Italia
2. Imprese
Piano innovazione digitale per le Imprese. La competitività del Made in Italy
INCENTIVI ALLA DIFFUSIONE NELLE IMPRESE DELLE TECNOLOGIE DELL¿INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE (ICT): iniziativa del Ministro per l¿Innovazione e le Tecnologie e del Ministero delle Attività Produttive per promuovere l¿innovazione digitale applicata non solo ai prodotti, ma anche ai processi aziendali per aumentare produttività e competitività. Per questo scopo è stata rifinanziata con 63 milioni di euro la legge n. 46 del 1982 ed è stato pubblicato il bando tematico che rende disponibili tali risorse.
FINANZIAMENTO ALLA RICERCA APPLICATA NELLE TECNOLOGIE DELL¿INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE (ICT): iniziativa del Ministro per l¿Innovazione e le Tecnologie e del Ministero dell¿Istruzione, dell¿Università e della Ricerca per l¿integrazione fra attività produttive delle imprese minori e centri di ricerca universitaria. Con i 25 milioni di euro stanziati si finanzierà la realizzazione, attraverso le ICT, di nuovi processi produttivi per valorizzare le reti di imprese e i distretti industriali. L¿attuazione dei progetti avverrà anche attraverso la creazione di Centri per il trasferimento della ricerca e dell¿innovazione.
VENTURE CAPITAL E RIORIENTAMENTO DEI BANDI DELLA LEGGE N. 488 DEL 1992: queste iniziative sono previste nel Piano per l¿innovazione digitale lanciato dal Ministro delle Attività Produttive e dal Ministro per l¿Innovazione e le Tecnologie. Il Venture Capital prevede anticipazioni finanziarie da utilizzare per acquisizioni temporanee e di minoranza nel capitale di nuove imprese, in particolare di minore dimensione e operanti in settori ad alta tecnologia (legge n. 388 del 2000). Il riorientamento dei bandi della legge n. 488 del 1992 intende premiare gli investimenti in ICT all¿interno dei contributi in conto capitale richiesti dalle imprese.
INCENTIVI PER LE IMPRESE CHE INVESTONO IN INNOVAZIONE TECNOLOGICA E RICERCA: per promuovere gli investimenti in ricerca e innovazione delle imprese saranno disponibili le misure fiscali della ¿Tecno-Tremonti¿. I costi sostenuti per stipendi dei ricercatori, attività di ricerca e per l¿innovazione saranno deducibili del 10%. A questo importo si aggiunge anche il 30% dell¿eventuale aumento degli investimenti in ricerca rispetto alla media degli ultimi tre periodi di imposta. (Iniziativa del Ministero dell¿Economia e delle Finanze).
SPORTELLO UNICO DOGANALE E BANCA DATI DOGANALE: per offrire maggior competitività e sviluppo al Made in Italy verrà creata una banca dati doganale per la tutela della specificità dei prodotti italiani ed uno Sportello unico doganale. In particolare quest¿ultimo consentirà di semplificare le operazioni di import/export e concentrerà tutte le procedure inviate dagli operatori anche per via telematica. (Iniziativa del Ministero dell¿Economia e delle Finanze).
Distretti digitali. La forza del Network
AGEVOLAZIONI PER I DISTRETTI DIGITALI NEL SETTORE AGROALIMENTARE: iniziativa del Ministro per l¿Innovazione e le Tecnologie e del Ministero delle Attività Produttive per la creazione di servizi innovativi e comuni basati sulle tecnologie dell¿informazione e della comunicazione (ICT). Tra gli obiettivi: migliorare l¿integrazione di filiera, la creazione di reti fra imprese, la loro internazionalizzazione, il superamento del divario tecnologico, lo sviluppo della cultura dell¿innovazione degli imprenditori e dei dipendenti. Finanziamenti previsti: 19,4 milioni di euro.
