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Le reti Wi-Fi londinesi hanno fatto significativi progressi in termini di sicurezza. Lo rivela la BBC, in base ai dati forniti dalla RSA Security, secondo cui il livello di sicurezza delle reti wireless aziendali nella City è migliorato in modo evidente negli ultimi 12 mesi.
La società, esperta nel settore della sicurezza digitale, ha dichiarato che ben il 66% dei network presi in esame utilizzano il sistema di criptaggio integrato nello standard Wi-Fi per prevenire gli accessi non autorizzati.
Secondo l¿ultimo studio del genere, soltanto il 37% delle reti utilizzava questo standard.
Ovviamente, non tutto è perfetto: molte aziende, infatti, continuano a compiere diversi errori, lasciando le loro reti vulnerabili ad attacchi hacker.
Le reti wireless sono molto apprezzate per la loro praticità: sono infatti semplici da installare ed eliminano il bisogno di costose operazioni di cablaggio. I segnali radio trasmessi, però, oltrepassano spesso le pareti degli edifici, lasciando la porta aperta ai pirati informatici.
Al momento comunque le aziende londinesi non sembrano essere scoraggiate da questi dettagli, dal momento che dall¿ultima ricerca, il numero di reti Wi-Fi aziendali è cresciuto del 235%.
Molte di esse supportano il sistema di sicurezza Wired Equivalent Privacy (WEP), ma molte altre ¿ almeno 300, secondo RSA – sono ancora carenti da questo punto di vista.
Il 2004, inoltre, sarà l¿anno decisivo per lo sviluppo dello standard 802.16, noto come Wimax: la Intel ha annunciato l¿avvio dei test della nuova tecnologia che garantirà l”accesso a Internet con la stessa efficienza della fibra ottica e la sua intenzione di collaborare con gli altri protagonisti del settore – tra cui Airspan Networks, Alvarion, Aperto Networks e Redline – per ridurre sensibilmente i costi e aumentare la disponibilità delle sia delle reti WLAN (Wireless Local Area Networking) 802.11 che WMAN (Wireless Metropolitan Area Networking) 802.16.
In passato, molti vendors hanno ignorato la possibilità di investire nell¿802.11 e crearsi una nicchia di mercato principalmente per l¿alto costo dei prodotti, per la limitatezza degli end-users, e per la scarsa necessità di sviluppare Internet ed Intranet. Il nuovo standard 802.16a offrirà a queste compagnie la possibilità di una seconda partenza.
I sistemi Wimax, spiega Sean Maloney, general manager della divisione wireless di Intel, rappresentano un complemento delle reti WLAN, permettono la connessione degli hotspot 802.11 a Internet, e forniscono un”alternativa wireless alla connettività a banda larga dell”ultimo miglio per gli utenti aziendali e domestici per distanze fino a 50 km, e velocità di trasferimento di 70 MBytes/sec.
La visione anticipata da Intel prevede la distribuzione di silicio basato su standard per il networking WLAN e l”hardware WMAN 802.16 interoperabile e a costi contenuti. Il silicio 802.16 – che sarà certificato da WiMAX Forum, l”organismo che controlla la compatibilità e l”interoperabilità della tecnologia 802.16, verrà sviluppato e distribuito da un ecosistema in crescita di produttori di apparecchiature e service provider wireless.
Intel ¿ ha dichiarato Maloney – ha investito 300 milioni di dollari l”anno scorso sui chip Centrino, ottimizzati per il wi-fi e 4 miliardi di dollari nel settore delle comunicazioni senza fili. La società di Santa Clara, in California, ha testato l”efficienza della tecnologia Wimax connettendosi, a 7Mbit al secondo, con un ricevitore posizionato a 20 km di distanza, nelle colline vicino la Silicon Valley
Maloney si dice infatti convinto che l”espansione delle tecnologie senza fili è paragonabile a quella di Internet nella metà degli anni ”90. I prossimi dieci anni saranno definiti dalla banda larga wireless.
L¿interesse delle aziende di settore verso la nuova tecnologia cresce sempre più, con British Telecom e Siemens ¿ dopo AT&T (vedi scheda) e Nextel ¿ che hanno annunciato la loro disponibilità ad avviare i test sullo spettro di frequenze e sulle interferenze.
Secondo gli esperti, la vera svolta arriverà con la messa a punto dello standard 802.16d, che dovrebbe avvenire entro il terzo trimestre di quest¿anno.
La specifica è molto più avanzata dell¿802.16a, soprattutto perché supporta amplificatori più piccoli ed economici e la tecnologia di rete wireless multiple input/multiple output (MIMO) che consentono di diminuire i costi di implementazione e di massimizzare la portata e la potenza dei sistemi wireless.
La revisione dello standard è stata ultimata al meeting dell¿IEEE a Vancouver la scorsa settimana.
Il lavoro da fare è ancora molto, ammette il Forum: il gruppo di lavoro si sta concentrando sull¿elaborazione di linee guida essenziali per prevenire il ¿caos¿ e favorire l¿interoperabilità tra sistemi Wimax e Wi-Fi.
Attualmente, la Task Force del Forum sta spingendo per ottenere la compatibilità delle porzioni di spettro attraverso le diverse regioni e la collaborazione dei diversi gruppi di lavoro per minimizzare i rischi di interferenza quando le frequenze diventeranno più affollate.
Risolvere queste questioni è essenziale per convincere gli operatori ad investire nella tecnologia nei prossimi mesi e creare l¿ecosistema adatto al boom dei servizi entro la fine dell¿anno.
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