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Il mercato dei servizi 3G nelle regioni dell¿area Asia-Pacifico si è affacciato nel 2004 con uno scenario decisamente in chiaro-scuro: le cose sono andate meglio del previsto per NTT DoCoMo. Risultati al di sotto delle attese, invece, per due colossi mondiali come Hutchison Whampoa e Vodafone.
Ma prima le buone notizie: DoCoMo ha appena reso noto di aver raggiunto l¿obiettivo di due milioni di abbonati ai servizi di terza generazione due mesi prima del previsto.
Certo, i servizi FOMA (Freedom Of Mobile Multimedia Access) sono stati lanciati due anni e mezzo fa, ma finalmente pare che abbiano preso piede e negli ultimi quattro mesi il numero di utenti è praticamente raddoppiato.
Tutto questo per merito della più vasta scelta di modelli 3G e dell¿ampia copertura territoriale raggiunta.
La tecnologia FOMA è basata sullo standard W-CDMA (Wideband-Code Division Multiple Access) e può teoricamente arrivare a una velocità massima di trasferimento di 2 Mbit al secondo.
L¿operatore giapponese, primo in Giappone per numero di utenti, ha dedicato ingenti investimenti nella costruzione delle reti wireless, pianificando l¿installazione di almeno 1,600 nuove stazioni base nelle fermate e nei negozi della metropolitana entro la fine di marzo. All¿inizio di quest¿anno, ha inoltre dichiarato di voler investire altri 227 milioni di euro (37 miliardi di yen) entro il 2005 per sostenere i costruttori nello sviluppo nuovi software per i cellulari di terza generazione.
Passo ritenuto essenziale per invogliare gli utenti all¿acquisto di telefonini che supportano lo standard Foma, che non riesce a tenere il passo dell¿i-mode che dal 1999 ha conquistato circa 40 milioni di utenti e in Italia viene proposto da Wind.
Il numero di abbonati ai servizi 3G di DoCoMo, che per primo ha lanciato il servizio di terza generazione W-CDMA nel 2001, ha superato la scorsa settimana quota 1,7 milioni.
Di basso profilo invece il debutto nel 3G del conglomerato Hutchison Whampoa (H3G) i cui telefonini sono stati accolti con una certa apatia, così come è successo anche sui mercati europei.
L¿operatore aveva più volte annunciato la partenza dei servizi a Hong Kong, salvo poi posticiparla diverse volte: il debutto del 3G a Hong Kong è avvenuto il 27 gennaio, con un ritardo di oltre 7 mesi sulla tabella di marcia.
Proprio come è successo in Italia e Gran Bretagna dove il lancio, atteso per la fine del 2002, è stato posticipato a causa di alcuni difetti ai software, alle batterie poco resistenti ella scarsa copertura del territorio. Il lancio è stato effettuato a marzo dello scorso anno, ma i risultati sono stati inferiori alle attese a causa ¿ dice il gruppo ¿ della carenza di apparecchi.
Amara delusione anche per Vodafone KK (ex J-Phone), la filiale in Giappone di Vodafone, che ha aperto la sua rete di terza generazione il 20 dicembre con la previsione di raggiungere 1 milione di clienti entro il 2004.
Il Giappone è il Paese dove la compagnia britannica ha speso di più in investimenti, ed è però l¿unica regione in cui l¿Arpu (il ricavo medio mensile per utente) è sceso su base annua.
Sugli altri mercati, l”Arpu è comunque salito tranne che in Germania. In Italia, il ricavo medio per ogni abbonato, è aumentato di 4 euro a 359 euro.
J-Phone ha fatto il suo ingresso nel mercato mobile giapponese circa un anno più tardi della diretta rivale DoCoMo e otto mesi dopo l”altra concorrente KDDI, ma spera di poter differenziare le proprie offerte grazie al supporto del colosso internazionale Vodafone.
All¿inizio di questo mese, anche Singapore Telecommunications Ltd. (SingTel), il maggiore operatore mobile di Singapore si è vista costretta ad annunciare il rinvio del lancio dei servizi commerciali per la mancanza di apparecchi compatibili con la tecnologia.
SingTel, controllata a maggioranza dal governo di Singapore, ha stretto un accordo di collaborazione con DoCoMo per lo sviluppo di servizi multimediali e reti wireless local.
Queste sono le premesse della terza generazione nei Paesi asiatici.
In Europa, i servizi commerciali di terza generazione sono stati lanciati solo da H3G e hanno riscosso molto meno successo di quanto il gruppo guidato dal magnate Li Ka-Shing si aspettava.
Vodafone per il momento ha aperto la rete in fase sperimentale, per consentire l¿accesso ai clienti aziendali attraverso una Connect Card utilizzabile esclusivamente con il Pc. Il servizio è partito solo in Italia, Germani e Gran Bretagna.
Per ulteriori approfondimenti leggi:
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