RETE DI DISTRETTI DIGITALI DELLA FILIERA PRODUTTIVA DEL TESSILE E DELL¿ABBIGLIAMENTO: nel Mezzogiorno, specificamente in Campania, Puglia, Basilicata dove le imprese operanti nel settore sono circa 14 mila (di cui 7 mila distrettuali). Obiettivi di questa iniziativa del Ministro per l¿Innovazione e le Tecnologie e del Ministero delle Attività Produttive sono: lo sviluppo delle condizioni organizzative e tecnologiche a sostegno della competitività internazionale di questi settori, la valorizzazione delle risorse umane e delle realtà produttive locali, lo sviluppo dell¿imprenditoria minore. Investimento previsto: 19,5 milioni di euro.
eBusiness. Un”economia della fiducia
CAMERE DI COMMERCIO: nel corso del 2003 le Camere di Commercio ¿ attraverso il proprio Ente certificatore, InfoCamere ¿ hanno portato a termine la distribuzione a favore delle imprese italiane di quasi un milione di dispositivi di firma digitale, consentendo così al sistema imprenditoriale un risparmio di oltre 260 milioni di euro all¿anno in minori oneri amministrativi. Sempre nel corso del 2003, il sistema camerale ha investito più di 50 milioni di euro in nuove tecnologie e oltre il 92% delle Camere di Commercio ha sperimentato sistemi di accesso digitale ai servizi da parte dei propri utenti. Le interrogazioni on-line sui dati camerali hanno toccato quota 96,2 milioni, di cui oltre 79 milioni da parte di utenti privati (+12% rispetto al 2002).
COMMERCIO ELETTRONICO (E-COMMERCE) PER IMPRESE DEL SETTORE TESSILE: con incentivi del valore di 110 milioni di euro. La disponibilità dei fondi si è esaurita in appena un giorno con 13 mila imprese (il doppio del precedente bando) che hanno presentato progetti per un valore complessivo di 743 milioni di euro. (Iniziativa del Ministero delle Attività Produttive).
PORTALE PER LE IMPRESE (WWW.IMPRESA.GOV.IT): per consentire alle imprese di svolgere in Rete numerosi adempimenti amministrativi (come iscrizioni, variazioni e cancellazioni di imprese, apertura di sedi locali, pratiche contributive e assicurative, iscrizione di nuovi assunti). Il sistema, che fornisce l¿integrazione delle prestazioni di Camere di Commercio, INPS e INAIL, è in fase di sperimentazione operativa nelle province di Milano, Verona e Catanzaro.
3. Pubblica Amministrazione
Servizi pubblici in Rete. Dalle code al click
134 PROGETTI DI eGovernment PER REGIONI ED ENTI LOCALI: per realizzare un ¿federalismo efficiente¿ attraverso la fornitura in Rete di importanti servizi pubblici ad oltre 20 milioni di cittadini e alle imprese. Si tratta del più rilevante investimento tecnologico mai realizzato nella pubblica amministrazione per valore (492 milioni di euro, di cui 120 cofinanziati dal Ministro per l¿Innovazione e le Tecnologie), capillarità territoriale, ampiezza di applicazioni.
Il 26 novembre 2003 è stata approvata la seconda fase del PIANO DI eGovernment PER LE REGIONI E GLI ENTI LOCALI proposta dal Ministro per l¿Innovazione e le Tecnologie con un co-finanziamento di circa 190 milioni di euro. L¿obiettivo è di diffondere i servizi pubblici in Rete su tutto il territorio, incrementare la partecipazione dei cittadini alla vita delle amministrazioni pubbliche ed alle loro decisioni (eDemocracy), con particolare attenzione ai piccoli Comuni (che costituiscono il 70% dei Comuni italiani e amministrano 11 milioni di persone).
CENTRI REGIONALI DI COMPETENZA (CRC): iniziativa del Ministro per l¿Innovazione e le Tecnologie, d¿intesa con il Dipartimento della Funzione Pubblica e i Presidenti delle Regioni, con il contributo operativo del Formez, per offrire supporto all¿attuazione dei progetti e assistenza ai territori Regionali nella diffusione delle nuove tecnologie attraverso un network federale per l¿innovazione nazionale. Ne sono già attivi 20 su tutto il territorio.
