Europa
Vodafone, il colosso britannico delle comunicazioni mobili, ha chiuso il terzo trimestre 2003 con 4,3 milioni di nuovi clienti, la crescita maggiore degli ultimi tre anni che porta il totale a 130,4 milioni di abbonati.
In Italia, tra settembre e dicembre, il gruppo ha registrato oltre 600 mila nuovi abbonamenti, mentre l¿Arpu ( il ricavo medio mensile per utente) è salito dai 355 euro di settembre a 359 euro a fine dicembre.
L¿incidenza di Sms e Dati sui ricavi da servizi a dicembre 2003 è pari al 12.7 %, in crescita rispetto al 12.2% di fine settembre 2003. Nel solo mese di dicembre tale incidenza ha raggiunto quota 14.7%. I clienti Vodafone Live in Italia a fine dicembre hanno raggiunto quota 780.000.
I dati – sottolinea l”amministratore delegato, Arun Sarin – sono leggermente migliori delle aspettative e rappresentano una forte base per l”anno in corso.
Oltre che la trimestrale la comunità internazionale aspetta però di sapere quali siano le mosse del gigante in ambito internazionale, dopo le sempre più insistenti voci che lo vorrebbero in corsa per l¿acquisizione di AT&T Wireless (vedi Scheda ).
I rumors sarebbero stati legittimati anche dalle dichiarazioni di Sarin il quale ha confermato che Vodafone starebbe guardando con attenzione al mercato statunitense del wireless in primo luogo ¿¿nell¿ottica di creare valore per gli azionisti¿, nonché per valutare le possibili alternative.
Il commento del CEO rompe dunque il silenzio sulla controversa questione: molti analisti, e a dire il vero anche molti risparmiatori, non vedono infatti di buon occhio l¿eventuale acquisizione del colosso usa, terzo operatore del wireless Usa, messo in vendita a una cifra che si aggira intorno ai 30 miliardi di dollari.
Prima di tutto per l¿entità dell¿investimento, in secondo luogo perché l¿operazione sarebbe molto complicata: Vodafone infatti è già presente sul mercato Usa con una partecipazione del 45% nel capitale del primo operatore mobile nazionale, Verizon Wireless.
La rete di Verizon, però, è CDMA, mentre quella di AT&T è GSM, e darebbe dunque a Vodafone la possibilità di aggiungere un prezioso tassello alla propria rete globale. Inoltre ¿ e non è un segreto ¿ Vodafone punta sempre a ottenere una quota di controllo.
Il termine ultimo per presentare un¿offerta è il 13 febbraio. Le altre società interessate all¿acquisto sono Cingular, NTT DoCoMo e Nextel.
Sarin ha anche confermato il grande interesse verso l¿operatore francese SFR (attualmente controllato al 44% in joint-venture con Vivendi) e verso i mercati dell¿est Europa: il gruppo, già presente in Polonia, Croazia, Ungheria e Slovenia, ha reso noto di voler espandere la copertura nella territorio e voler incrementare le quote nel capitale delle filiali locali.
¿Niente è imminente, ma l¿interesse è alto¿, ha concluso Sarin.
Per quel che riguarda il 3G, Vodafone ha lanciato le offerte commerciali soltanto in Giappone. Il risultato, tuttavia è stato deludente, visto che quello nipponico è stato l¿unico mercato in cui Vodafone ha visto scendere l¿Arpu.
La causa, al solito, apparecchi al di sotto delle aspettative dei super tecnologici utenti giapponesi.
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