Europa
Manca ormai poco tempo alla decisione della Commissione Ue nei confronti del gigante dei software Microsoft, ma ancora da Bruxelles non si hanno notizie certe.
Una fonte europea avrebbe comunque rivelato che il consigliere generale del Gruppo di Redmond, Bradford Smith, si è più volte incontrato con il Direttore generale Ue per la Concorrenza Philip Lowe, con l¿intenzione di trovare un¿intesa.
L”Antitrust Ue sostiene che il colosso informatico Usa ha violato e continua a violare le norme europee sulla concorrenza abusando della propria posizione dominante nel mercato dei server di fascia bassa e dei software multimediali.
Bruxelles muove due grosse critiche al gigante americano.
Da una parte, ritiene che Microsoft estenda la propria posizione dominante dai Pc ai server di gamma (computer utilizzati per fornire dei servizi di base ai Pc nelle reti d¿impresa), impedendo ai produttori di software di server d¿aver accesso alle informazioni tecniche necessarie per il dialogo con i prodotti Microsoft.
D¿altra parte, la Commissione ritiene che ¿legando¿ il suo software Windows Media Player al suo sistema operativo Windows, il Gruppo americano ¿indebolisca la concorrenza¿, ¿soffochi l¿innovazione e riduca in definitiva la scelta degli utenti¿.
Dalla sua, la società di Gates si difende sostenendo che il suo software Windows domina nel settore personal computer, ma le sue azioni non costituiscono una violazione di legge.
Sempre secondo la stessa fonte comunitaria, però, alcune decisioni contrarie a Microsoft sarebbero state già prese.
Martedì scorso, il portavoce del Commissario Monti, Amelia Torres, ha dichiarato infatti che sarebbe già pronta una bozza, ¿ciò non deve destare sorpresa ¿ ha commentato – dopo che l”intera indagine è andata avanti per un tempo sufficientemente lungo. Il passo finale è stata l”audizione a novembre e ora dobbiamo concludere¿.
Microsoft in realtà vorrebbe evitare una multa, perché questa confermerebbe in modo ufficiale che il Gruppo si è comportato scorrettamente.
Ma sembra proprio che la Ue sia vicina dal prendere una soluzione di questo tipo.
Secondo il Wall Street Journal, che alcune settimane fa citava un documento riservato della Commissione, in caso di sconfitta legale, Microsoft rischierebbe sanzioni antitrust straordinarie.
La normativa Ue potrebbe portare fino alla comminazione di una sanzione di circa 2,8 miliardi di euro, multa senza precedenti, e costringere gli uomini di Bill Gates a scorporare le applicazioni multimediali da Windows e a rivelare i segreti di programmazione dei server.
In base al regolamento comunitario la sanzione massima che la Ue può infliggere a una impresa é pari al 10% del fatturato globale. Nel caso di Microsoft, quindi, circa 3,2 miliardi di dollari. Nella pratica, queste sanzioni variano tra lo 0,1% e poco più dell” 1%.
Secondo alcune indiscrezioni, sarebbe proprio questo il contenuto della bozza di verdetto preparata dall”Antitrust Ue, che ricalcherebbe le conclusioni contenute nella ¿dichiarazione di addebiti¿ inviata dall” Antitrust Ue alla Microsoft lo scorso agosto.
Sicuramente per un¿azienda come Microsoft, che vanta risorse per 53 miliardi di dollari, rispetto ai 49 mld di sei mesi fa, pagare non è un problema, ma è il significato che questo verdetto avrà per i competitor che preoccupa il colosso dei software.
La Commissione sta infatti lavorando duramente da mesi per stilare un documento formale contro Microsoft che ne individui dettagliatamente le violazioni e stabilisca un precedente per il futuro.
La Commissione vuole che Microsoft fornisca ai concorrenti abbastanza informazioni da consentire ai loro server di funzionare con Windows alla pari di quelli di Microsoft.
Cosciente dei rischi di eventuali ricorsi alla giustizia, sia da parte di Microsoft che dei suoi competitor molto attenti a questa indagine, la Commissione sta moltiplicando le precauzioni, in modo da arrivare a una decisione che sia la più solida possibile e non corra il rischio di essere rigettata dalla Corte di Giustizia Ue, nel caso di eventuale ricorso da parte di Microsoft o altre parti coinvolte nell¿inchiesta.
In ogni caso, la commissione Ue ¿non è contraria ad un accordo che sia apertamente nell”interesse dei consumatori¿. Ad affermarlo è stato proprio ieri il commissario Ue Monti all”uscita dell”Europarlamento. Sul caso Microsoft, ha sottolineato Monti, ¿si sta arrivando a una decisione. Il tempo scorre via veloce. Comunque – ha detto – siamo vicini ad una soluzione¿.
Il commissario ha confermato l”esistenza della bozza di verdetto conclusivo dell”Antitrust Ue sull”inchiesta avviata contro il colosso statunitense: ¿stiamo arrivando alla conclusione del caso¿
Ma sollecitato a chiarire alcuni dettagli del caso, Monti ha risposto con un ¿no comment¿.
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