Italia
Il presidente dell”Autorità per le Comunicazioni, Enzo Cheli, ha espresso un giudizio complessivamente positivo sulle modifiche apportate al Decreto salvareti.
Cheli, ascoltato dalle Commissioni Trasporti e Cultura della Camera, ha ¿promosso¿ l”emendamento. Le modifiche apportate dal Senato al Decreto, secondo il presidente dell¿Agcom, hanno ¿molto chiarito il quadro dell”accertamento delle condizioni e anche molto semplificato il lavoro dell”Autorità¿.
Cheli ha evidenziato di aver riproposto, nel corso dell”audizione, le valutazioni complessive già esposte precedentemente sul Decreto legge alla Camera e al Senato, esprimendo anche soddisfazione per il fatto che ¿alcune delle richieste da noi avanzate al Senato sono state raccolte¿.
Circa invece gli emendamenti al DL approvati al Senato, in particolare quelli relativi alla copertura del 50% della popolazione dal digitale terrestre, su cui non si era ancora pronunciato, Cheli ha spiegato ¿che hanno molto chiarito il quadro dell”accertamento delle condizioni e anche molto semplificato il lavoro dell”Autorità che ora, almeno sulla copertura delle reti ha una indicazione molto meno ambigua e imprecisa di quella del testo originale¿.
Il presidente ha proseguito facendo presente che il nodo della copertura è chiarito nel Decreto con la sostituzione del termine ”coperto” con ”raggiunto”.
Cheli ha aggiunto che la copertura è una potenzialità di rete e la nozione di pluralismo che emerge anche dalle sentenze della Corte costituzionale ¿¿è una nozione di pluralismo potenziale, rispetto a cui non ci siano impedimenti tecnologici all”accesso¿.
Tuttavia rimane ancora un punto interrogativo, quello sul tema delle sanzioni, per cui il presidente ha ribadito la domanda di ulteriori precisazioni, in particolare sulle sanzioni che l”Autorità può adottare nel caso in cui la verifica abbia esito negativo.
Aggiungendo, con una nota polemica, che se i chiarimenti non dovessero arrivare ¿abbiamo gli strumenti interpretativi per risolvere i problemi”¿.
Soddisfazione per l”audizione è stata espressa dal relatore Paolo Romani (FI), presidente della Commissione Trasporti. ””Come relatore del provvedimento – ha detto – posso dire che è stata un”audizione positiva e soddisfacente¿.
L”ufficio di presidenza delle Commissioni Trasporti e Cultura della Camera ha deciso di procedere nell”esame del Decreto salvareti, accantonando quello della legge Gasparri e, su richiesta dell”opposizione, di ascoltare questa mattina, il presidente dell”Authority che, in una precedente audizione, non aveva risparmiato le sue critiche al provvedimento.
In particolare il presidente Cheli aveva chiesto tempo fa che fossero precisati meglio i tre parametri in base ai quali l¿Agcom dovrà effettuare la sua verifica sulla diffusione della Tv digitale.
Cheli aveva detto chiaro e tondo che il riferimento all¿articolo 2 comma 7 della legge Meccanico non era sufficiente e che la norma così come era formulata avrebbe potuto non permettere di mandare sul satellite una Tv (Rete4) o togliere la pubblicità ad un¿altra (Rai3). Né del resto era pensabile che fosse la stessa Authority a “intepretare” in modo estensivo la norma, perché “si toccano questioni di rilevanza costituzionale che prevedono una riserva assoluta di legge” e quindi non era permesso ad una semplice amministrazione intervenire con interpretazioni normative.
L”ufficio di presidenza ha fissato ieri, alle 15 di martedì prossimo, 10 febbraio, il termine per la presentazione di emendamenti al DL.
¿I due provvedimenti, il decreto e la Gasparri – ha detto Paolo Romani – stanno in piedi da soli. Ora esaminiamo il decreto. L”esame della legge riguarderà gli articoli dall”8 al 29, non ancora affrontati dall”aula di Montecitorio. I tempi e le modalità di questo esame lo decideremo in un successivo ufficio di presidenza¿.