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Il presidente del colosso informatico Microsoft, Bill Gates durante la sua visita al Cairo di ieri ha annunciato che le e-mail commerciali non sollecitate (UCE ¿ Unsolicited Commercial eMail), dette anche spam, entro un anno e mezzo non rappresenteranno più un ¿problema serio¿. Gates ha dichiarato, davanti al Forum dei ministri arabi riuniti della capitale egiziana, che la società ha già proposto in questo senso alcune soluzioni per non ricevere le eMail indesiderate e ¿Lo spam non costituirà più un problema serio da qui a 18 mesi¿. Questo tipo di eMail, si tratta spesso di messaggi pornografici o contenenti false pubblicità, rappresentano la metà del traffico di posta elettronica e danno grossi grattacapi agli utenti che quotidianamente devono fare i conti con i propri box di posta inondati da queste mail spazzatura (junk-mail). Bill Gates, ricevuto dal presidente Hosni Mubarak, ha inaugurato sabato il primo portale del governo egiziano con il primo ministro Atef Ebeid. Il portale fornirà servizi governativi agli egiziani e agli uomini d”affari 24 ore su 24.
Comincerà con il fornire servizi di base dei ministeri dell”Interno, delle Finanze, dell”Elettricità e del Commercio estero
Il presidente di Microsoft è arrivato in Egitto sabato sera, ed è stato ricevuto domenica mattina dal presidente Hosni Moubarak. I due uomini hanno ampiamente discusso del programma di informatizzazione egiziano, come ha riferito il Ministro delle Comunicazioni Ahmed Nazif.
¿Il presidente Hosni Moubarak ¿ ha dichiarato il ministro alla stampa ¿ si è impegnato ad avviare l¿avvio di tutti i servizi di eGovernment entro il 2007¿.
Dalla sua, Bill Gates ha assicurato che l¿avvio dell¿informatizzazione della Pubblica Amministrazione, non comporterà il licenziamento del personale impiegato negli uffici interessati.
Al Forum, dove si è discusso delle tecnologie dell¿informazione e delle comunicazioni, era presente anche Emre Berkin, il vicepresidente di Microsoft responsabile per l¿Europa, l¿Africa e il Medio Oriente
All¿importante appuntamento hanno partecipato, rappresentanti dei governi arabi, delle imprese arabe e straniere che operano nell¿ambito dell¿Information Technology.
E¿ stato inoltre firmato un accordo di cooperazione tra il Gruppo americano e il ministero delle Comunicazioni per la conferenza sullo sviluppo di Microsoft in Medio Oriente che dovrebbe impiegare circa 2.000 persone.
Oggi Microsoft ha preo un¿altra importante decisione, ha deciso di donare un miliardo di dollari ai Paesi poveri, allo scopo di promuovere un”iniziativa di alfabetizzazione informatica tra le popolazioni meno abbienti. La donazione, in contanti e software, fa parte del Programma per lo sviluppo delle Nazioni Unite (Undp).
In particolare, l”Undp collaborerà con il programma Microsoft Unlimited Potential alla creazione di strutture nei Paesi poveri, dove le persone possano imparare a usare il computer e migliorare le proprie prospettive di lavoro. Lo stesso progetto è stato portato avanti dalla società di Bill Gates in Afghanistan, dove è prevista nel 2004 la formazione di almeno 12.000 persone.
Intanto si è risolta pacificamente la guerra giudiziaria tra il colosso dei software e il giovane diciassettenne Mike Rowe, che aveva registrato il suo sito www.mikerowesoft.com, che per i legali suonava simile a Microsoft.
Il giovane programmatore ha accettato di cedere il suo sito in cambio di alcune spettanze da parte del gigante informatico Usa.
“Mike deciderà presto il suo nuovo nome e sito web e abbiamo accettato di dirottare il traffico al suo nuovo sito per consentirgli di non perdere l”attività“, ha detto il portavoce di Microsoft Jim Desler, leggendo una nota.
In cambio, Microsoft pagherà le spese di Rowe, il costo per aprire un nuovo sito, un addestramento per la certificazione dei prodotti Microsoft, un abbonamento al programma di sviluppo di siti web di Microsoft e una console Xbox con giochi oltre a un invito a portare i genitori in visita al quartier generale di Microsoft a Richmond in occasione di un salone tecnologico annuale.
Rowe ha scritto sul suo sito di aver voluto solo provare se era possibile per un ragazzino vincere contro i giganti delle corporazioni.
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27 gennaio 2004: Shoah, Giornata della Memoria.
Per non dimenticare.
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