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Riprenderà alle ore 18 il Consiglio d¿Amministrazione di Finmatica con la presenza dei nuovi consiglieri Michele Carpaneda ed Enrico Marinelli, subentrati dal 22 gennaio nelle deleghe operative del presidente Pierluigi Crudele e dell”Amministratore delegato Fabio Bottari.
Al momento non è nota la causa che ha determinato la sospensione del Consiglio.
Dopo l¿arresto di Crudele e Bottari, è comunque possibile che vi siano novità da parte dei difensori. Mentre alcune indiscrezioni parlano di probabili dimissioni dei due uomini.
Crudele si è detto ¿amareggiato, ma allo stesso tempo sereno¿, hanno riferito i suoi legali, Fabio Palazzo e Massimo Bonvicini, ma nessuna decisione è stata presa sulle future iniziative sia societarie sia legali. Crudele si è detto anche convinto di poter chiarire la propria posizione.
Intanto Carpaneda e Marinelli hanno avviato la presa d”atto della situazione finanziaria per prepararsi a fornire appena possibile i dati richiesti da Consob.
Il titolo Finmatica è sospeso dal 20 gennaio in attesa di una nota del Gruppo di software applicativo.
A far precipitare il caso Finmatica è stata la rinuncia a un controverso bond da 55 milioni euro che era stato annunciato il 7 gennaio. Mentre il titolo veniva sospeso in attesa di chiarimenti, il 20 gennaio è arrivata la bomba delle indagini della procura di Brescia.
Crudele, Bottari e altri cinque dirigenti della società sono indagati dalla Procura di Brescia per aggiotaggio, false comunicazioni sociali e ostacolo all”esercizio delle funzioni degli organi di vigilanza. Finmatica avrebbe occultato ¿perdite ammontanti a svariati milioni di euro¿ nel bilancio 2002 e nelle trimestrali 2003, ¿tramite l”esposizione di plusvalenze fittizie e/o artatamente create ad hoc¿, oppure attraverso ¿l”appostazione dei valori di alcune partecipazioni per un ammontare sopravvalutato in considerazione del loro effettivo valore¿.
Il libro degli inventari di Finmatica non risulta aggiornato dopo il 31 dicembre 1999. Lo ha detto il gip di Brescia che ha disposto gli arresti di Crudele e Bottari. Il libro dei beni ammortizzabili, invece, è aggiornato solo fino al 31 dicembre 2002.
Il fatto che i libri contabili non fossero aggiornati rappresenta per gli inquirenti anche un pericolo dal punto di vista dell”inquinamento delle prove, oltre che per il rischio di reiterazione del reato. Tutto questo, osserva ancora il giudice, è indicativo ¿non solo di una discutibile tenuta della contabilità, viste le dimensioni e la quotazione in Borsa della società ma, e soprattutto, facile terreno per un”ulteriore manipolazione dei dati contabili da travasare nelle comunicazioni sociali del 2003 di prossima predisposizione¿.
Sono ¿in pericolo la posizione di migliaia di risparmiatori e azionisti e delle centinaia di dipendenti della società¿. E” una sorta di allarme quello che il gip di Brescia lancia attraverso le pagine del decreto di custodia cautelare firmato per Crudele e Bottari.
¿Per quanto i reati in contestazione siano puniti con una pena massima inferiore a quella del furto con strappo – sottolinea il giudice bresciano – ben poco vi è da dire sotto il profilo della gravità dei fatti¿.
Inoltre, nell¿ordinanza si legge che ¿in merito alla personalità degli indagati lo svolgimento dei fatti denota un disprezzo delle fondamentali regole del mercato non facile da contenere”.
Secondo il gip è evidente il pervicace intento di disinformare sistematicamente il mercato degli investitori, ingenerando fiducia in una struttura sulla cui solidità finanziaria è a questo punto lecito dubitare.
In un altro passaggio del mandato di custodia cautelare, il gip di Brescia continua: ””La cessione del patrimonio immobiliare in favore di Finmatica Real Estate, società destinata con promessa di vendita ad ulteriore alienazione, la cessione di altri immobili a terzi per circa sette milioni di euro, e di altri da parte della controllata Trend, costituisce un”operazione diretta, con ragionevole probabilità, solo a iscrivere in bilancio plusvalenze e acquisire liquidità¿.
Nella relazione, aggiunge poi il gip di Brescia, ¿si espongono seri interrogativi anche sulla presenza, fra le immobilizzazioni immateriali dell”attivo dello stato patrimoniale, di oltre quaranta milioni di euro per licenze e marchi, elementi non solo di difficile valutazione e riscontro, ma anche di problematica alienazione e di potenziale rapido dissolvimento, trattandosi di prodotti di elevata tecnologia¿.
Dalla parte sua, il management di Finmatica rimane al suo posto “pronto a rispettare gli impegni assunti” con la clientela.
E” quanto si legge in un comunicato dell¿azienda, nel quale i dirigenti ricordano ai mezzi d”informazione che “dietro a un titolo approssimativo e catastrofico ci sono uomini che vivono drammi personali e aziende che vedono vanificarsi 25 anni di relazioni costruttive con i propri clienti”.
Gli uomini di Finmatica puntano il dito su una campagna mediatica che ha totalmente ignorato e travolto la realtà operativa e industriale dell”azienda, così come la capacità gestionale e l”autonomia di giudizio del suo management.
In ogni caso la società dichiara di avere fiducia nell”operato della magistratura, e si appella ai media “perché si ricordino che in uno stato di diritto la presunzione di innocenza è un dovere¿.
27 gennaio 2004: Shoah, Giornata della Memoria.
Per non dimenticare.
L¿Ict non è un¿isola staccata dal resto del mondo