CARTA D¿IDENTITÀ ELETTRONICA (CIE) ¿ CARTA NAZIONALE DEI SERVIZI (CNS): iniziativa del Ministro per l¿Innovazione e le Tecnologie, del Ministero dell¿Interno e del Ministero della Salute. L¿Italia è il primo Paese europeo ad avere introdotto una Carta d¿Identità Elettronica, basata su microprocessore. La CIE permette inoltre il riconoscimento del cittadino nell¿uso dei servizi in Rete della pubblica amministrazione sul territorio nazionale. È stata avviata una seconda fase di sperimentazione nella quale saranno distribuite 1,5 milioni di carte in 56 Comuni. Poiché la distribuzione richiederà alcuni anni è stata introdotta la Carta Nazionale dei Servizi la cui diffusione sarà invece molto rapida. La CNS, con lo stesso standard della CIE, permetterà soltanto l¿accesso ai servizi di eGovernment.
SISTEMA INFORMATIVO DEL LAVORO: iniziativa del Ministro per l¿Innovazione e le Tecnologie e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per garantire l¿incontro in Rete tra la domanda e l¿offerta di lavoro sul territorio nazionale. È stata già definita l¿architettura generale del sistema e sono state individuate le soluzioni per il servizio secondo le direttive del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in attuazione della ¿Legge Biagi¿.
IMMOBILI DELLE ASTE GIUDIZIARIE IN RETE: iniziativa del Ministro per l¿Innovazione e le Tecnologie e del Ministero della Giustizia per migliorare l¿efficacia e la trasparenza delle vendite giudiziarie. Garantirà una semplificazione delle procedure operative e una più agevole partecipazione all¿asta per i cittadini. I vantaggi riguarderanno il dimezzamento dei tempi delle procedure esecutive e la riduzione del carico di lavoro da parte dei Tribunali. Stanziati 15,5 milioni di euro in 3 anni.
NOTIZIE DI REATO IN FORMATO DIGITALE: iniziativa del Ministro per l¿Innovazione e le Tecnologie e del Ministero della Giustizia, prevede la realizzazione di una Rete telematica per trasferire le comunicazioni di reato in formato digitale, che nel fascicolo processuale sostituiranno quelle cartacee. Ogni anno la Polizia di Stato invia alle Procure circa 3 milioni di atti: questo servizio permetterà maggiore trasparenza ed efficacia, tempi più rapidi e risparmi sia di risorse umane che di costi per la trasmissione degli atti e per l¿utilizzo della carta.
NUMERO UNICO PER LE EMERGENZE: prevede l¿attivazione sul territorio nazionale del Numero Unico di Emergenza per eliminare i molteplici numeri telefonici a cui i cittadini possono gratuitamente indirizzarsi per i servizi di emergenza. È prevista inizialmente la realizzazione in 3 province di centri pilota per la raccolta e la gestione delle chiamate di emergenza che saranno indirizzate verso gli enti responsabili a livello operativo (Carabinieri, Polizia di Stato, Soccorso Sanitario, Vigili del Fuoco).
Efficienza della Pubblica Amministrazione. Verso lo Stato in Rete
SISTEMA PUBBLICO DI CONNETTIVITÀ: tutte le pubbliche amministrazioni statali e gran parte delle amministrazioni regionali e locali sono già collegate tramite la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione (RUPA) e le Reti Regionali. L¿evoluzione verso il nuovo Sistema Pubblico di Connettività garantirà lo scambio di informazioni tra tutte le pubbliche amministrazioni (statali, regionali e locali), i cittadini e le imprese, con alti standard di sicurezza e qualità.
SICUREZZA ICT NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: iniziativa del Ministro per l¿Innovazione e le Tecnologie e del Ministero delle Comunicazioni che ha individuato due aree di intervento prioritarie: la prima riguarda l¿istituzione di un nucleo di competenza (denominato CERT) per il monitoraggio, la prevenzione e la gestione degli incidenti informatici a supporto delle Amministrazioni; la seconda un piano di formazione in materia di sicurezza informatica nella P.A. Investimento previsto: 5 milioni di euro.
