Europa
I problemi ci sono ancora, la mancanza di telefonini compatibili e l¿affidabilità delle reti è ancora tutta da testare, ma gli operatori europei non vogliono più rimandare il passaggio all¿Umts, nella speranza che i servizi dati si confermino profittevoli come pronosticato dagli analisti.
Dopo H3G in Italia e Gran Bretagna, Tim in Grecia e Vodafone (che in Italia, Germania e Gran Bretagna ha aperto le reti solo per i Pc), è ora la volta dell¿operatore mobile francese SFR che, per primo in Francia, ha reso noto il programma di lancio dei servizi 3G che partiranno in modo graduale entro il secondo semestre di quest¿anno.
SFR, controllato da Vodafone e Vivendi, partirà col 3G a giugno in 3 città ¿ Parigi, Lione e Lille ¿ solo per gli utenti professionali dotati di Pc portatile. In autunno i servizi saranno estesi anche al grande pubblico e in altre due città: Nantes e Tolosa.
L¿operatore, dunque, adotta la strategia della controllante britannica e aggira l¿ostacolo della mancanza di telefonini proponendo l¿allacciamento alla rete solo ai portatili equipaggiati di Connect Card.
Quanto ai servizi al pubblico, un primo gruppo selezionato di clienti avrà un accesso in anteprima a Vodafone Live! dopo l¿estate, mentre l¿offerta commerciale vera e propria partirà da novembre in 10 grandi città, per una copertura del 30% della popolazione.
SFR non ha rilasciato altri dettagli riguardo la copertura della popolazione e ha semplicemente indicato di sperare di raggiungere 10 mila clienti a settembre.
L¿operatore, tuttavia, ha dichiarato che non esiterà a rivedere il calendario di lancio se si accorgesse che il servizio non risponde a criteri essenziali quali la continuità del servizio nel passaggio dalla rete Gprs a quella Umts.
Questi inconvenienti sono stati l¿ostacolo principale al successo di Hutchison in Europa e DoCoMo, per la prima versione di FOMA, in Giappone.
SFR ha anche promesso di fornire una vasta scelta di terminali bi-mode, ossia compatibili sia alle reti 2G che a quelle 3G. Al momento non esistono telefonini che rispondono a queste caratteristiche: l¿unico apparecchio è stato prodotto da Nokia e non è ancora stato messo a punto.
Molti produttori sono già a lavoro, ma poco importa ¿ ammette il direttore generale di SFR Pierre Bardon ¿ perché l¿Umts non è soltanto una questione di scelta di apparecchio. Il suo lancio deve in primo luogo risolvere ¿¿i problemi di capacità incontrati dall¿operatore in alcuni agglomerati e permettere agli operatori di resistere al calo dei profitti dei servizi vocali¿.
L¿Umts dovrà dunque permettere almeno di mantenere costante il livello di Arpu (ricavo medio mensile per utente) con un rinforzamento dei dati, per questo, dice ancora Bardon, accelerare la velocità di trasmissione è essenziale. Ancora più essenziale, però, è assicurarsi che l¿utente non vada incontro a spiacevoli inconvenienti quando gli si è assicurato un servizio ottimizzato.
Per questo, SFR ha anche indicato di voler investire 3 miliardi di euro nel miglioramento delle reti entro i prossimi 10 anni. 440 milioni saranno spesi già quest¿anno, con le fornitura affidate a Nokia e Siemens.
Le licenze 3G in Francia sono state assegnate nel maggio 2001 a Orange e SFR che si sono assunti l¿impegno di coprire l¿80% della popolazione entro otto anni dal rilascio. Le licenze sono state pagate 551 milioni di dollari l¿una. Una terza licenza è stata poi assegnata a Bouygues Télécom.
I servizi dovevano partire lo scorso anno, ma nessun operatore è riuscito a completare i lavori.
Orange, controllato da France Telecom prevede ugualmente il lancio entro la fine del 2004, ma comunicherà le date ufficiali alla fine del mese, nell¿ambito del “GSM World Congress”.
Bouygues Télécom, invece, non ha ancora rivelato i suoi piani a proposito di Umts.
Per ulteriori approfondimenti, leggi:
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