Italia
Continua a slittare la comunicazione al mercato dei dati finanziari aggiornati di Finmatica, la società di software al centro anche di una inchiesta della Procura di Brescia e alla quale la Consob ha richiesto di informare il mercato fin dal 20 gennaio scorso.
Il documento presentato ieri all¿Autorità italiana di Borsa è ritenuto ancora insufficiente e non redatto nei termini richiesti dall”organo di controllo agli amministratori indipendenti di Finmatica Michele Carpaneda e Enrico Marinelli.
“Il comunicato non è stato redatto nei termini richiesti dall”Autorità“, ha spiegato una fonte vicina alla Commissione.
¿Oggi è arrivata una bozza, ma non un comunicato redatto secondo i termini richiesti e consoni all”informativa di mercato¿, ha spiegato la stessa fonte.
Si tratta delle informazioni aggiornate, chiare e dettagliate sulla posizione finanziaria netta di fine gennaio, sull”indebitamento, sulla controllata Finmatica Real Estate e sul Fondo Geval di Generali Vita.
Il titolo rimane così ancora sospeso dalle contrattazioni, mentre sul versante giudiziario l”udienza del riesame per il provvedimento di custodia cautelare emesso per il fondatore Pierluigi Crudele e per l”ex Ad Fabio Bottari, prevista per ieri, è stata aggiornata a oggi.
Gli uomini sono agli arresti domiciliari da sabato 24 gennaio, indagati aggiotaggio, false comunicazioni sociali e ostacolo all”esercizio delle funzioni degli organi di vigilanza.
Secondo alcune indiscrezioni provenienti da ambienti finanziari, ¿il Gruppo di lavoro sta facendo le prime verifiche¿ e questo ha portato all”ennesimo slittamento.
Ieri gli amministratori hanno anche incontrato i rappresentanti delle banche esposte nei confronti del Gruppo di Brescia. Secondo alcune voci, la società maggiormente esposta verso Finmatica dovrebbe essere Capitalia.
Si fanno anche i nomi di Unicredit, Banca Intesa, Banca popolare di Lodi, BNL, Antonveneta, Credem e Meliorbanca tra i probabili creditori.
A metà gennaio la società di software aveva dichiarato che l”indebitamento netto al termine dell”esercizio 2003 ammontava a quasi 77 milioni di euro entro i 12 mesi, mentre su un orizzonte superiore all”anno l”indebitamento netto sarebbe ammontato a 47,7 milioni.
La società ha scelto come adviser lo studio Poli, lo studio Bonelli Erede Pappalardo e Price Waterhouse Cooper, oltre allo studio Libonati Jaeger, riferisce una fonte bancaria che dà atto di un incontro svoltosi ieri tra i nuovi vertici del gruppo e i rappresentanti di 40 banche.
Con l”incarico ricevuto da Finmatica, PricewaterhouseCoopers svolge in pratica per la società informatica lo stesso ruolo affidatole lo scorso dicembre da Enrico Bondi sin dall¿inizio al vertice di Parmalat.
Si tratta dell”incarico, cioè, di ricostruire e verificare la reale situazione contabile della società, pur con i dovuti distinguo tra i due casi.
Quanto allo studio Bonelli Erede Pappalardo, si dovrà occupare in particolare degli adempimenti legati alla legge 231/2000, quella che ha introdotto la responsabilità amministrativa delle società nel caso di reati commessi dai dipendenti nell”interesse dell”azienda.
Il giro d”orizzonti di Finmatica nell”incontro milanese con il mondo bancario, secondo quanto si è appreso, sarebbe stato di natura esplorativa.
Per approfondimenti leggi:
Tiscali: crescono gli abbonati Adsl, ma il mercato spaventato dall¿ ¿effetto Crudele¿
ICT nella bufera: bilanci bugiardi, conti roventi e ruolo dell¿innovazione
Finmatica: Crudele e Bottari difendono il loro operato davanti al gip, smentiti però dalle prime indiscrezioni
Finmatica: Fitch nel mirino della Procura. Domani gli interrogatori di Crudele e Bottari
Finmatica va verso il nuovo Cda. I vertici chiedono altro tempo alla Consob e il titolo rimane sospeso
L¿Ict nel caos: dopo le dimissioni del presidente di Finmatica, sospensione prolungata in Borsa