POSTA ELETTRONICA (eMail) NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI: ogni lettera, oggi, costa alla P.A. circa 20 euro contro i 2 euro di un messaggio di posta elettronica. La diffusione di PC nelle pubbliche amministrazioni statali ha raggiunto circa il 90% dei dipendenti. È stata emanata una Direttiva del Ministro per l¿Innovazione e le Tecnologie di concerto con il Dipartimento della Funzione Pubblica che getta le basi affinché entro la fine di questa legislatura tutte le comunicazioni interne della P.A. avvengano tramite posta elettronica. Con l¿uso della firma digitale e della posta certificata i dipendenti pubblici avranno la certezza dell¿autenticità del documento e del suo avvenuto ricevimento da parte dei destinatari. Investimento previsto: 18 milioni di euro.
ACQUISTI DI BENI E SERVIZI IN RETE (E-PROCUREMENT): iniziativa del Ministro per l¿Innovazione e le Tecnologie e del Ministero dell¿Economia e delle Finanze. Con gli acquisti in Rete da parte delle pubbliche amministrazioni si realizzano obiettivi di efficienza, velocità e trasparenza. Nel 2002 il risparmio potenziale è stato di 2,3 miliardi di euro e le previsioni per il 2003 sono di 3,4 miliardi di euro.
PROTOCOLLO INFORMATICO: utilizzato già dal 25% degli uffici pubblici, permette lo scambio in formato digitale della documentazione fra pubbliche amministrazioni con significativi incrementi di efficienza. Dal 1° gennaio 2004 le pratiche presentate agli uffici pubblici iniziano ad essere gestite in Rete, un primo passo per permettere a cittadini e imprese di conoscere in tempo reale stato e iter dei procedimenti di loro interesse.
eLearning PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: è in corso di emanazione (dicembre 2003) la ¿Direttiva e Linee Guida sull¿eLearning per le pubbliche amministrazioni¿ cui seguirà un Vademecum e un¿attività di informazione e formazione. L¿obiettivo è promuovere l¿utilizzo dell¿eLearning (apprendimento a distanza) di qualità nella P.A. per elevare le professionalità del personale pubblico, ma anche fornire regole chiare ad un mercato in espansione per favorirne lo sviluppo.
RETE INTERNAZIONALE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI: iniziativa congiunta del Ministro per l¿Innovazione e le Tecnologie, del Ministero degli Affari Esteri, dell¿Istituto nazionale per il Commercio Estero, dell¿Ente Nazionale Italiano per il Turismo e del Ministero dell¿Economia e delle Finanze. Verrà realizzata un¿unica Rete internazionale a larga banda, condivisa e ¿sicura¿, aperta anche agli Enti Locali, che superi la costosa frammentazione fra le diverse reti attuali, consentendo un risparmio a regime di 10 milioni di euro e lo sviluppo di servizi con le comunità e aziende italiane all¿estero. L¿iniziativa interessa circa 450 uffici italiani dislocati in tutto il mondo per stimolare lo sviluppo di applicazioni come, ad esempio, il voto degli italiani residenti all¿estero e l¿anagrafe consolare. L¿investimento previsto è di 17 milioni di euro.
OPEN SOURCE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: il Ministro per l¿Innovazione e le Tecnologie ha emanato una direttiva che fornisce le regole per la valutazione di scelte informatiche che tengano in considerazione anche i software Open Source, cioè a ¿codice sorgente aperto¿. Questi software permettono a chiunque abbia le competenze tecniche adeguate di apportarvi modifiche utili per le proprie attività, agevolandone il riuso nell¿ambito delle varie amministrazioni pubbliche.
CENTRO NAZIONALE PER L¿INFORMATICA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (CNIPA): è stato costituito per attuare le politiche del Ministro per l¿Innovazione e le Tecnologie in materia di ¿digitalizzazione¿ delle pubbliche amministrazioni, accorpando l¿Autorità per l¿Informatica nella Pubblica Amministrazione (AIPA) e il Centro Tecnico della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il ”2003: un anno di innovazione tecnologica” – I PARTE
Il ”2003: un anno di innovazione tecnologica” – II PARTE
Il ”2003: un anno di innovazione tecnologica” – III PARTE