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L¿Isp italiano Tiscali supera le proprie aspettative e registra una larga crescita di abbonati Adsl.
Al 31 dicembre 2003 gli utenti broadband della società di Renato Soru erano 840.000.
Superato quindi l”obiettivo di fine anno, che era stato comunicato al mercato dalla stessa azienda.
L¿azienda sarda pensava inizialmente infatti di poter arrivare a 800.000 abbonati, mettendo a segno una crescita del 40% rispetto al terzo trimestre 2003.
L”ulteriore accelerazione nel 2004, con un tasso medio di crescita settimanale di circa 35.000 nuovi utenti Adsl (+77% rispetto alla media settimanale del quarto trimestre 2003) ha consentito a Tiscali di raggiungere lo storico traguardo di quasi 1 milione di abbonati alle sue linee Adsl.
La notizia non ha però avuto alcuna ripercussione a Piazza Affari, dove invece il titolo perdeva nel pomeriggio quasi quattro punti percentuali a 4,95 euro.
Alcuni analisti hanno tentato di dare una spiegazione alla situazione, che potrebbe essere riconducibile alla crisi del settore Ict, confermata anche dai risultati insoddisfacenti della francese Wanadoo.
In tarda mattinata, il titolo dell”Isp perdeva al Numtel il 2%, cedendo il 3,54% a 4,96. Il DJ Stoxx dei tecnologici europei era poco variato.
Un¿analista che ha preferito rimanere anonimo, ha attribuito la lentezza in Borsa, proprio alla crisi del fornitore d¿accessi francese.
“Wanadoo ha dato risultati deludenti e mina la credibilità del settore Isp“, ha detto l¿analista, “aspettiamo notizie confortanti e finché non arrivano, questo alimenta lo scetticismo”.
La società Internet, controllata al 71% da France Telecom, ha annunciato oggi una crescita del 26% dei ricavi annui a 2,617 miliardi, registrando una frenata nel quarto trimestre quando il fatturato è salito del 13% a 711 milioni.
Le vendite annue sono leggermente inferiori alle stime di nove analisti, che avevano previsto ricavi per circa 2,65 miliardi di euro, ma sono in linea con gli obiettivi della stessa Wanadoo.
L”analista ricorda che i recenti dubbi, “peraltro molto poco credibili” e smentiti con forza dalla società, sulla trasparenza e le possibilità di ripagare il bond in scadenza, hanno allontanato investitori dal titolo.
In realtà c¿è da fare anche un altro tipo di valutazione: quanto ha pesato su questa situazione il recente crac di Finmatica?
Sicuramente i recenti fatti che si sono determinati ai vertici della società di software applicativo hanno spaventato tutti gli investitori dell¿Information Technology.
Il Nuovo Mercato italiano, salito nel corso del 2003 di un 25%, sembrava avviato verso una nuova stagione di resurrezione quando ¿l”effetto Crudele¿, fondatore di Finmatica, ha cominciato a fermare la corsa del Numtel.
Le ipotesi più accreditate e ragionevoli di questo stop sono da addebitare quindi anche alla presenza su quel listino di altre società potenzialmente a rischio.
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