un po¿ di più dalle vendite del periodo natalizio, che invece si sono attestate al 24% di quanto previsto. In seguito alla pubblicazione dei risultati, tuttavia, il titolo guadagnava in Borsa il 10% a 31 cents, su un mercato sostanzialmente piatto. I vertici della compagnia avevano infatti avvisato gli azionisti di aspettarsi perdite molto pesanti al secondo semestre, vista l¿aggressività con cui si stava cercando di sottrarre clienti ai concorrenti Telstra, Vodafone Group e Optus.
Il periodo difficile, secondo quanto riferito dal gruppo, dovrebbe continuare ancora fino al 2005, quando la società dovrebbe tornare finalmente al profitto. Fino al 2006, 3 Australia ha pianificato spese in conto capitale per 3 miliardi di dollari australiani.
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