Europa
Il gigante tedesco dei media, Bertelsmann, condannato a versare più di 209 milioni di euro a due ex dirigenti per il ruolo che hanno avuto nella nascita del fornitore d¿accessi a Internet, Aol Europe, si è rifiutata di pagare quanto dovuto, minacciando una nuova azione legale.
E¿ stato i legale del Gruppo, Ulrich Koch, a informare la stampa di questa decisone.
In un comunicato dell¿azienda, l¿avvocato ha dichiarato che la società intende dar battaglia ¿a questa sentenza, che si basa su una storia menzognera¿.
Nel dicembre scorso, un jury di Santa Barbara, California, ha condannato la società tedesca per essere venuta meno a degli obblighi contrattuali.
Due ex dirigenti della società hanno trascinato Bertelsmann e il suo ex presidente, Thomas Middelhoff, in tribunale per essere stati danneggianti con la vendita di Aol Europe, avvenuta nel 2000.
Secondo l¿avvocato Bill Price che rappresenta i ricorrenti Jan Henric Buettner e Andreas von Blottnitz, una nuova sentenza intervenuta venerdì scorso, avrebbe accordato a ciascun dei suoi clienti una somma di 104,6 milioni di euro.
Il verdetto del giudice James Brown chiarisce il precedente reso a metà dicembre, che non chiariva dettagliatamente l¿esatto montante del risarcimento dovuto da Bertelsmann.
Nell¿occasione della prima sentenza, dalla sua sede tedesca, Bertelsmann aveva già criticato la giustizia americana.
Un portavoce del Gruppo, aveva spiegato alla stampa che i fatti si erano sviluppati diversamente e nel rispetto del diritto tedesco.
Aggiungendo che la società intendeva adesso ricorrere in appello, nell¿ipotesi la sentenza fosse confermata.
Cosa che è poi avvenuta.
I due ex dirigenti dovrebbero arrivare a ottenere, calcolando anche gli interessi sulla somma, circa 24,4 milioni di euro.
Jan Henric Buettner e Andreas von Blottnitz sostengono infatti di aver avuto un ruolo attivo nel 2000 nella cessione ad Aol della quota del 50% detenuta dai tedeschi nell¿Isp Aol Europe.
Grazie a questa operazione, il gigante tedesco aveva incassato 6,75 miliardi di dollari.
I due uomini sostengono che Thomas Middelhoff, che ha lasciato i vertici di Bertelsmann nel luglio 2002, gli aveva promesso con una sorta di Gentlemen¿s Agreement, una quota in Aol Europe, in cambio dei loro servizi, ma l¿ex CEO non ha mai rispettato questo impegno.
Bertelsmann ha detto stamani che chiederà un nuovo processo.