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31 milioni di email scambiate nel corso dello scorso anno, 70 mila caselle di posta attive, traffico quadruplicato in due anni (da 10 a 45 milioni di Mbps), gestione elettronica dei documenti della Motorizzazione Civile, informatizzazione dell”Inps e dell”Inail: questi i traguardi dell¿eGovernment italiano descritti da Antonio Chiveri, Amministratore Delegato di EDS Italia, società di servizi di outsourcing per la P.A., nel corso del convegno dedicato al Protocollo Informatico: “Scartoffie addio: l¿utilizzo della rete per l¿innovazione della P.A“.
La Pubblica Amministrazione in Rete, dunque, cresce e tenta di soddisfare al meglio le esigenze del pubblico, dei cittadini, che apprezzano sempre più il fatto di poter trovare moduli e soluzioni on line grazie alla RUPA, la Rete Unitaria della P.A. realizzata e gestita direttamente da EDS.
Grazie all¿utilizzo del Web, Ministeri, Enti Pubblici e Istituzioni Centrali dello Stato non solo hanno modificato in modo rapido ed efficiente l¿organizzazione interna e i servizi ai cittadini, ma hanno anche snellito le procedure che richiedevano lunghe file agli sportelli.
La RUPA, utilizzata da 41 Istituzioni italiane tra le quali spiccano il Ministero dell¿Innovazione Tecnologica, delle Infrastrutture e il Consiglio di Stato, funziona 24 ore al giorno, per tutto l¿anno, grazie all¿apporto di 320 professionisti.
Nel 2003 la Pubblica Amministrazione ha scambiato oltre 31 milioni di eMail (190.000 al giorno), con una crescita esponenziale negli ultimi tre anni (erano 5 milioni nel 2001; 14,5 milioni nel 2002). In particolare, il Ministero della Giustizia utilizza 37.000 caselle di posta generando un traffico di 6 milioni di email all¿anno; il Ministero dell¿Economia e Finanza con 14000 indirizzi genera un traffico di 7 milioni di email; l¿INAIL, che ha 16.000 caselle attive, 10,5 milioni (nel 2002 erano 6,5 milioni di email).
In fatto di eGovernment, inoltre, l¿Italia batte gli Stati Uniti nelle dichiarazioni annuali dei redditi in formato elettronico, ma anche nel numero di versamenti fiscali telematici.
Secondo quanto dichiarato dal ministro per l”Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca, dal confronto tra i risultati italiani e quelli statunitensi ci sono indicazioni ¿¿in netta controtendenza con la dinamica mondiale della supremazia tecnologica¿.
Nel 2002 in Italia, infatti, quasi il 100% delle dichiarazioni dei redditi veniva ricevuto in formato elettronico, contro il 38% negli USA, dove il 62% delle dichiarazioni continuano ad essere compilate e trasmesse con il metodo tradizionale.
Il nostro Paese batte gli Usa anche nei pagamenti telematici ¿ o ePayment: negli USA sono stati 800 mila su una platea potenziale di 11 milioni (pari ad una percentuale del 7%), mentre in Italia sono stati 70 mila su circa 630 mila, vale a dire il 9%.
L¿eGovernment in Italia, è dunque una realtà tangibile e all¿avanguardia, anche in considerazione dei progressi significativi maturati in pochi anni.
Il 12 gennaio 2004 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la Direttiva del 27 novembre 2003 sull¿impiego della posta elettronica nelle pubbliche amministrazioni, che prevede, tra le altre cose, l¿adozione, entro la fine della legislatura, della posta elettronica per tutte le comunicazioni interne alla pubblica amministrazione.
La quota di dipendenti pubblici dotati di Pc è passata dal 70% del 2000 all¿86% del 2002; il numero di dipendenti con casella di posta elettronica è cresciuto dal 24% del 2001 al 40% del 2002, a circa il 60% del 2003.
A ciò è da aggiungere la grande diffusione dell”utilizzo della firma digitale e della posta certificata come strumenti avanzati per la comunicazione fra PA con i cittadini ed in particolare le imprese e i professionisti.
L¿uso di queste applicazioni, secondo i dati forniti da Stanca, ha consentito alle aziende un risparmio di diverse centinaia di milioni di euro l”anno per minori oneri di spedizione, gestione, archiviazione e spostamenti.
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